Giovane decapitato in camera di tortura

Giovane decapitato in camera di tortura Nella zona residenziale di Miami Giovane decapitato in camera di tortura L'assassino si è tolto la vita con la stricnina Miami, 22 luglio. In una tranquilla zona residenziale della contea di Dade, la polizia ha scoperto un blocco di cemento armato, trovandovi il corpo decapitato e mutilato di un giovane, con la testa posta fra le gambe. Anche gli arti superiori e inferiori dello sventurato erano stati tagliati dal tronco. Il macabro blocco era sistemato in una cabina per doccia accanto a una vera e propria camera di tortura, attrezzata in pieno per pratiche sadomasochistiche. Il proprietario della casa era stato trovato nel giardino, seduto su una sedia, morto da ventiquattro ore, sembra per aver ingerito stricnina. I" presunto suicida è stato identificato per Albert Brust, 44 anni, ispettore edile della contea. I vicini avevano notato ieri il Brust immobile sulla sedia, ma sulle prime non ci avevano fatto caso pensando che stesse dormendo. Solo ventiquattro ore dopo, vedendolo nella stessa posizione, avevano ritenuto opportuno chiamare la polizia. Si è giunti così alla scoperta dell'atroce delitto e della camera della tortura; scritte oscene erano vergate sui muri con vernice fluorescente illuminata da luce ultravioletta. Unico pezzo d'arredamento della stanza, con porte di acciaio e pareti insonorizzate con pannelli speciali antirumore, era una poltrona che secondo la polizia appare appositamente progettata per lo svolgimento di attività sessuali anormali. E' stato nel bagno, decorato con fotografie di due uomini nudi a dimensioni naturali, che gli agenti facevano la scoperta più atroce. Vicino alla doccia c'era un grande masso di cemento, dal quale usciva un rivolo di sangue. Aperto con i martelli pneumatici, il blocco rivelava il suo spaventoso contenuto. Il cadavere della vittima presentava tra l'altro numerose ferite da coltello. La polizia ha reso noto che si sta indagando su un rapporto inoltrato una settimana fa alla polizia di Lauderdale sulla denuncia d'una quindicenne non identificata, la quale aveva affermato che il fidanzato era stato assassinato da un uomo in una camera di tortura nella contea di Dade. La ragazza aveva detto agli agenti che lei e il suo ragazzo stavano facendo l'autostop a Fort Lauderdale, quando ebbero un passaggio da un uomo che disse d'essere solo e di aver bisogno di qualcuno che l'aiutasse a mettere ordine in casa sua. I due accettarono l'offerta e l'uomo, secondo la ragazza, li portò in casa chiudendoli in una stanza a prova di suono e ordinando loro di spogliarsi mentre li fotografava. Sempre secondo la ragazza, il suo amico cercò di reagire, ma l'uomo estrasse una pistola sparandogli tre volte, quindi ne trascinò il corpo in bagno. La fanciulla venne a sua volta incatenata a un muro e violentata. Poi l'uomo la fece salire sulla sua auto, lasciandola in un punto lontano dopo averla minacciata di mor te se avesse parlato. «La denuncia non ci fu mai trasmessa — ha detto il capo della squadra omicidi di Miami, Don Mathews — quelli di Fort Lauderdale ci dissero che non giudicavano troppo attendibile la ragazza. Non credettero alla sua storia». Adesso si cerca il poliziotto cui la ragazza fece la denuncia per avere maggiori elementi al fine di rintracciarla. Richie Dew, un vicino di Brust, ha detto che gli abitanti della zona «dicevano sempre che ira un tipo strano. In effetti era sempre in lite coi vicini. Si lamentava continuamente per le radio tenute ad alto volume, per le grida dei bambini, per i cani che facevano troppo chiasso. Gli dissi che era venuto nel quartiere sbagliato. Tutti noi abbiamo cani e bambini, mentre lui era scapolo. Tutti nel vicinato lo chiamavano il "lagnoso cronico"». (Ap) Giovane decapitato