Cara verde Francia di Loris Mannucci

Cara verde Francia MISURE ECOLOGICHE DEL GOVERNO Cara verde Francia (Dal nostro corrispondente) Parigi, 25 agosto. Una lotta energica contro l'inquinamento è diventata urgentissima anche in Francia, dove i fiumi trasportano pesci morti in gran quantità, l'aria delle grandi città contiene una percentuale elevata di gas tossici, il mare in certi punti (come a Hyères) fa pensare alle fogne. Il governo ha quindi deciso una serie di provvedimenti, che dovrebbero essere applicati senza indugio e permettere di restituire all'ambiente, in pochi anni, le caratteristiche naturali che non avrebbe mai dovuto perdere. La spesa sarà certo elevata, ma il governo appare deciso a compiere lo sforzo finanziario indispensabile. Perciò il bilancio del ministero della Protezione della natura e dell'Ecologia è stato aumentato. Verrà fatto, prima di tutto, l'inventario del grado di inquinamento delle acque superficiali ed è stata decisa la costruzione di varie stazioni di depurazione, ognuna delle quali servirà a parecchie piccole città che, da sole, non potrebbero sopportarne l'one. re. Vengono inoltre imposte alle industrie norme severe contro l'inquinamento. Gli zuccherifici, ad esempio, sono 71 in Francia, soprattutto nella regione del Nord ed in quella di Nantes: ciò che versano nei fiumi rappresenta il 16 per cento dell'inquinamento industriale. D'ora in poi tutti i nuovi stabilimenti, ed entro il 1976 quelli già esistenti, dovranno possedere impianti di depurazione atti a ridurre di un quarto l'inquinamento. Il loro costo sarà di 100 miliardi di franchi (14.000 miliardi di lire), e lo Stato vi contribuirà nella proporzione del 10 per cento. I fiumi dovranno essere puliti, e l'impegno in tal senso, avviato anni or sono, ha già dato risultati soddisfacenti per una decina di corsi d'acqua. Bisognerà continuare. Cosi per i laghi, e la Francia tra l'altro si è impegnata a depurare entro cinque anni tutti ì fiumi che si gettano nel lago di Ginevra. Per purificare l'atmosfera, si è deciso che entro il 1978 una cinquantina di zone siano dotate di adeguati impianti di misura. In funzione delle previsioni meteorologiche, gli opportuni siste¬ mi di allarme verranno predisposti in una decina di settori, in modo che i tecnici di certe aziende vengano tempestivamente avvertiti e possano ridurre al minimo il funzionamento degli apparecchi inquinanti. Gli oli usati, infine, sono in gran parte responsabili dell'inquinamento delle acque, siano di fiume, di lago o di mare. Si calcola che su 330 mila tonnellate di oli usati disponibili annualmente, soltanto 125.000 vengono ricuperate per essere rigenerate o bruciate. Le altre 205 mila tonnellate, come minimo, vengono versate clandestinamente nei fiumi, nei laghi e soprattutto in mare, perché la legge già esistente, che impone norme precise per lo scarico, non viene rispettata, in particolare dalle petroliere, dai motoscafi e dai panfili. La sorveglianza sarà intensificata. E' stato poi deciso un controllo sanitario delle spiagge — acqua e rena — durante la stagione estiva. Un diploma verrà attribuito l'anno prossimo a quelle che si saranno rivelate più pulite. Loris Mannucci

Luoghi citati: Francia, Hyères, Parigi