Ci sono ostacoli a Pechino per il X Congresso del pc di Paolo Garimberti

Ci sono ostacoli a Pechino per il X Congresso del pc Per ora riunioni di base e di sindacati Ci sono ostacoli a Pechino per il X Congresso del pc E' ancora in preparazione, non comincerà prima della fine di settembre o della metà d'ottobre • Divergenze per le nomine dei più alti dirigenti? (Dal nostro inviato speciale) Hong Kong, 22 agosto. I « China watchers » di Hong Kong — gli osservatori che studiano la Cina da questa « finestra » frenetica e sovrappopolata, monumento del capitalismo più esasperato alle porte del comunismo maoista — sono ormai d'accordo nel ritenere che il decimo congresso del partito comunista cinese è ancora in preparazione e non sarà convocato prima dell'autunno. Le grandi adunate popolari di sabato e domenica, nel palazzo dei congressi di Pechino, sono state, a loro avviso, un falso allarme: si è trattato, forse, di una riunione dell'organizzazione del partito della capitale, oppure di un congresso sindacale o, ancora, di un'assemblea giovanile in coincidenza con l'anniversario della creazione delle « Guardie rosse ». A Pechino, ora, ferve la preparazione del torneo internazionale di ping pong, che s'inizierà nei prossimi giorni, protraendosi per due settimane, e al quale parteciperanno 86 delegazioni. A questo avvenimento sportivo i dirigenti cinesi hanno voluto dare un significato politico, usando ancora una volta il ping pong (che già servi come pretesto per l'apertura agli Stati Uniti) come uno strumento diplomatico e ideologico. D'altra parte, il torneo è riservato ai paesi afro-asiatici e latino-americani, diventando così ima sorta di assemblea del Terzo Mondo, del quale la Cina aspira ad essere il leader, in contrasto soprattutto con l'Unione Sovietica. Non a caso, proprio in questi giorni, si sono intensificati gli attacchi all'Unione Sovietica e il primo ministro cinese Ciu En-lai, ricevendo martedì una delegazione di parlamentari olandesi, ha detto che oggi «l'imperialismo sovietico è più pericoloso di quello americano». Facendo riferimento alla «minaccia sovietica», Ciu Enlai, ha affermato che «la Cina è pronta ad ogni eventualità e non permetterà ad alcuno dì mettere piede sul suo territorio». Ma il premier cinese ha ammonito i paesi europei a «non indebolirsi» se non vogliono essere «la causa del proprio male» ed ha criticato la decisione del Parlamento olandese di ridurre il bilancio militare del paese, dicendo che, al contrario, l'Europa deve pensare a unirsi e a difendersi perché «gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica pensano costantemente a rafforzare i propri dispositivi militari». Sebbene non nuova, la presa di posizione del primo ministro cinese è una conferma della precarietà dei rapporti sovieto-einesi e della profonda frattura esistente tra Mosca e Pechino. Secondo gli osservatori di Honk Kong, questa posizione di estrema rigidità verso l'Unione Sovietica è sostenuta da tutti i dirigenti cinesi, che, invece, su altri temi sarebbero divisi da contrasti anche profondi che spiegano la lentezza con la quale viene preparato il decimo congresso del partito. Il tema di maggiore discussione nel pc cinese in vista del congresso sarebbe quello della distribuzione delle cariche nel partito e nel governo. Molte cariche assegnate dal nono congresso, nell'aprile 1969, sono rimaste vacanti in seguito ad epurazioni successive e soprattutto a causa dell'«affare Lin Piao». Dei 21 membri dell'ufficio politico, soltanto 11 sono comparsi in pubblico con una certa regolarità negli ultimi due anni e dei 5 membri del comitato permanente del Politburo (una sorta di supremo direttorio) soltanto due, Mao Tsetung e Ciu En-lai, hanno sicuramente conservato il loro posto. A questi problemi di «organizzazione» si aggiungono, a ritardare la convocazione del congresso, problemi di opposizione interna. Sebbene si pensi che la fazione di Mao Tse-tung continui ad avere il controllo del partito, l'esistenza di una certa opposizione sembra confermata dall'insistenza con la quale la stampa continua ad attaccare i gruppi «dissidenti» come quello di Liu Sciao-ci e di altri «impostori politici» (con questa definizione verrebbe designata la fazione del maresciallo Lin Piao, morto in un incidente aereo, nel settembre 1971, La preparazione del congresso appare perciò molto complessa, anche perché il pc cinese ha un'enorme organizzazione di base articolata su 70 mila comuni popolari e duemila «Xian» (distretti). Perciò, secondo gli osservatori, è molto difficile che il congresso possa riunirsi prima della fine di settembre o, addirittura, della prima metà di ottobre. Paolo Garimberti

Persone citate: Ciu En-lai, Lin Piao, Mao, Xian