Piace a tutte il barone

Piace a tutte il barone LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Piace a tutte il barone IERI : le peripezie di Von Trenck - OGGI : il film "Doppio gioco" di Siodmak Con Doppio gioco si conclude stasera sul Nazionale il breve ciclo dedicato allo scomparso regista tedescoamericana *Jiobrrt'-Bwdrnak';[ih Il film (che nell'originale si \ intitola Criss-Cross; ripresenta a breve distanza da The killers il protagonista Burt Lancaster in un'amara parte di eroe negativo. E' possibile che Siodmak, autore di simpatie e di cultura europea, si sia in questo ispirato al cinema francese degli Anni 30'e 40, dove registi come Renoir, Carnè, Duvivier esprimevano nei loro personaggi un'amara visione della vita. I francesi operavano tuttavia in un continente avvelenato dal nazifascismo e assillato dall'incubo della guerra. Siodmak invece lavora nella dinamica America del dopoguerra, perciò la sua operazione è in certa misura un ricalco. Al posto del grande Jean Gabin, in questa storia « nera», abbiamo dunque un Burt Lancaster, autista divorziato e intenzionato a ridare un senso alla propria esistenza. Ma la moglie non gli è uscita dal cuore. Soprattutto ora che la sa compagna di un capo-gang. Egli accetta di divenirne complice per il solito colpo che dovrebbe offrire a tutti la sistemazione definitiva e soprattutto per riconquistarla. Di qui, i risvolti drammatici e sentimentali del film. Il racconto è condotto da Siodmak con l'abituale bravura: non solo « thrilling » o scioltezza si rintracciano nella pellicola, ma anche studio delle psicologie. Sul secondo, per chi non rinuncia ad istruirsi neppure nelle afose serate estive, Gastone Favero presiede un dibattito su Crisi monetaria e turismo. In chiusura Pagine corali celebri dal repertorio lirico a carattere sacro di Mascagni, Verdi e Boito. Ancora sorprese ed emozioni ieri con la terza puntata (« Il cugino austriaco ») dello sceneggiato italo-tedesco Le avventure del barone Von Trenck. Si è cominciato con la solita evasione del protagonista che cerca aiuto presso il cugino comandante dei Panduri, efficienti e crudeli truppe mercenarie. A sua volta il cugino si trova in difficoltà per la dispendiosità e la tracotanza delle abitudini. Non solo, ma i suoi stessi soldati vorrebbero abbandonarsi ad eccessi che il Panduro non tollera: si veda la convenzionale scena della tentata violenza alle monachelle personalmente impedita dal comandante ad una soldataglia che voleva in qualche modo divertirsi, magari dando l'incendio al convento. L'Austria diventa inospitale per i due cugini. Il barone raccoglie sarcasmi quando cerca di difendere il parente. Inoltre il consueto tentativo di agguato per poco stavolta non va a segno. Nuove prospettive si aprono all'avventuroso Friedrich von Trenck: l'armata della Russia zarista ha bisogno di uomini di fegato. La. terza puntata ha confermato' nel regista Frilz VmffieltéV'Vmità sufficienti ■per-una. buona riuscita intv. L'ambientazione nei castelli, a corte, sui campi di battaglia è efficace. La crìtica contro la prepotenza dei « grossi papaveri » dell'epoca non è troppo delicata. In fondo però questo sceneggiato si regge su un argomento piuttosto che su tanti altri. L'argomento si chiama Matthias Habìch ed è l'interprete principale dello sceneggiato. Prestante e disinvolto, dà un minimo di cre¬ dibilità a tante vicende che apparirebbero semplicemente goffe, ad una criticu severa. Ma — si sa —: il pubblico 'di* qwst» 4taamiaeioni è-eomposto- per la maggioranza da donne e alle donne il barone piace senza riserve. Sorrisi e nostalgie sul Secondo con Ieri e oggi. Arnoldo Foà ha ripreso dagli archìvi della tv la documentazione di tre popolari nomi dello spettacolo: Claudio Villa, Lia Zoppellì e Pino Caruso. Non è mancata la sorpresa, con la registrazione della Maschera e il volto in un'educazione degli Anni 50 mai andata in onda. vice Piace a tutte