Una vittoria a Boscherini
Una vittoria a Boscherini Nella classe 125 Una vittoria a Boscherini (Dal nostro inviato speciale) Imatra, 29 luglio. (v. g.) La clamorosa vittoria ottenuta da Agostini contro un avversario favoritissimo ha finito per mettere in ombra l'impresa di Otello Busche rini, il giovane pilota della Malarica che ha conquistato la seconda vittoria mondiale della carriera. A differenza del Gran Premio di Cecoslovacchia dove il successo venne al termine di una lotta testa a testa con Mortimer, questa volta Buscherini si è affermato alla maniera forte contro il campione del mondo Andersson che dispone di una Yamaha ufficiale che pareva in apertura di stagione inavvicinabile per chiunque. La Morbidelli che pure ha esperienza di successi e Nieto cui la moto pesarese era affidata sono stati costretti al ritiro anticipato dalle competizioni. La Malarica e Buscherini hanno tenacemente resistito e alla lunga pur con ben differenti mezzi a disposizione i meriti sono venuti alla luce. Buscherini è rimasto con Andersson, dopo una partenza non proprio brillante — ad Anderstorp era andata assai peggio poiché la macchina italiana aveva preso il via con duecento metri di ritardo sull'ultimo — per un paio di giri, poi è passato a condurre scrollandosi il rivale di dosso. Il resto è stato tutto facile fino al traguardo. Era il primo di tre successi italiani nella giornata. Toccava quindi ad Agostini nella 350 ce, e poi a Lansivuori che si prendeva il contentino aggiudicandosi la 250 ce. Dieter Braun con un modesto secondo posto era campione del mondo proprio beffando Lansivuori. Quindi era la volta della 500 ce. Al via mancava Guido Mandracci che si è astenuto dal correre, rimettendoci un bel gruzzolo di quattrini, per portare una voce di contestazione al circuito. Read e Agostini partono nell'ordine, poi dopo qualche giro passa a condurre Mino e la corsa prosegue ad un'andatura di tutto riposo. Kneubuhler riesce a contenere il distacco con la sua Yamaha ben poco competitiva, ma davanti si assiste all'arrivo in parata delle due Mv, Agostini avanti di quei venti centimetri necessari ad aggiudicarsi il primo posto che è di prammatica in una giornata come questa e che poi gli serve a risalire al secondo posto in classifica mondiale. La giornata si chiude con la gara dei sidecar che è stata spogliata della validità mondiale dopo il rifiuto di tutti i concorrenti soliti alle gare iridate di rischiare la pelle su una pista simile. In lizza rimangono otto equipaggi indigeni che vanno piuttosto adagio. ARRIGO LEVI DIRETTORE RESPONSABILE © 1973 Edite. LA STAMPA S.pA. Copie stampate in fac-simile presso G.E.C. SpA, via Tibunina 1099. Roma Una vittoria a Boscherini Nella classe 125 Una vittoria a Boscherini (Dal nostro inviato speciale) Imatra, 29 luglio. (v. g.) La clamorosa vittoria ottenuta da Agostini contro un avversario favoritissimo ha finito per mettere in ombra l'impresa di Otello Busche rini, il giovane pilota della Malarica che ha conquistato la seconda vittoria mondiale della carriera. A differenza del Gran Premio di Cecoslovacchia dove il successo venne al termine di una lotta testa a testa con Mortimer, questa volta Buscherini si è affermato alla maniera forte contro il campione del mondo Andersson che dispone di una Yamaha ufficiale che pareva in apertura di stagione inavvicinabile per chiunque. La Morbidelli che pure ha esperienza di successi e Nieto cui la moto pesarese era affidata sono stati costretti al ritiro anticipato dalle competizioni. La Malarica e Buscherini hanno tenacemente resistito e alla lunga pur con ben differenti mezzi a disposizione i meriti sono venuti alla luce. Buscherini è rimasto con Andersson, dopo una partenza non proprio brillante — ad Anderstorp era andata assai peggio poiché la macchina italiana aveva preso il via con duecento metri di ritardo sull'ultimo — per un paio di giri, poi è passato a condurre scrollandosi il rivale di dosso. Il resto è stato tutto facile fino al traguardo. Era il primo di tre successi italiani nella giornata. Toccava quindi ad Agostini nella 350 ce, e poi a Lansivuori che si prendeva il contentino aggiudicandosi la 250 ce. Dieter Braun con un modesto secondo posto era campione del mondo proprio beffando Lansivuori. Quindi era la volta della 500 ce. Al via mancava Guido Mandracci che si è astenuto dal correre, rimettendoci un bel gruzzolo di quattrini, per portare una voce di contestazione al circuito. Read e Agostini partono nell'ordine, poi dopo qualche giro passa a condurre Mino e la corsa prosegue ad un'andatura di tutto riposo. Kneubuhler riesce a contenere il distacco con la sua Yamaha ben poco competitiva, ma davanti si assiste all'arrivo in parata delle due Mv, Agostini avanti di quei venti centimetri necessari ad aggiudicarsi il primo posto che è di prammatica in una giornata come questa e che poi gli serve a risalire al secondo posto in classifica mondiale. La giornata si chiude con la gara dei sidecar che è stata spogliata della validità mondiale dopo il rifiuto di tutti i concorrenti soliti alle gare iridate di rischiare la pelle su una pista simile. In lizza rimangono otto equipaggi indigeni che vanno piuttosto adagio. ARRIGO LEVI DIRETTORE RESPONSABILE © 1973 Edite. LA STAMPA S.pA. Copie stampate in fac-simile presso G.E.C. SpA, via Tibunina 1099. Roma
Luoghi citati: Anderstorp, Cecoslovacchia, Roma
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