Cinque comuni del Puvese contro uno fabbrica di gas

Cinque comuni del Puvese contro uno fabbrica di gas "Avvelena Paria e le colture dei campi,, Cinque comuni del Puvese contro uno fabbrica di gas L'azienda, a San Colombano, nella Bassa, produce il fosgene - Petizioni e marce dei cittadini di Chignolo, Miradolo e Orio Litta - Dicono: "Lavoro sì, non veleno" (Dal nostro corrispondente) Pavia, 15 luglio. Cinque comuni della Bassa Pavese, Chignolo Po, Miradolo Terme, Monacello Pavese, Orio Litta e San Colombano, hanno dichiarato guerra alla «Stauffer-Italia», una società plurinazionale a capitale americano che sta realizzando nel comune di San Colombano (due chilometri da Chignolo Po) un impianto per lo stoccaggio del fosgene (un gas particolarmente micidiale). Gli abitanti dei cinque comuni hanno organizzato dibattiti pubblici, marce di protesta, convegni a livello provinciale chiedendo anche la partecipazione degli organi regionali. Nei giorni scorsi è stato costituito il «Comitato anti Stauffen>. Finora tutto è stato inutile: la ditta ha continuato nei suoi lavori di ammodernamento degli impianti che ormai stanno per essere ultimati. La «Stauffer», che produce diserbanti per il riso, metterà quindi in funzione tra breve l'impianto di stoccaggio di 40 metri cubi di fosgene. Ormai quello del fosgene sta diventando un problema di carattere politico. Molti gli interventi dei rappresentanti dei partiti. La ditta, che ha in progetto di costruire a Lambrinia, (1100 abitanti) una frazione a tre chilometri da Chignolo Po, un centro che potrebbe dare lavoro a varie centinaia di persone, ha fatto sapere che se si insisterà in questa « guerra del fosgene », smobiliterà gli impianti per trasferirli. La posta è troppo alta: ac cettare nuovi impianti e quindi risolvere il problema dell'occupazione vivendo però come su una polveriera, o acuire ulteriormente la disoc cupazione e il pendolarismo? I pareri tra gli abitanti sono discordi. Un consigliere di minoranza del Comune di Chignolo Po, promotore tra l'altro del «Comitato anti Stauffer», afferma che si tratta di un pericolo che non si può rischiare di correre. A Lambrinia in certi giorni si avverte uno sgradevole odore di gas, in certi punti le foglie degli alberi sono di co lore giallognolo, molte anche le piante avvizzite. Gli abitan ti dei cinque comuni temono soprattutto che gli scarichi fi niscano nei rigagnoli e nelle rogge: questo, dicono, significherebbe la distruzione delle campagne. Per venerdì prossimo è previsto un dibattito pubblico a San Colombano a cui prenderanno parte abitanti delle province di Milano e Pavia. La lotta continua: «Via la Stauffer», «Lavoro, non gas», questi gli slogan che accompagnano la campagna contro il fosgene. Il motto di ogni manifestazione è sempre lo stesso: non finire come a Marghera. a. 1. Diserbanti delle risaie Protestano i sindaci dei comuni del Monferrato Coniol'o Monferrato, 15 luglio. (f. m.) Sindaci ed amministratori dei comuni del Monferrato casalese, colpiti dai gravi danni provocati ai vigneti da alcuni tipi di diserbanti usati in risicultura nonostante siano stati proibiti dal ministero della Sanità — sarebbero anche pericolosi per la salute dell'uomo — si sono riuniti a Coniolo Monferrato per un esame della situazione. Un sopralluogo nei vigneti della zona ha messo in evidenza la gravità della situazione: le particelle di diserbante con cui sono state irrorate le risaie del Vercellese e della Lomellina, portate dal vento, hanno intaccato i grappoli vigneti della zona « bruciando » gli acini. « E' andato distrutto un buon 50-60 per cento della produzione — dicono i viticoltori — ogni anno si ripetono questi danni che sono forse ancora più gravi di quelli provocati dalla grandine. Infatti nessuno provvede a risarcirci». Al termine della riunione è stato approvato un ordine del giorno che è stato consegnato all'assessore Franzi perché ne dia comunicazione alla Giunta e al Consiglio regionale del Piemonte. Identico documento è stato inoltrato ai ministri dell'Agricoltura e della Sanità. Intanto i carabinieri del nucleo investigativo di Alessandria hanno aperto un'inchiesta per giungere all'identificazione dei responsabili dell'uso dei diserbanti. Visiterà Torino e Trieste Delegazione sovietica 10 giorni in Italia Roma, 15 luglio. Una delegazione sovietica, guidata dal viceministro delle Costruzioni meccaniche per l'industria pesante, Matveev Ievheni Stiepanovic, è giunta stamane all'aeroporto di Fiumicino, La delegazione, che è composta da dieci membri, si recherà nei prossimi giorni a Trieste, per visitare la « Grandi Motori », e a Torino per visitare la « Fiat ». (Ansa) Cinque