il barone LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Piace a tutte il barone IERI : le peripezie di Von Trenck - OGGI : il film "Doppio gioco" di Siodmak Con Doppio gioco si conclude stasera sul Nazionale il breve ciclo dedicato allo scomparso regista tedescoamericana *Jiobrrt'-Bwdrnak';[ih Il film (che nell'originale si \ intitola Criss-Cross; ripresenta a breve distanza da The killers il protagonista Burt Lancaster in un'amara parte di eroe negativo. E' possibile che Siodmak, autore di simpatie e di cultura europea, si sia in questo ispirato al cinema francese degli Anni 30'e 40, dove registi come Renoir, Carnè, Duvivier esprimevano nei loro personaggi un'amara visione della vita. I francesi operavano tuttavia in un continente avvelenato dal nazifascismo e assillato dall'incubo della guerra. Siodmak invece lavora nella dinamica America del dopoguerra, perciò la sua operazione è in certa misura un ricalco. Al posto del grande Jean Gabin, in questa storia « nera», abbiamo dunque un Burt Lancaster, autista divorziato e intenzionato a ridare un senso alla propria esistenza. Ma la moglie non gli è uscita dal cuore. Soprattutto ora che la sa compagna di un capo-gang. Egli accetta di divenirne complice per il solito colpo che dovrebbe offrire a tutti la sistemazione definitiva e soprattutto per riconquistarla. Di qui, i risvolti drammatici e sentimentali del film. Il racconto è condotto da Siodmak con l'abituale bravura: non solo « thrilling » o scioltezza si rintracciano nella pellicola, ma anche studio delle psicologie. Sul secondo, per chi non rinuncia ad istruirsi neppure nelle afose serate estive, Gastone Favero presiede un dibattito su Crisi monetaria e turismo. In chiusura Pagine corali celebri dal repertorio lirico a carattere sacro di Mascagni, Verdi e Boito. Ancora sorprese ed emozioni ieri con la terza puntata (« Il cugino austriaco ») dello sceneggiato italo-tedesco Le avventure del barone Von Trenck. Si è cominciato con la solita evasione del protagonista che cerca aiuto presso il cugino comandante dei Panduri, efficienti e crudeli truppe mercenarie. A sua volta il cugino si trova in difficoltà per la dispendiosità e la tracotanza delle abitudini. Non solo, ma i suoi stessi soldati vorrebbero abbandonarsi ad eccessi che il Panduro non tollera: si veda la convenzionale scena della tentata violenza alle monachelle personalmente impedita dal comandante ad una soldataglia che voleva in qualche modo divertirsi, magari dando l'incendio al convento. L'Austria diventa inospitale per i due cugini. Il barone raccoglie sarcasmi quando cerca di difendere il parente. Inoltre il consueto tentativo di agguato per poco stavolta non va a segno. Nuove prospettive si aprono all'avventuroso Friedrich von Trenck: l'armata della Russia zarista ha bisogno di uomini di fegato. La. terza puntata ha confermato' nel regista Frilz VmffieltéV'Vmità sufficienti ■per-una. buona riuscita intv. L'ambientazione nei castelli, a corte, sui campi di battaglia è efficace. La crìtica contro la prepotenza dei « grossi papaveri » dell'epoca non è troppo delicata. In fondo però questo sceneggiato si regge su un argomento piuttosto che su tanti altri. L'argomento si chiama Matthias Habìch ed è l'interprete principale dello sceneggiato. Prestante e disinvolto, dà un minimo di cre¬ dibilità a tante vicende che apparirebbero semplicemente goffe, ad una criticu severa. Ma — si sa —: il pubblico 'di* qwst» 4taamiaeioni è-eomposto- per la maggioranza da donne e alle donne il barone piace senza riserve. Sorrisi e nostalgie sul Secondo con Ieri e oggi. Arnoldo Foà ha ripreso dagli archìvi della tv la documentazione di tre popolari nomi dello spettacolo: Claudio Villa, Lia Zoppellì e Pino Caruso. Non è mancata la sorpresa, con la registrazione della Maschera e il volto in un'educazione degli Anni 50 mai andata in onda. vice

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