Un giovane operaio si schianta in moto contro un palo e muore dissanguato
Un giovane operaio si schianta in moto contro un palo e muore dissanguato Una serie di sciagure durante il weekend Un giovane operaio si schianta in moto contro un palo e muore dissanguato Ventun anni, abitava a Carmagnola - Una donna investita e uccisa a Bruino - Marito e moglie muoiono in uno scontro mentre sono in vacanza con i figli nel Veneto Un giovane motociclista si è schiantato a tutta velocità contro un palo di cemento ed è morto dissanguato in seguito all'amputazione traumatica di una gamba. La vittima è un operaio ventunenne di Carmagnola, Dario Oreste Cavedo, abitante in via Bellini 19. L'incidente è accaduto sabato sera alle 21, sulla provinciale Torino-Bra, alla periferia del paese. Il Cavedo, alla guida di un'«Honda 500», era diretto a Bra. Sulla circonvallazione di Sanfrè, un tratto di strada che compie un'ampia curva, l'operaio deve aver forzato l'andatura, spingendo la motocicletta al massimo. Ad un tratto l'«Honda» ha cominciato a sbandare e. sfuggita al controllo del guidatore, si è spostata sulla destra finendo sulla banchina erbosa. L'ha percorsa per una trentina di metri, mentre il Cavedo cer¬ cava di riportare 'la moto sulla carreggiata e di fermarsi. Ogni tentativo è stato inutile: l'«Honda» si è schiantata contro un palo in cemento della linea elettrica. Un urto violentissimo. La moto si è disintegrata, il palo è stato quasi demolito e l'operaio è stato lanciato a una decina di metri di distanza. Ai primi soccorritori è apparso uno spettacolo impressionante: il giovane, privo di conoscenza e sanguinante, aveva accanto a sé, tranciata di netto, la gamba destra. Un automobilista si è prodigato per arrestare l'emorragia, poi ha caricato il Cavedo in macchina e l'ha trasportato all'ospedale di Bra. I medici gli hanno praticato numerose trasfusioni di sangue, quindi hanno deciso di trasferirlo al Centro traumatologico di Torino a causa delle varie fratture subite. Ma poco dopo il ricovero, senza aver ripreso conoscenza, il motociclista cessava di vivere. — Incidente mortale sulla provinciale Orbassano-Avigliana. La notte scorsa, all'una, una «128» guidata da Aldo Rivella, 32 anni, abitante a Bruino in via dei Glicini 29, ha investito Olga Eianciotto Porporato, di 60 anni, residente a Bruino in via Piossasco 42, che viaggiava in bicicletta in direzione di Avigliana. L'automobilista ha caricato la donna sulla sua macchina per portarla all'ospedale ma, mentre invertiva la marcia, è stato tamponato da una «850» guidata da Augusto Marangoni, 21 anni, abitante in via Giuseppe Verdi, a Rivalta. Il Rivella non ha perso tempo: constatati i danni subiti dalla sua auto, è ripartito a tutta velocità per l'ospedale San Giuseppe di Orbassano. Pri¬ ma di arrivare al pronto soccorso, la Bianciotto è morta. — Antonio Gennari, 48 anni, corso Lecce 26, originario di Bottrighe, è morto con la moglie, Adriana Baruffa, 43 anni, in un tragico incidente ieri pomeriggio sulla RovigoBadia Polesine. I due figli, Matteo, di 15 anni, e Beatrice, di 10, sono ricoverati all'ospedale di Rovigo con ferite guaribili in 30 giorni. La famiglia viaggiava su una «500» che, secondo alcuni testimoni, forse per un malore del guidatore, forse per l'eccessiva velocità, ha sbandato andando a schiantarsi contro una «124» guidata da Luigi Picelli, residente a Villabartolomea. I due coniugi sono morti sul colpo, l'infermiere Ugo Braggiotto, che viaggiava a fianco del Picelli è deceduto durante il trasporto all'ospedale. Un giovane operaio si schianta in moto contro un palo e muore dissanguato Una serie di sciagure durante il weekend Un giovane operaio si schianta in moto contro un palo e muore dissanguato Ventun anni, abitava a Carmagnola - Una donna investita e uccisa a Bruino - Marito e moglie muoiono in uno scontro mentre sono in vacanza con i figli nel Veneto Un giovane motociclista si è schiantato a tutta velocità contro un palo di cemento ed è morto dissanguato in seguito all'amputazione traumatica di una gamba. La vittima è un operaio ventunenne di Carmagnola, Dario Oreste Cavedo, abitante in via Bellini 19. L'incidente è accaduto sabato sera alle 21, sulla provinciale Torino-Bra, alla periferia del paese. Il Cavedo, alla guida di un'«Honda 500», era diretto a Bra. Sulla circonvallazione di Sanfrè, un tratto di strada che compie un'ampia curva, l'operaio deve aver forzato l'andatura, spingendo la motocicletta al massimo. Ad un tratto l'«Honda» ha cominciato a sbandare e. sfuggita al controllo del guidatore, si è spostata sulla destra finendo sulla banchina erbosa. L'ha percorsa per una trentina di metri, mentre il Cavedo cer¬ cava di riportare 'la moto sulla carreggiata e di fermarsi. Ogni tentativo è stato inutile: l'«Honda» si è schiantata contro un palo in cemento della linea elettrica. Un urto violentissimo. La moto si è disintegrata, il palo è stato quasi demolito e l'operaio è stato lanciato a una decina di metri di distanza. Ai primi soccorritori è apparso uno spettacolo impressionante: il giovane, privo di conoscenza e sanguinante, aveva accanto a sé, tranciata di netto, la gamba destra. Un automobilista si è prodigato per arrestare l'emorragia, poi ha caricato il Cavedo in macchina e l'ha trasportato all'ospedale di Bra. I medici gli hanno praticato numerose trasfusioni di sangue, quindi hanno deciso di trasferirlo al Centro traumatologico di Torino a causa delle varie fratture subite. Ma poco dopo il ricovero, senza aver ripreso conoscenza, il motociclista cessava di vivere. — Incidente mortale sulla provinciale Orbassano-Avigliana. La notte scorsa, all'una, una «128» guidata da Aldo Rivella, 32 anni, abitante a Bruino in via dei Glicini 29, ha investito Olga Eianciotto Porporato, di 60 anni, residente a Bruino in via Piossasco 42, che viaggiava in bicicletta in direzione di Avigliana. L'automobilista ha caricato la donna sulla sua macchina per portarla all'ospedale ma, mentre invertiva la marcia, è stato tamponato da una «850» guidata da Augusto Marangoni, 21 anni, abitante in via Giuseppe Verdi, a Rivalta. Il Rivella non ha perso tempo: constatati i danni subiti dalla sua auto, è ripartito a tutta velocità per l'ospedale San Giuseppe di Orbassano. 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