Oltre cento ragazze reclutate in Sudamerica Uruguaiano fermato con 10 milioni in tasca

Oltre cento ragazze reclutate in Sudamerica Uruguaiano fermato con 10 milioni in tasca L'inchiesta sul "racket,, internazionale per la tratta delle bianche Oltre cento ragazze reclutate in Sudamerica Uruguaiano fermato con 10 milioni in tasca Clamorosi sviluppi - La polizia romana conferma che organizzazioni straniere alimentano il mercato italiano del vizio Dichiarazioni dell'ambasciata uruguaiana - A Torino la polizia ferma due sudamericani: uno ha addosso somme ingenti, si sospetta che sia 1'"esattore del sindacato" - Il magistrato ordina Parreste di entrambi - Dicono: "Siamo solo turisti" Il nostro inviato ci telefona da Roma: E' finito sul marciapiedi di Torino, Milano e Roma il breve viaggio della speranza per un centinaio di ragazze sudamericane. Allettate dalla promessa di un lavoro sicuro, hanno lasciato il loro paese per finire, sole e minacciate, nelle maglie di un racket spietato. Le più fortunate con un decoroso studio da massaggiatrice, le ribelli con un posto di battaglia fisso sui viali delle grandi città. Tutte ugualmente costrette a subire, nessuna con la forza di infrangere 11 muro di omertà e fare marcia indietro. Cosi è nata ed ha preso vigore questa nuova « tratta delle bianche », su cui polizia e magistratura stanno cercando di fare luce. Il voluminoso dossier della prostituzione organizzata si è arricchito di un nuovo scottante capitolo. Cento pagine, con altrettanti nomi di ragazze belle e giovani. Due i paesi di provenienza, l'Uruguay e l'Argentina. Un unico « contratto di lavoro » uguale per tutte. L'Inchiesta è solo ai primi passi. Finora nessuna denuncia, nessuna confessione e molte smentite. I primi arrivi delle ragazze sarebbero di tre mesi fa. « Ma all'inizio — dice un funzionarlo della questura — sono rimaste nascoste. Negli ultimi dieci giorni a Torino e Milano ne sono state fermate molte ». Una avrebbe fatto le prime ammissioni: « Signori molto distinti ci hanno promesso un lavoro semplice e redditizio, la possibilità di vedere un mondo nuovo. Trattavano direttamente con la nostra famiglia. Hanno anticipato anche mezzo milione per il viaggio e le prime spese. Ci hanno promesso mari e monti. Quando abbiamo capito chi erano veramente non c'era più niente de fare ». Quanto basta per aprire un'inchiesta. Chi muove le fila di questa or¬ ganizzazione e quante sono le ragazze irretite? « Per ora non abbiamo ancora elementi sufficienti per dare una risposta — dice un flsh funzionario di polizia — a Roma le straniere che si prostituiscono sono oltre trecento. Quasi tutte hanno alle spalle vere e proprie organizzazioni. Ne abbiamo già scoperte parecchie. Un caso analogo si è verificato, lo scorso anno, con le negre. Ne erano venute una trentina, tutte con la promessa di un posto come domestiche. Chi ha reclutato queste signorine in Sudamerica non è italiano, tutt'al più ha buoni col- I legamenti con la nostra malavita». A Roma la polizia di frontiera è stata incaricata di tenere d'occhio tutti gli aerei in arrivo dall'America del Sud. Montevideo ha due voli Alltalia diretti con Roma ogni settimana, ma in pratica tutti 1 giorni ci sono arrivi di altre compagnie dall'Argentina e dall'Uruguay. Intensificati 1 controlli anche nei porti di Napoli e Genova, ma per il momento non risulta che nessuna ragazza sia giunta per mare. « L'organizzazione ha sempre preferito l'aereo; è più comodo e veloce — avrebbe detto una delle giovani interrogate — a Fiumicino c'era ad ogni arrivo un incaricato a darci il benvenuto ». Oltre a ricevere le sudamericane il «rappresentante» dell'organizzazione le accompagnava direttamente a destinazione ed anticipava le spese per la pensione. All'ambasciata