Quattro annegati (due bambini) a Castel Gandolfo per un "gommone,, rovesciatosi nel profondo lago
Quattro annegati (due bambini) a Castel Gandolfo per un "gommone,, rovesciatosi nel profondo lago Ancora una tragica conclusione d'una breve gita nel giorno di festa Quattro annegati (due bambini) a Castel Gandolfo per un "gommone,, rovesciatosi nel profondo lago (Nostro servizio particolare) Roma, 12 agosto. Quattro persone, fra le quali due bambini, sono morte annegate questo pomeriggio a Castel Gandolfo in seguito al rovesciamento dell'imbarcazione sulla quale si trovavano. Una quinta persona è riuscita a tenersi a galla, ed è stata tratta in salvo poco dopo. La tragedia si è svolta sotto gli occhi di decine di altri turisti che avevano scelto il lago nei pressi della residenza estiva del Santo Padre come meta per una giornata di relax. Anche per Marco e Daniele Parenza, rispettivamente di dieci e cinque anni, questa avrebbe dovuto essere una giornata di divertimento. Da qualche giorno i loro genitori li avevano affidati ad uno zio, Riccardo Parenza, e si erano recati in Austria, per una breve vacanza, loro due soli. Oggi lo zio si era messo d'accordo con un gruppo di congiunti ed amici, e secondo la tradizione della capitale, la comitiva era partita verso i Castelli alla ricerca di un po' di fresco. Il lago di Castel Gandolfo era sembrato un posto ideale: dopo il pic-nic ed un breve riposo era stato messo in acqua il «gommone»: oltre ai bambini erano saliti a bordo Michele Parenza, Umberto Petracca, di 67 anni, e Silvio Orlando, di 48 anni. Gli uomini remavano verso il centro del lago: all'improvviso l'imbarcazione, forse eccessivamente carica, ha incominciato ad ondeggiare in maniera pericolosa. Alcuni testimoni dicono di aver visto uno dei bambini spostarsi da un bordo all'altro, mettendo in forse l'equilibrio. Dopo qualche secondo il «gommone» si è rovesciato, fra le grida degli occupanti: Umberto Petracca è riuscito ad aggrapparsi alla cordicella che corre lungo il fianco, ed è stato salvato poco dopo. Tutti gli altri sono scomparsi senza lasciare traccia. I carabinieri e i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno svolto ricerche, fino a che non è calata la notte. Umberto Petracca è ricoverato in stato di choc all'ospedale di Albano. I carabinieri attendono che si sia ripreso per interrogarlo sulla meccanica dell'incidente. Riccardo Parenza sta tentando di rintracciare il fratello e la cognata per renderli partecipi della sciagura avvenuta oggi. m. t. Quattro annegati (due bambini) a Castel Gandolfo per un "gommone,, rovesciatosi nel profondo lago Ancora una tragica conclusione d'una breve gita nel giorno di festa Quattro annegati (due bambini) a Castel Gandolfo per un "gommone,, rovesciatosi nel profondo lago (Nostro servizio particolare) Roma, 12 agosto. Quattro persone, fra le quali due bambini, sono morte annegate questo pomeriggio a Castel Gandolfo in seguito al rovesciamento dell'imbarcazione sulla quale si trovavano. Una quinta persona è riuscita a tenersi a galla, ed è stata tratta in salvo poco dopo. La tragedia si è svolta sotto gli occhi di decine di altri turisti che avevano scelto il lago nei pressi della residenza estiva del Santo Padre come meta per una giornata di relax. Anche per Marco e Daniele Parenza, rispettivamente di dieci e cinque anni, questa avrebbe dovuto essere una giornata di divertimento. Da qualche giorno i loro genitori li avevano affidati ad uno zio, Riccardo Parenza, e si erano recati in Austria, per una breve vacanza, loro due soli. Oggi lo zio si era messo d'accordo con un gruppo di congiunti ed amici, e secondo la tradizione della capitale, la comitiva era partita verso i Castelli alla ricerca di un po' di fresco. Il lago di Castel Gandolfo era sembrato un posto ideale: dopo il pic-nic ed un breve riposo era stato messo in acqua il «gommone»: oltre ai bambini erano saliti a bordo Michele Parenza, Umberto Petracca, di 67 anni, e Silvio Orlando, di 48 anni. Gli uomini remavano verso il centro del lago: all'improvviso l'imbarcazione, forse eccessivamente carica, ha incominciato ad ondeggiare in maniera pericolosa. Alcuni testimoni dicono di aver visto uno dei bambini spostarsi da un bordo all'altro, mettendo in forse l'equilibrio. Dopo qualche secondo il «gommone» si è rovesciato, fra le grida degli occupanti: Umberto Petracca è riuscito ad aggrapparsi alla cordicella che corre lungo il fianco, ed è stato salvato poco dopo. Tutti gli altri sono scomparsi senza lasciare traccia. I carabinieri e i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno svolto ricerche, fino a che non è calata la notte. Umberto Petracca è ricoverato in stato di choc all'ospedale di Albano. I carabinieri attendono che si sia ripreso per interrogarlo sulla meccanica dell'incidente. Riccardo Parenza sta tentando di rintracciare il fratello e la cognata per renderli partecipi della sciagura avvenuta oggi. m. t.
Persone citate: Castelli, Daniele Parenza, Riccardo Parenza, Silvio Orlando, Umberto Petracca
Luoghi citati: Austria, Castel Gandolfo, Roma
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