Missionari accusano il regime portoghese

Missionari accusano il regime portoghese In carcere per il processo Missionari accusano il regime portoghese Reso noto il documento con il quale due religiosi denunciano i massacri nel Mozambico (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 30 agosto. (f. p.) Il «documento-accusa» nel processo contro due missionari spagnoli in Mozambico, arrestati un anno fa per aver denunciato i massacri dell'esercito coloniale portoghese è stato diffuso dall'agenzia Cablo-Press. Si tratta di una presa di posizione di fronte al regime di Lisbona da parte dei missionari Alfonso Valverde e Martin Hernandez e di altri religiosi delle diocesi di Beira e Tete, dove è più intensa la guerriglia. Secondo la stessa agenzia, la pubblica accusa nel prossimo processo ai due missionari, che furono tra i primi a denunciare i massacri e le torture nei confronti delle popolazioni locali, citerà proprio questo documento come una delle prove a carico degli imputati. Rimasto segreto finora, viene reso noto a dimostrare che è semplicemente una dichiarazione programmatica di carattere pastorale «di fronte al popolo evangelizzato in situazione di ingiustizia». Nel documento i firmatari segnalano «l'oscurantismo, il regime di oppressione (...) l'ignoranza e rassegnazione da parte della gente per ciò che concerne il regime politico attuale, mentre nelle categorie più elevate cova uno spirito represso di rivolta». Nel definire le linee d'azione da seguire i missionari, tra l'altro, affermano: «Il nostro atteggiamento di fronte al governo è la solidarietà con gli emarginati e l'impegno nel boicot- tspClippddtunac1ddclpccnntsalrpcItszdgv taggìo e nella riforma di strutture che vanno contro la persona e il suo svilippo». Concludono: «Di fronte all'impossibilità di essere liberi in una denuncia dichiarata e pubblica delle strutture oppressive, optiamo per i metodi clandestini». I padri Valverde e Hernandez furono arrestati in territorio rhodesiano, portati con un aereo speciale a Matundo, nel Mozambico, e consegnati agli agenti della polizia politica portoghese. Dal 2 gennaio 1972 sono in carcere in attesa del processo.

Persone citate: Alfonso Valverde, Hernandez, Martin Hernandez

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Lisbona, Valverde