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Salvataggio d'un panfilo al largo di Capo Corso Salvataggio d'un panfilo al largo di Capo Corso Genova, 19 agosto. (g.a.) Un panfilo in difficoltà a diciotto miglia da Capo Corso, con quattro persone a bordo, è stato soccorso stamane dal traghetto «Canguro Bruno», che lo ha rimorchiato nel porto di Genova. Sulla piccola imbarcazione, il «Bagai», iscritto al Compartimento di Genova, c'erano il proprietario, Virgilio Vanelli, di 50 anni, con la moglie, Cesarina Scarsella, di 47 anni, il figlio Vanni, di 20, e il nipote Eric Scarsella, di 23 anni, tutti da Garbagnate Milanese. Erano partiti ieri sera dalla Corsica, diretti a Santa Margherita: a nord-ovest della Capraia il motore ha cominciato a perdere colpi. I passeggeri hanno tentato con ogni mezzo di riparare il guasto, poi hanno issato la vela di cui il «Bagai» è dotato, ma la bonaccia non consentiva di avanzare neppure di un miglio. Tre ore più tardi, quando ormai si accingeva a lanciare l'«S.O.S. », ha avvistato il «Canguro Bruno». Il traghetto si è avvicinato, ha tratto a bordo i naufraghi ed ha preso a rimorchio il «Bagai». L'operazione di soccorso ha richiesto pochissimo tempo: il «Canguro» è arrivato a Genova con neppure mezz'ora di ritardo. Salvataggio d'un panfilo al largo di Capo Corso Salvataggio d'un panfilo al largo di Capo Corso Genova, 19 agosto. (g.a.) Un panfilo in difficoltà a diciotto miglia da Capo Corso, con quattro persone a bordo, è stato soccorso stamane dal traghetto «Canguro Bruno», che lo ha rimorchiato nel porto di Genova. Sulla piccola imbarcazione, il «Bagai», iscritto al Compartimento di Genova, c'erano il proprietario, Virgilio Vanelli, di 50 anni, con la moglie, Cesarina Scarsella, di 47 anni, il figlio Vanni, di 20, e il nipote Eric Scarsella, di 23 anni, tutti da Garbagnate Milanese. Erano partiti ieri sera dalla Corsica, diretti a Santa Margherita: a nord-ovest della Capraia il motore ha cominciato a perdere colpi. I passeggeri hanno tentato con ogni mezzo di riparare il guasto, poi hanno issato la vela di cui il «Bagai» è dotato, ma la bonaccia non consentiva di avanzare neppure di un miglio. Tre ore più tardi, quando ormai si accingeva a lanciare l'«S.O.S. », ha avvistato il «Canguro Bruno». Il traghetto si è avvicinato, ha tratto a bordo i naufraghi ed ha preso a rimorchio il «Bagai». L'operazione di soccorso ha richiesto pochissimo tempo: il «Canguro» è arrivato a Genova con neppure mezz'ora di ritardo.