Prefetti e dirigenti di banca studiano misure antirapina
Prefetti e dirigenti di banca studiano misure antirapina Le direttive di Taviani per riunioni congiunte Prefetti e dirigenti di banca studiano misure antirapina Gli istituti di credito dovranno adottare direttamente sistemi di vigilanza e di sicurezza, in modo da collaborare con polizia e carabinieri - Dal 1° luglio al 23 agosto arrestate 635 persone, 768 denunciate - Le rapine aumentano anche perché molti criminali sono incensurati (Dalla redazione romana) Roma, 23 agosto. Negli ambienti del ministero dell'Interno si è appreso che il ministro Taviani ha disposto nei giorni scorsi che i prefetti dei capoluoghi di regione convochino nell'ultima settimana di agosto o, al massimo, nella prima settimana di settembre, i dirigenti delle banche per promuovere e intensificare strumenti di azione preventiva contro la recrudescenza delle rapine. In altri termini, gli istituti di credito vengono invitati ad adottare direttamente sistemi di vigilanza e di sicurezza, che possano cooperare con la polizia e i carabinieri. Una richiesta in tal senso era stata avanzata due settimane or sono dai dipendenti della filiale romana del Banco di Napoli, che hanno minacciato di entrare in sciopero qualora la direzione non formuli proposte entro il 31 agosto. Al ministero si rileva che la polizia ha svolto in queste ultime settimane un notevole sforzo, favorito anche dal fatto che le forze disponibili non erano impegnate in altri settori, salvo quello del traffico, per la chiusura delle scuole, delle fabbriche e per la diminuita attività politicosindacale durante il periodo estivo. Dal 1° luglio al 23 agosto scorso i controlli anticrimine hanno dato questi risultati: sono state arrestate 635 persone ed altre 768 sono state denunciate a piede libero; sono state elevate 27.860 contravvenzioni e sono stati sequestrati 663 autovetture e motomezzi nonché alcuni quantitativi di armi, tra cui 37 pistole, 13 fucili e 2 mitra; sono state ritirate 170 patenti e carte di circolazione; 333 persone sono state rimpatriate con diffida. Polizia e carabinieri stanno rafforzando gli organici e i mezzi adibiti all'attività repressiva delle rapine, ma è indispensabile — si fa rilevare — la collaborazione delle banche, non essendo sufficiente la copertura assicurativa a garantire l'incolumità di dipendenti e clienti. Negli ambienti del ministero si aggiunge che il fenomeno delle rapine si è aggravato in Italia, Francia, Germania occidentale e Inghilterra, anche perché metà dei rapinatori sono incensurati e sfuggono, quindi, alle informazioni confidenziali che pervengono alla polizia e che riguardano, ovviamente, individui con precedenti penali. Si rivolge alle aziende e alle amministrazioni in generale l'invito a servirsi degli assegni per il pagamento degli stipendi e dei salari, anziché di somme in denaro liquido prelevate presso le banche e trasferite nelle sedi dove avvengono i versamenti. Il maggior numero di rapine, si conclude, accade in coincidenza con i pagamenti degli stipendi.
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