Assaltano una vettura e rapinano 40 milioni
Assaltano una vettura e rapinano 40 milioni Assaltano una vettura e rapinano 40 milioni Il colpo compiuto da tre banditi - Sull'auto vi erano tre dipendenti di un'azienda con le buste paga (Dal nostro corrispondente) Napoli, 29 agosto. fa. I.) Tre banditi, armati di pistole a canne lunghe, hanno compiuto stamane una rapina contro tre dipendenti della Fatme, una ditta di apparecchiature telefoniche, impossessandosi delle buste-paga per gli impiegati della ditta: circa 40 milioni di lire. La rapina è avvenuta nei pressi di piazza Ottocalli, in un'ora di traffico intenso. I tre dipendenti della Fatme, il ragioniere Roberto Costantini, di 37 anni; l'operaio Manlio Miletti, di 35; e l'impiegato Vittorio Cucca, di 31, avevano da poco prelevato il danaro nell'agenzia del Credito Italiano in corso Garibaldi ed erano diretti, su una Fiat «500», verso la sede della Fatme, quando tre sconosciuti armati di pistole hanno impedito all'auto, ferma per un ingorgo dì traffico, di ripartire. Uno dei rapinatori, mentre gli altri due minacciavano con le pistole gli impiegati, ha fracassato il deflettore destro, ha aperto lo sportello e si è impossessato della borsa con il denaro che si trovava sul sedile posteriore accanto al Cucca. Dopo aver sparato alcuni colpi di pistola in aria, i tre banditi sono saltati su una «1750» Alfa Romeo verde sulla quale si trovava un complice. La vettura si è quindi allontanata a gran velocità. Nell'ambito delle indagini per scoprire gli autori della rapina all'agenzia del Credito Popolare di via G. Ferraris (conclusasi con la morte dell'industriale Baldassarre Nicolò) gli agenti hanno arrestato quattro giovani di Arzano, responsabili di una serie di furti ed in possesso di due pistole e un fucile a canne mozze (il Nicolò venne ucciso da una scarica di «lupara»). I quattro giovani sono stati catturati nelle loro abitazioni; sono: Giuseppe De Vita, di 18 anni; Gennaro Parretta, di 19; Francesco Di Iannicelli, di 21; ed Antonio Belgiorno, di 19. Si uccide col fuoco in un giardino a Perugia Perugia, 29 agosto, (g.f.) Un pensionato, Giorgio Giovagnoni, 41 anni, si è ucciso col fuoco In un giardinetto del centro di Perugia. Il poveretto che in passato era stato ricoverato allo psichiatrico per disturbi di carattere neurologico, colto da crisi depressiva, si è seduto accanto ad un muro con ricino un apparecchio radio a transistor, un bottiglione ed una borsa con alcuni indumenti; si è cosparso di benzina e con un accendino si è dato fuoco. Quando sono giunti 1 soccorsi era ormal morto. In una piazza di Napoli, in pieno traffico
Persone citate: Antonio Belgiorno, Baldassarre Nicolò, Gennaro Parretta, Giorgio Giovagnoni, Giuseppe De Vita, Iannicelli, Manlio Miletti, Roberto Costantini
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