comuni del Puvese contro uno fabbrica di gas "Avvelena Paria e le colture dei campi,, Cinque comuni del Puvese contro uno fabbrica di gas L'azienda, a San Colombano, nella Bassa, produce il fosgene - Petizioni e marce dei cittadini di Chignolo, Miradolo e Orio Litta - Dicono: "Lavoro sì, non veleno" (Dal nostro corrispondente) Pavia, 15 luglio. Cinque comuni della Bassa Pavese, Chignolo Po, Miradolo Terme, Monacello Pavese, Orio Litta e San Colombano, hanno dichiarato guerra alla «Stauffer-Italia», una società plurinazionale a capitale americano che sta realizzando nel comune di San Colombano (due chilometri da Chignolo Po) un impianto per lo stoccaggio del fosgene (un gas particolarmente micidiale). Gli abitanti dei cinque comuni hanno organizzato dibattiti pubblici, marce di protesta, convegni a livello provinciale chiedendo anche la partecipazione degli organi regionali. Nei giorni scorsi è stato costituito il «Comitato anti Stauffen>. Finora tutto è stato inutile: la ditta ha continuato nei suoi lavori di ammodernamento degli impianti che ormai stanno per essere ultimati. La «Stauffer», che produce diserbanti per il riso, metterà quindi in funzione tra breve l'impianto di stoccaggio di 40 metri cubi di fosgene. Ormai quello del fosgene sta diventando un problema di carattere politico. Molti gli interventi dei rappresentanti dei partiti. La ditta, che ha in progetto di costruire a Lambrinia, (1100 abitanti) una frazione a tre chilometri da Chignolo Po, un centro che potrebbe dare lavoro a varie centinaia di persone, ha fatto sapere che se si insisterà in questa « guerra del fosgene », smobiliterà gli impianti per trasferirli. La posta è troppo alta: ac cettare nuovi impianti e quindi risolvere il problema dell'occupazione vivendo però come su una polveriera, o acuire ulteriormente la disoc cupazione e il pendolarismo? I pareri tra gli abitanti sono discordi. Un consigliere di minoranza del Comune di Chignolo Po, promotore tra l'altro del «Comitato anti Stauffer», afferma che si tratta di un pericolo che non si può rischiare di correre. A Lambrinia in certi giorni si avverte uno sgradevole odore di gas, in certi punti le foglie degli alberi sono di co lore giallognolo, molte anche le piante avvizzite. Gli abitan ti dei cinque comuni temono soprattutto che gli scarichi fi niscano nei rigagnoli e nelle rogge: questo, dicono, significherebbe la distruzione delle campagne. Per venerdì prossimo è previsto un dibattito pubblico a San Colombano a cui prenderanno parte abitanti delle province di Milano e Pavia. La lotta continua: «Via la Stauffer», «Lavoro, non gas», questi gli slogan che accompagnano la campagna contro il fosgene. Il motto di ogni manifestazione è sempre lo stesso: non finire come a Marghera. a. 1. Diserbanti delle risaie Protestano i sindaci dei comuni del Monferrato Coniol'o Monferrato, 15 luglio. (f. m.) Sindaci ed amministratori dei comuni del Monferrato casalese, colpiti dai gravi danni provocati ai vigneti da alcuni tipi di diserbanti usati in risicultura nonostante siano stati proibiti dal ministero della Sanità — sarebbero anche pericolosi per la salute dell'uomo — si sono riuniti a Coniolo Monferrato per un esame della situazione. Un sopralluogo nei vigneti della zona ha messo in evidenza la gravità della situazione: le particelle di diserbante con cui sono state irrorate le risaie del Vercellese e della Lomellina, portate dal vento, hanno intaccato i grappoli vigneti della zona « bruciando » gli acini. « E' andato distrutto un buon 50-60 per cento della produzione — dicono i viticoltori — ogni anno si ripetono questi danni che sono forse ancora più gravi di quelli provocati dalla grandine. Infatti nessuno provvede a risarcirci». Al termine della riunione è stato approvato un ordine del giorno che è stato consegnato all'assessore Franzi perché ne dia comunicazione alla Giunta e al Consiglio regionale del Piemonte. Identico documento è stato inoltrato ai ministri dell'Agricoltura e della Sanità. Intanto i carabinieri del nucleo investigativo di Alessandria hanno aperto un'inchiesta per giungere all'identificazione dei responsabili dell'uso dei diserbanti. Visiterà Torino e Trieste Delegazione sovietica 10 giorni in Italia Roma, 15 luglio. Una delegazione sovietica, guidata dal viceministro delle Costruzioni meccaniche per l'industria pesante, Matveev Ievheni Stiepanovic, è giunta stamane all'aeroporto di Fiumicino, La delegazione, che è composta da dieci membri, si recherà nei prossimi giorni a Trieste, per visitare la « Grandi Motori », e a Torino per visitare la « Fiat ». (Ansa)

Persone citate: Franzi, Matveev Ievheni Stiepanovic, Stauffer