Per l'aggressione fascista scontri e feriti a Viareggio

Per l'aggressione fascista scontri e feriti a Viareggio Il diffusore dell'Unità accoltellato da estremisti Per l'aggressione fascista scontri e feriti a Viareggio Incidenti fra giovani della sinistra extraparlamentare e la polizia, dopo la manifestazione antifascista, che si era svolta pacificamente - Completamente bruciato il bar davanti al quale il giovane comunista è stato assalito - Incendiata una camionetta della polizia - "Molotov" e pietre contro gli agenti • Decine di contusi - Uno dei quattro di "Avanguardia nazionale", arrestati per tentato omicidio, amico di Freda, indiziato per la strage di piazza Fontana (Nostro servizio particolare) Viareggio, 27 agosto. Gravi incidenti fra dimostranti della sinistra extraparlamentare e forze dell'ordine sono scoppiati ieri sera al Lido di Camaiore al termine della manifestazione di protesta per l'aggressione di Franco Poletti, l'operaio diciottenne accoltellato da un commando fascista mentre diffondeva « l'Unità » domenica mattina sul Lungomare ristelli. Una camionetta della polizia è stata bruciata. Il bar Versilia, ge- Franco Poletti (Ansa) stito da uno dei cinque individui arrestati per l'aggressione al giovane comunista, Mario Pellegrini, devastato e incendiato, è distrutto. L'autopompa che accorreva sul luogo per spegnere l'incendio è stata bloccata dalla folla, che ha aperto i bocchettoni facendo defluire l'acqua. I feriti e i contusi fra dimostranti e polizia sarebbero varie decine. Sono stati colpiti, in modo non grave, un tenente e un appuntato dei carabinieri. Ma non è possibile fare un bilancio esatto perché molti hanno preferito non recarsi all'ospedale per farsi medicare. Ci sono stati alcuni fermi. Sono state lanciate bottiglie molotov, pietre e candelotti lacrimogeni. I! raduno antifascista, cui hanno partecipato circa diecimila persone, cominciato alle 18, si era svolto tranquillamente fino a quando gli oratori non avevano abbandonato il palco allestito in piazza Lemmetti. Avevano parlato, tra gli altri, il vicepresidente della Regione Toscana, Fidia Arata, il sindaco di Camaiore, Nuti, e i rappresentanti degli altri partiti dell'arco costituzionale. Poi esponenti della sinistra extraparlamentare si sono scontrati con le forze di polizia, mentre i comunisti, che cercavano di mantenere l'ordine, hanno allineato in corteo il grosso della folla per impedire che i disordini coinvolgessero anche gli altri dimostranti. Gli jcontri tra gli extraparlamentari e polizia e carabinieri si sono succeduti lino alle 21 circa. Le condizioni di Franco Poletti, l'operaio diciassettenne accoltellato tre volte al torace e all'addome, sono ancora gravi, ma i sanitari l'avrebbero dichiarato fuori pericolo. Non sembrano, invece, temere serie conseguenze gli altri giovani comunisti feriti nella aggressione: gli studenti Francesco Cavallaro e Riccardo Tosi, di 19 e 24 anni, picchiati dai fascisti con spranghe di ferro e manganelli, mentre, intorno alle 11 di domenica mattina, distribuivano copie de l'Unità davanti al bar Versilia. Polizia e carabinieri stanno raccogliendo altri elementi sui quattro triestini, appartenenti al movimento neofascista «Avanguardia nazionale», arrestati per tentato omicidio da una pattuglia della «Stradale» a bordo di un'utilitaria: Alessandro Smoilis, di 18 anni, Daniol Nolic, Roberto Zuppello, Alessandro Scarpa, tutti diciannovenni. Particolarmente delicata sembra la posizione dello Scarpa, che in passato avrebbe partecipato ad altri episodi squadristici. Egli, tra l'altro, sarebbe amico di Franco Freda, col quale avrebbe avuto un colloquio a Padova, accompagnato dagli altri tre giovani, il giorno prima dell'aggressione. Per concorso in tentato omicidio è stato arrestato anche il gestore del bar «Versilia», Mario Pellegrini, di 35 anni. Il suo esercizio, ritenuto un covo di fascisti e al centro di altri fatti del genere, è a pochi metri dal luo- Viareggio. Roberto Zuppello e Alessandro Smoilis (Ansa) go dove Franco Poletti è stato accoltellato. Sembra che sia stato proprio il Pellegrini a tenerlo fermo mentre gli altri, dopo averlo picchiato a sangue, l'accoltellavano, abbandonandolo sull'asfalto, privo di conoscenza, in una pozza di sangue. In ambienti bene informati si avanza l'ipotesi che i quattro fascisti aggressori fossero venuti a Lido di Camaiore su commissione. L'aggressione al giovane comunista sembra sia stata progettata in un campeggio paramilitare situato in un'imprecisata località della Liguria. Si è trattato, come i fatti confermano, di un vero e proprio agguato premeditato, contro i giovani attivisti del pei. Il bar «Versilia» nel frattempo è stato chiuso a tempo indeterminato «per motivi di ordine pubblico». E' stata la prima di una serie di misure di sicurezza decise in una riunione in pretura. a. v.

Luoghi citati: Camaiore, Lido Di Camaiore, Liguria, Padova, Toscana, Viareggio