dell'Uruguay, a Roma, hanno appreso con stupore la notizia che vede coinvolte alcune loro connazionali. « Nel nostro Paese — ha detto un funzionario — siamo poco meno di tre milioni di persone, su un'area di 187 mila chilometri quadrati. C'è lavoro per tutti, le condizioni di vita sono buone. Mi meraviglio che queste ragazze si siano lasciate ingannare tanto facilmente. Possiamo fin d'ora escludere che le presunte vittime del racket si siano imbarcate a Montevideo. La polizia controlla con scrupolo quanti partono. Si è molto severi prima di concedere il visto per l'espatrio, specie a ragazze sole. Ciò che ha destato maggior perplessità è la notizia che alcune di queste giovani sarebbero analfabete. Da noi infatti l'istruzione è obbligatoria. Impossibile che ragazze dì 18-20 anni specie ee cresciute a Montevideo, non sappiano leggere e scrìvere». ★ ★ Un emissario dell'organizzazione che recluta in Sudamerica giovani ragazze con la promessa di un lavoro decoroso e redditizio, spingendole poi alla prostituzione, sarebbe stato identificato ed arrestato. Dicono gli inquirenti: «Ri teniamo che egli fosse a Torino con un preciso scopo: organizza re e tenere le fila dell'organizza zlone e riscuoterne i proventi Nella nostra città attualmente ci sarebbero una trentina di ragazze, uruguaiane in prevalenza; un dici le abbiamo già identificate I Otto sono state rimpatriate, due sono attualmente In carcere ». L'organizzazione, che avrebbe collegamenti con la Francia e la Spagna, sta tentando di inserirsi nel mondo del vizio torinese già da qualche mese. L'arrestato è Ramon Eduardo Violante Machado, 27 anni, da Montevideo. « Sono un fotografo — ha detto — da quattro mesi in vacanza in Europa. Sono stato In Spagna, Francia e ora sono arrivato in Italia ». Ma nelle va- ligie, stranamente piene di indumenti femminili, aveva soltanto un minuscolo apparecchio fotografico da dilettante. Si sarebbe fermato per qualche settimana a Milano, trasferendosi poi non più di cinque o sei giorni fa a Torino. Con lui è finito in carcere Cesare Fernandez Paez, 30 anni, anch'egll di Montevideo. « E' solo un compagno di viaggio — lo ha difeso 11 Machado — ci siamo incontrati per caso ». Li ha fermati 11 vlcequestore dott. Bonslgnore, in un lussuoso albergo del centro: « Siamo arrivati da pochi giorni, la città ci piace, la gente è cordiale». Hanno speso in due sere, tra cene e champagne, circa 60 mila lire. Problemi economici pare non ne abbiano: Machado era in possesso di quasi 10 milioni di lire. In prevalenza moneta Italiana, il resto francese e spagnola. Dicono gli Inquirenti: ir Riteniamo che egli gestisse la cassa del gruppo, fosse cioè l'esattore del sindacato, almeno per quanto riguarda la nostra città ». Il dott. Ferrara, il magistrato che conduce l'Inchiesta, ha firmato Ieri pomeriggio l'ordine di cattura: 1 due uruguaiani sono accusati di sfruttamento della prostituzione nei confronti delle due giovani arrestate venerdì, Grima Reggeres, 24 anni e Sandra Rivela Sofà, 21 anni. Fermate nella zona di Italia 61, si erano difese: « Siamo turiste, di passaggio. Cerchiamo solo un'avventura». Dice il dott. Bonslgnore: ir Abbiamo le prove che conoscevano il Machado e il Paez, dai quali erano sfruttate ». Che l'organizzazione controllata probabilmente a Torino dal Machado abbia ramificazioni a Milano e a Roma lo dimostrerebbero alcune teletonate giunte ieri, dopo 11 fermo dei due cittadini uruguaiani, al loro albergo, a Da Milano era un uomo, da Roma una donna — dicono gli Inquirenti — le loro voci erano nervose, volevano parlare con urgenza con II Machado ». Servizio a cura di Marco Marello Ezio Mascarino Hit Tre degli arrestati: Grima Reggeres, 24 anni, Ramon Eduardo Violante Machado e Cesare Fernandez Paez