L'iniziativa in favore dei pensionati primo passo per riscoprire il tram?

L'iniziativa in favore dei pensionati primo passo per riscoprire il tram? Da settembre viaggi gratis per 246 mila anziani L'iniziativa in favore dei pensionati primo passo per riscoprire il tram? I tecnici studieranno i risultati delle "fasce orarie" gratuite e ne trarranno le conseguenze per successivi esperimenti - Il futuro della città, ormai congestionata dal traffico, sta nella ristrutturazione dei servizi pubblici - "Bisogna renderli preferibili" A partire da settembre 1 pensionati usufruiranno gratuitamente, non tutti e in fase sperimentale, di tram e autobus, sia pure con alcune limitazioni: si tratta di abbonamenti per due linee a scelta, in « fasce orarie » che escludono le punte di massima congestione del traffico. « E' utile — afferma il sindaco, avv. Secreto, promoto- re dell'Iniziativa — per rompere il ghiaccio ». Un Impegno non indifferente a favore di un settore sociale Ano ad ora trascurato. Negli Anni Sessanta il « boom economico » ha dilatato enormemente il mezzo di trasporto privato causando una spinta (In apparenza inarrestabile) all'abbandono del mezzo pubblico. L'auto è diventata una conquista di massa, elevata a simbolo dell'indipendenza dell'individuo o delle famiglie. L'auto è la casa, la sicurezza. Permette all'uomo di isolarsi dal mondo estemo, dal contatto con gli « altri ». Ma ci ha trasformati in una collettività di automi. Il traffico si avvia alla congestione, nelle grandi come nelle piccole città, per l'intenso e veloce inurbamento di vaste zone periferiche. Per esistere la città ha bisogno di inghiottire sempre nuovi terreni che le consentono di espandersi, di edificare palazzi e fabbriche, di stendere le sue braccia di asfalto In una rete che ogni giorno s'infittisce. La ristrutturazione del servizio di pubblico trasporto tenta di adeguarsi a questa crescita vorticosa con scarso successo. Per quanto riguarda Torino, essa è rimasta, nelle sue linee essenziali, ferma al '66. E' 11 momento di una scelta, dalla quale pub dipendere 11 futuro soprattutto delle città a forte concentrazione Industriale. Bisogna cercare un rimedio, riscoprire la funzione del mezzo di trasporto collettivo, non tanto per contrapporlo alla motorizzazione privata, quanto per integrare i due sistemi, ognuno con campo d'azione ben definito. Problema che si pone, ad esempio, con la creazione di vaste isole pedonali. « Bisogna rendere il mezzo pubblico più appetibile all'utente » sintetizzano 1 tecnici. In che modo? Qualcosa si è già fatto: le tariffe fissate nell'ottobre del '63 e tuttora bloccate, hanno permesso di contenere in parte la flessione dell'utenza (viene considerato un « calo naturale » variabile in media dall'I al 3 per cento all'anno) e di non gravare in modo eccessivo sul costo della vita delle persone meno abbienti (a conferma del carattere sociale del servizio). Ma non basta a trattenere 11 pubblico, la cui presenza è scesa quest'anno ad un minimo tra 1 più bassi finora registrati. Sviluppo, ristrutturazione, prezzi politici, bilancio deficitario: voci che devono essere considerate con ampio respiro, con programmi a lunga scadenza che tengano conto o addirittura precorrano la programmazione urbanistica. Voci che devono guardare non al mercato minimo (studenti, operai, impiegati, le classi disagiate insomma) per cui l'azienda deve necessariamente esistere In quanto servizio sociale, ma al cittadino che avendo la possibilità di scegliere tra mezzo pubblico e privato, si serve del tram o dell'autobus dopo una valutazione complessiva dei vantaggi che gliene possono derivare. Economia, velocità, comodità e, perché no, momento di « relax » tra gli assillanti impegni quotidiani. L'iniziativa del Comune, su esemplo di altre città italiane, aluterà a riscoprire il mezzo pubblico? I pensionati (unica categoria senza organizzazione sindacale) sono stati scelti per questo esperimento, potranno viaggiare gratuitamente al mattino dalle 8,30 alle 11,30 e al pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 a condizione che abbiano pensione inferiore alle 45 mila lire mensili e nessun'altra attività remunerativa. In Torino e provincia le persone con 1 requisiti richiesti sono 246 mila, almeno un terzo pensionati, residenti nel capoluogo. L'Incidenza sugli introiti del¬ l'A tm sarà di alcune centinaia di milioni, somma che di fronte al passivo accumulato (quest'anno 32 miliardi di lire) non è rilevante. Gli uffici statistici studieranno i risultati delle « fasce orarle » gratuite e ne trarranno le conseguenze per prove successive. I risultati saranno di certo incompleti, ma non si poteva, in questa fase, non tener conto che nelle ore di punta pesano già sul flusso dei paganti il disagio dell'attesa, talvolta superiore al quarto d'ora, le vetture gremite, la lentezza della circolazione. Gli urbanisti danno ormai per scontato che il mezzo pubblico, sia esso tram, autobus o metropolitana, rappresenta il futuro del traffico cittadino. L'azienda sostiene che 11 tram è preferito all'autobus per la sicurezza di marcia, la quasi assenza di vibrazioni e la comodità di accesso in particolare per le persone anziane. La scelta della tranvia porta inoltre un contributo non indifferente alla difesa ecologica. Una misura antiinquinamento il cui valore è facile da calcolare: I 500-600 automezzi circolanti (ta! le è il parco dell'Atm) che, sfruttando energia elettrica, non producono gas di scarico. Se fossero tutti autobus riverserebbero nell'aria migliaia di metri cubi di gas, scorie, e veleni in un contesto che sflora già il dramma. Carlo Novara I pensionati torinesi, a partire da settembre, potranno viaggiare gratis su tram e autobus

Persone citate: Carlo Novara I

Luoghi citati: Torino