in camera di tortura Nella zona residenziale di Miami Giovane decapitato in camera di tortura L'assassino si è tolto la vita con la stricnina Miami, 22 luglio. In una tranquilla zona residenziale della contea di Dade, la polizia ha scoperto un blocco di cemento armato, trovandovi il corpo decapitato e mutilato di un giovane, con la testa posta fra le gambe. Anche gli arti superiori e inferiori dello sventurato erano stati tagliati dal tronco. Il macabro blocco era sistemato in una cabina per doccia accanto a una vera e propria camera di tortura, attrezzata in pieno per pratiche sadomasochistiche. Il proprietario della casa era stato trovato nel giardino, seduto su una sedia, morto da ventiquattro ore, sembra per aver ingerito stricnina. I" presunto suicida è stato identificato per Albert Brust, 44 anni, ispettore edile della contea. I vicini avevano notato ieri il Brust immobile sulla sedia, ma sulle prime non ci avevano fatto caso pensando che stesse dormendo. Solo ventiquattro ore dopo, vedendolo nella stessa posizione, avevano ritenuto opportuno chiamare la polizia. Si è giunti così alla scoperta dell'atroce delitto e della camera della tortura; scritte oscene erano vergate sui muri con vernice fluorescente illuminata da luce ultravioletta. Unico pezzo d'arredamento della stanza, con porte di acciaio e pareti insonorizzate con pannelli speciali antirumore, era una poltrona che secondo la polizia appare appositamente progettata per lo svolgimento di attività sessuali anormali. E' stato nel bagno, decorato con fotografie di due uomini nudi a dimensioni naturali, che gli agenti facevano la scoperta più atroce. Vicino alla doccia c'era un grande masso di cemento, dal quale usciva un rivolo di sangue. Aperto con i martelli pneumatici, il blocco rivelava il suo spaventoso contenuto. Il cadavere della vittima presentava tra l'altro numerose ferite da coltello. La polizia ha reso noto che si sta indagando su un rapporto inoltrato una settimana fa alla polizia di Lauderdale sulla denuncia d'una quindicenne non identificata, la quale aveva affermato che il fidanzato era stato assassinato da un uomo in una camera di tortura nella contea di Dade. La ragazza aveva detto agli agenti che lei e il suo ragazzo stavano facendo l'autostop a Fort Lauderdale, quando ebbero un passaggio da un uomo che disse d'essere solo e di aver bisogno di qualcuno che l'aiutasse a mettere ordine in casa sua. I due accettarono l'offerta e l'uomo, secondo la ragazza, li portò in casa chiudendoli in una stanza a prova di suono e ordinando loro di spogliarsi mentre li fotografava. Sempre secondo la ragazza, il suo amico cercò di reagire, ma l'uomo estrasse una pistola sparandogli tre volte, quindi ne trascinò il corpo in bagno. La fanciulla venne a sua volta incatenata a un muro e violentata. Poi l'uomo la fece salire sulla sua auto, lasciandola in un punto lontano dopo averla minacciata di mor te se avesse parlato. «La denuncia non ci fu mai trasmessa — ha detto il capo della squadra omicidi di Miami, Don Mathews — quelli di Fort Lauderdale ci dissero che non giudicavano troppo attendibile la ragazza. Non credettero alla sua storia». Adesso si cerca il poliziotto cui la ragazza fece la denuncia per avere maggiori elementi al fine di rintracciarla. Richie Dew, un vicino di Brust, ha detto che gli abitanti della zona «dicevano sempre che ira un tipo strano. In effetti era sempre in lite coi vicini. Si lamentava continuamente per le radio tenute ad alto volume, per le grida dei bambini, per i cani che facevano troppo chiasso. Gli dissi che era venuto nel quartiere sbagliato. Tutti noi abbiamo cani e bambini, mentre lui era scapolo. Tutti nel vicinato lo chiamavano il "lagnoso cronico"». (Ap)

Persone citate: Albert Brust, Dade, Lauderdale, Richie Dew

Luoghi citati: Miami