Delegati di 128 Paesi a Roma discutono di pirateria aerea

Delegati di 128 Paesi a Roma discutono di pirateria aerea Delegati di 128 Paesi a Roma discutono di pirateria aerea Proposta di Francia e Svizzera: obbligo di estradare il dirottatore o processarlo Roma, 27 agosto. I rappresentanti di 128 Stati si riuniscono a Roma, da domani, per affrontare i problemi legati allo sviluppo della «pirateria aerea». La riunione di Roma interessa gli Stati membri dell'Oaci (Organizzazione dell'aviazione civile internazionale), che fa parte dell'Orni. Si terranno contemporaneamente l'assemblea straordinaria dell'organizzazione ed una conferenza diplomatica. I lavori si concluderanno il 21 settembre. I delegati dovranno esaminare due proposte di emendamenti alla Convenzione di Chicago del 1944, che è praticamente la «Costituzione» dell'Oasi. La prima, presentata dalla Francia, prevede di incorporare le disposizioni essenziali della Convenzione dell'Aia del 1970 sulla pirateria aerea. In base ad essa, il Paese nel quale si trova il presunto responsabile di una infrazione, deve assicurarne la detenzione e, se non l'estrada, sottometterlo al giudizio delle sue autorità giudiziarie competenti. Il Paese nel quale l'aereo atterra deve facilitare il proseguimento del viaggio ai passeggeri, al velivolo ed al suo equipaggio. Se uno Stato membro dell'Oaci — secondo la proposta francese — non ratificherà quest'emendamento dopo la sua entrata in vi¬ gore, sarà espulso dall'organizzazione. Secondo l'altra proposta, presentata dalla Svizzera e dall'Inghilterra, la Convenzione di Chicago deve essere emendata in modo da obbligare lo Stato, sul cui territorio si trova il responsabile presunto di un'infrazione, a prendere le misure necessarie per la sua detenzione e per la successiva estradizione o comparizione in giudizio. La proposta si riferisce espressamente agli atti di pirateria aerea ed agli interventi illeciti nel settore dell'aviazione civile, in base alla Convenzione dell'Aia ed alla Convenzione di Montreal del 1971 per la repressione degli atti illeciti contro la sicurezza dell'aviazione civile. Inoltre, lo Stato dove avviene l'atterraggio dell'aereo dirottato deve facilitare il proseguimento del viaggio da parte dei passeggeri. Se il Consiglio dell'Oaci constaterà che, in un caso del genere, uno Stato membro non ha rispettato queste disposizioni, gli altri Stati dovranno vietare il sorvolo del loro territorio agli aerei delle compagnie dello Stato in difetto. Contemporaneamente all'assemblea si svolgerà una conferenza diplomatica. Due sono le proposte all'ordine del giorno. La prima, presen¬ tata da Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia, prevede la firma di una convenzione in base alla quale, in casi di pirateria aerea o di interventi illeciti nel settore dell'aviazione civile, un'apposita istruttoria sarà aperta dal Consiglio dell'Oaci o da una commissione di esperti da esso delegata. In seguito, il Consiglio potrà presentare una raccomandazione allo Stato interessato, se questo non avrà preso provvedimenti contro il presunto responsabile dell'infrazione. (Ansa) Sei anni a uno jugoslavo per "propaganda nemica" Belgrado, 27 agosto. Il tribunale penale di Sarajevo ha condannato oggi a sei anni di carcere duro per « propaganda nemica », cioè contro la Jugoslavia socialista, Boza Markovich di 35 anni. Il Markovich era rientrato in Jugoslavia nell'ottobre del '72 dalla Repubblica federale tedesca dove aveva lavorato per un certo periodo. Perquisito, gli erano stati trovati addosso manifestini contrari al regime jugoslavo e che incitavano alla ribellione i lavoratori croati. Gli erano stati trovati anche un pugnale e una mazza ferrata. (Ansa) I lavori dureranno un ventina di giorni

Persone citate: Markovich, Proposta