Una "Dafne" del Seicento con i solisti di New York
Una "Dafne" del Seicento con i solisti di New York Una "Dafne" del Seicento con i solisti di New York Un recupero musicale a) Festival dei Due Mondi (Nostro servizio particolare) Spoleto, 1 luglio. Un cordiale successo ha accolto ieri sera al teatro Caio Melisso la secentesca opera Dafne di Marco da Gagliano, presentata dal complesso «Pro musica antiqua» di New York. La Dafne è assai di rado rappresentata, sia perché la messinscena dei lavori antichi in musica presenta ostacoli difficili da superare, sia perché l'esecuzione musicale ne possiede almeno altrettanti, a cominciare da quelli di natura filologica. La Dafne risente anzitutto di una certa monotonia e di mancanza d'azione. Lodevole quindi l'operato del complesso di New York, che non ha seguito il diffuso andazzo odierno di «attualizzare» le opere del passato, né ha ceduto alle istanze di alcuni musicologi, i quali pretenderebbero, a furia di spaccare il capello (o per meglio dire la nota) in quattro, cervellotiche interpretazioni della partitura, col pretesto di una fedeltà a non si sa che. La cornice dello spettacolo, improntato ad una garbatezza insolita, era costituita da un allestimento semplice e senza sprechi, frutto (lo si vedeva benissimo) di un accurato studio dell'architettura, degli abiti, delle scene e della pittura dell'epoca, con particolare riferimento alla corte dei Gonzaga in Mantova, per i quali la Dafne fu composta. Le tracce del manierismo e del barocco erano dunque evidenti, pur non sovrapponendosi alla musica e alla vicenda, che è di una esilità ai confini con la fragilità. Come noto, essa è tratta dalle Metamorfosi di Ovidio, il quale è anche uno dei personaggi, in veste di prologo. Apollo uccide il pitone, ma cade vittima delle frecce di Cupido, il dio dell'amore, e s'invaghisce perdutamente di Dafne, ninfa dei boschi. Apollo la insegue per farla sua, ma sul punto d'essere raggiunta Dafne invoca la protezione degli dei e viene trasformata in lauro. Cantata in italiano (e la pronunzia delle consonanti è stata fonte di qualche impaccio agli interpreti, molti dei quali erano nello stesso tempo musici e cantanti, oppure cantanti e danzatori) la Dafne è stata eseguita tutta di seguito. L'unico, intelligente mezzo per imporre al pubblico contemporaneo i 75 minuti che dura. Attilio Baldi Una "Dafne" del Seicento con i solisti di New York Una "Dafne" del Seicento con i solisti di New York Un recupero musicale a) Festival dei Due Mondi (Nostro servizio particolare) Spoleto, 1 luglio. Un cordiale successo ha accolto ieri sera al teatro Caio Melisso la secentesca opera Dafne di Marco da Gagliano, presentata dal complesso «Pro musica antiqua» di New York. La Dafne è assai di rado rappresentata, sia perché la messinscena dei lavori antichi in musica presenta ostacoli difficili da superare, sia perché l'esecuzione musicale ne possiede almeno altrettanti, a cominciare da quelli di natura filologica. La Dafne risente anzitutto di una certa monotonia e di mancanza d'azione. Lodevole quindi l'operato del complesso di New York, che non ha seguito il diffuso andazzo odierno di «attualizzare» le opere del passato, né ha ceduto alle istanze di alcuni musicologi, i quali pretenderebbero, a furia di spaccare il capello (o per meglio dire la nota) in quattro, cervellotiche interpretazioni della partitura, col pretesto di una fedeltà a non si sa che. La cornice dello spettacolo, improntato ad una garbatezza insolita, era costituita da un allestimento semplice e senza sprechi, frutto (lo si vedeva benissimo) di un accurato studio dell'architettura, degli abiti, delle scene e della pittura dell'epoca, con particolare riferimento alla corte dei Gonzaga in Mantova, per i quali la Dafne fu composta. Le tracce del manierismo e del barocco erano dunque evidenti, pur non sovrapponendosi alla musica e alla vicenda, che è di una esilità ai confini con la fragilità. Come noto, essa è tratta dalle Metamorfosi di Ovidio, il quale è anche uno dei personaggi, in veste di prologo. Apollo uccide il pitone, ma cade vittima delle frecce di Cupido, il dio dell'amore, e s'invaghisce perdutamente di Dafne, ninfa dei boschi. Apollo la insegue per farla sua, ma sul punto d'essere raggiunta Dafne invoca la protezione degli dei e viene trasformata in lauro. Cantata in italiano (e la pronunzia delle consonanti è stata fonte di qualche impaccio agli interpreti, molti dei quali erano nello stesso tempo musici e cantanti, oppure cantanti e danzatori) la Dafne è stata eseguita tutta di seguito. L'unico, intelligente mezzo per imporre al pubblico contemporaneo i 75 minuti che dura. Attilio Baldi
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Partigiani
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Appena arriva l'alba si torna a scavare
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Cuneo all' ultima fatica
- Società yoga negli Usa per nascondere terroristi
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Capuana come favolista
- Internet, istruzioni per l'uso
- Grazie Juve, grazie Brady
- Tre domande a Capanna
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Internet, istruzioni per l'uso
- Una terribile prigione nel cuore del deserto
- L'INTERROGATIVO NUCLEARE
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy