CRONACA DELLA TELEVISIONE

CRONACA DELLA TELEVISIONE CRONACA DELLA TELEVISIONE Quartetto bolognese con allegro da farsa Serata di "atti comici" emiliani - Isa Miranda nel poliziesco "Paul Tempie" - Stasera Cousteau e un film d'avventure Dire teatro dialettale bolognese e pensare ad Alfredo Testoni è tutt'uno. Ma ieri il popolare autore de « Il cardinal Lambertini » non era di scena per la rubrica « Seguirà una brillantissima farsa»: c'era un autore minore, collaboratore e amico di Testoni, ma assolutamente sconosciuto fuori dell'Emilia, Torquato Menniello, con l'atto unico Un uomo di spirito. E basta, perché la seconda farsa, La buona idea della serva, era un copione firmato dal regista Sergio Velitti il quale aveva tratto ispirazione da un canovaccio anonimo dell'Ottocento. Ci è piaciuta decisamente di più la prima commedìola, Un uomo di spirito, dove la descrizione di un certo ambiente borghese (i pruriti di due coppie logorate dalla noia) è fatta con garbo malizioso. Efficace la regia di Giacomo Colli, ma soprattutto apprezzabili e gustosi i quattro interpreti, noti al di fuori dell'ambiente dialettale: Laura Betti che non è il caso di presentare; l'ottimo caratterista Mario Pisu; la sempre amabile e piacente Dina Sassoli (che fu Lucia accanto a Gino Cervi ne « I promessi sposi » di Camerini del 1942); e Paolo Carlini, non dimenticato « giovane povero ». Di Bologna la Betti, di Montecchio Emiliano il Pisu, di Rimìni la Sassoli e di Sant'Arcangelo di Romagna il Carlini, tutti e quattro si sono ritrovati a casa loro, a parlare il dialetto che senza dubbio gli era familiare da bambini (e che magari anche adesso, in privato, affettuosamente non disdegnano). Questo ritorno in patria li ha particolarmente sciolti e ringalluzziti; formando un gradevole ed affiatato quartetto dove le battute rimbalzavano dall'uno all'altro come palle da tennis, e divertendosi essi stessi a recitare, hanno divertito il pubblico, compreso quello non bolognese (bisogna dire che l'« italianizzazione » rendeva comprensibile il dialogo a chiunque) e hanno valorizzato al massimo il grazioso ma gracile testo. ★ ★ Il « secondo » è stato completato dalla quinta puntata di Vado a vedere il mondo, capisco tutto e torno che segue sempre la stessa linea di trasmissione turistico-umoristica (bene il turismo, piuttosto male l'humour) e che ieri era ambientata in Giappone. Continuiamo a ritenere che l'idea di partenza fosse molto buona: ossia mostrare come oggi esista gente che ha i quattrini per fare il giro del mondo ma che non ha la mentalità, la preparazione, la sensibilità ecc. ecc. per comprendere quello che vede, Giustissimo, verissimo. Ma gli autori Edoardo Anton e Giorgio Moser non hanno cai colato che quelle loro macchiette di coniugi milanesi sarebbero risultate stucchevoli in un programma di settimane e settimane: questo Gastone e questa Lina sono troppo provinciali (benché arrivino da Milano), troppo « bauscia ». In anticipo si sa che faranno e diranno stupidaggini, che si guarderanno attorno con aria smarrita e stupefatta, che esibiranno una ignoranza piramidale... Alla lunga è una faccenda monotona, un interminabile duetto di due turisti da caricatura, una storia che con le sue sforzature finisce col guastare anche la pregevole parte documentaristica e coll'assorbire nella sua dimensione convenzionale ì pochi tratti di autentica ironia. * ★ Sul « nazionale », un telefilm poliziesco della serie Paul Tempie. E' una serie che sta riscuotendo successo, diremmo meritatamente: il prodotto è di consumo, ma è confezionato con abilità e con ricerca di suspense, ed ha regolarmente il suo bravo colpo di scena finale. Ci sia o non ci sia Durbridge dietro, ogni volta il raccontino è sorretto da una piccola trovata ingegnosa. Nel cast, una attrice italiana un tempo celebre, Isa Miranda. Ha fatto seguito il quinto capitolo dell'inchiesta scientifica Il sogno a cura di Pao lo Mocci. Per un'altra puntata avevamo scritto che il pubblico doveva essersi sentito spingere irresistibilmente verso il sonno, eloquentemente e ripetutamente illustrato nel corso della trasmissione. Per questa puntata invece diciamo che l'effetto pub essere stato contrario: con autorità dottrinale eminenti studio si hanno dissertato sui guaì che capitano, sovente a nostra insaputa, nel sonno: si parla, si geme, si muggisce, si ansima, si piange, sì dimenano le gambe, si hanno terrori, incubi, si è sonnambuli, si fa pipi nel letto (un mi¬ lavpvgiaDilAETnbma(TAdBCTpA2BC litare su cento dell'esercito americano la fa, secondo severe statistiche mediche)... In più alcuni studiosi affermavano che dormire troppo significa essere malati e che il non sognare può portare all'obesità e alla nevrastenia... Dopo 11 sogno chi ha avuto il coraggio di coricarsi a cuor leggero? ★ ★ Stasera pezzo forte del «na¬ zionale» L'uomo e il mare di Cousteau con un reportage tutto dedicato agli ippopotami nei laghi e nei fiumi africani. Alle 22 circa Mercoledì sport. Il « secondo » sarà interamente occupato da un film d'avventure, 1 disperati di Compton Bennett, con Dirk Bogarde e Mai Zetterling. u. bz.

Luoghi citati: Emilia, Giappone, Milano, Romagna, Sant'arcangelo