Intervista con Habash sfuggito al rapimento di Renzo Carnevali

Intervista con Habash sfuggito al rapimento Intervista con Habash sfuggito al rapimento Beirut, 12 agosto. In un'intervista esclusiva alla redazione televisiva dell'agenzia Upi, il capo del «Fronte popolare di liberazione della Palestina» (Fplp) George Habash ha confermato oggi a Beirut che egli e due compagni si erano prenotati per il volo della «Iraqui Airwais» intercettato ieri da aerei israeliani. Habash non ha voluto tuttavia rivelare perché abbia cambiato idea e non si sia imbarcato sull'aereo: «Questa è la domanda che sta assillando il cervello del generale Dayan, di David Elazar (il capo di Stato maggiore israeliano, n.d.r.) e anche di Golda Meir. Non si aspettino che li aiuti io: è compito loro trovare la risposta a questa domanda», ha detto Habash. Il capo dellTplp ha aggiunto che a sua volta si domanda come gli israeliani conoscessero i suoi programmi di viaggio ed ha detto: «So una cosa: che qui (a Beirut) l'ambasciata americana sta svolgendo tutti i compiti di una qualsiasi ambasciata israeliana nel mondo. E so "anche che gli agenti della Cia fanno quello che vogliono nel Libano». Nell'intervista (la prima da lui rilasciata da quasi due anni) Habash ha detto ancora: «Ora il caso è chiaro. Che aerei militari israeliani arrivino qui, nel Libano, e prendano con la forza un aereo civile e lo costringano ad atterrare in Israele, è l'apice del terrorismo. E' tempo che l'opinione mondiale sappia chi sono veramente i terroristi». Habash ha ammesso che la sua organizzazione è stata la «pioniera» dei dirottamenti aerei nel Medio Oriente — in particolare con il dirottamento simultaneo di quattro aerei nel 1970 prima degli scontri di quell'anno in Giordania —, ma ha aggiunto che da al- lora ha deciso di smettere e che non rinnoverà dirottamenti aerei in un futuro prevedibile. Il capo dellTplp ha anche smentito l'esistenza di rapporti tra la sua organizzazione e recenti atti di guerriglia araba nel Medio Oriente quali il dirottamento del «Jumbo» giapponese e l'eccidio all'aeroporto di Atene. LTplp — ha detto — coopera con i principali gruppi di resistenza palestinesi ma non ha relazioni «con questi gruppi minori». Tuttavia — ha aggiunto Habash — «possiamo capirli, perché sappiamo la disperazione in cui il nostro popolo vive da tanti anni. Ecco perché possiamo almeno sapere perché agiscono in questo modo». (Ansa) (A pagina 8: un'analisi di Renzo Carnevali). capo fedayn Habash Intervista con Habash sfuggito al rapimento Intervista con Habash sfuggito al rapimento Beirut, 12 agosto. In un'intervista esclusiva alla redazione televisiva dell'agenzia Upi, il capo del «Fronte popolare di liberazione della Palestina» (Fplp) George Habash ha confermato oggi a Beirut che egli e due compagni si erano prenotati per il volo della «Iraqui Airwais» intercettato ieri da aerei israeliani. Habash non ha voluto tuttavia rivelare perché abbia cambiato idea e non si sia imbarcato sull'aereo: «Questa è la domanda che sta assillando il cervello del generale Dayan, di David Elazar (il capo di Stato maggiore israeliano, n.d.r.) e anche di Golda Meir. Non si aspettino che li aiuti io: è compito loro trovare la risposta a questa domanda», ha detto Habash. Il capo dellTplp ha aggiunto che a sua volta si domanda come gli israeliani conoscessero i suoi programmi di viaggio ed ha detto: «So una cosa: che qui (a Beirut) l'ambasciata americana sta svolgendo tutti i compiti di una qualsiasi ambasciata israeliana nel mondo. E so "anche che gli agenti della Cia fanno quello che vogliono nel Libano». Nell'intervista (la prima da lui rilasciata da quasi due anni) Habash ha detto ancora: «Ora il caso è chiaro. Che aerei militari israeliani arrivino qui, nel Libano, e prendano con la forza un aereo civile e lo costringano ad atterrare in Israele, è l'apice del terrorismo. E' tempo che l'opinione mondiale sappia chi sono veramente i terroristi». Habash ha ammesso che la sua organizzazione è stata la «pioniera» dei dirottamenti aerei nel Medio Oriente — in particolare con il dirottamento simultaneo di quattro aerei nel 1970 prima degli scontri di quell'anno in Giordania —, ma ha aggiunto che da al- lora ha deciso di smettere e che non rinnoverà dirottamenti aerei in un futuro prevedibile. Il capo dellTplp ha anche smentito l'esistenza di rapporti tra la sua organizzazione e recenti atti di guerriglia araba nel Medio Oriente quali il dirottamento del «Jumbo» giapponese e l'eccidio all'aeroporto di Atene. LTplp — ha detto — coopera con i principali gruppi di resistenza palestinesi ma non ha relazioni «con questi gruppi minori». Tuttavia — ha aggiunto Habash — «possiamo capirli, perché sappiamo la disperazione in cui il nostro popolo vive da tanti anni. Ecco perché possiamo almeno sapere perché agiscono in questo modo». (Ansa) (A pagina 8: un'analisi di Renzo Carnevali). capo fedayn Habash