Due scalatori mentre salgono sul Cervino travolti e uccisi da una scarica di pietre

Due scalatori mentre salgono sul Cervino travolti e uccisi da una scarica di pietre La disgrazia sulla "via normale,, del versante italiano Due scalatori mentre salgono sul Cervino travolti e uccisi da una scarica di pietre Le vittime sono un inglese e un danese - Erano a circa 4000 metri di quota quando i massi li hanno investiti facendoli precipitare per 800 metri - Tre morti sul versante francese del Bianco (Dal nostro corrispondente) Aosta, 20 agosto. Una scarica di pietre ha causato la sciagura alpinistica accaduta stamane sul versante italiano del Cervino dove due scalatori stranieri sono precipitati per oltre 800 metri mentre salivano in cordata sulla parete. E' stato accertato che i due, Martin Eliot, inglese, e Christian Jansen, danese, sono stati travolti da alcuni massi staccatisi dalla montagna: trascinati nel baratro, sono rimbalzati più volte sulla roccia finendo poi sfracellati sul ghiacciaio sottostante. Le salme sono state recuperate nel primo pomeriggio dalle squadre di soccorso composte dalle guide Herin, Minuzzo, Barmasse, Perron e Bich e trasportate con alcuni finanzieri da Cervinia al colle del Leone con un elicottero della scuola militare alpina di Aosta. Delle due vittime non si conoscono le complete generalità; sono state identificate in base ai dati scritti sul registro della capanna Carrel, dove avevano trascorso la notte. Pare comunque che entrambi gli alpinisti fossero in vacanza presso un campeggio nella zona periferica di Aosta. Le ricerche compiute dai carabinieri nei campings di Quart, Pollein e St. Christophe, non hanno però dato, per il momento, alcun esito. Si spera che, apprendendo la notizia dai giornali, qualche conoscente dei due stranieri possa presentarsi per il ricoscimento delle salme e le formalità di legge. Alla sciagura, accaduta verso le 10, ha assistito un alpinista, Maurizio erotta, che dal rifugio seguiva la cordata salire lentamente sulla via normale verso la vetta: «Erano giunti a circa quattromila metri di quota — ha raccontato lo scalatore — quando ho scorto i sassi piombargli addosso: le due figure si sono staccate dalla montagna, sono precipitate rimbalzando almeno cinque-sei volte sulla parete». L'allarme è giunto poco più tardi via radio alla «casa delle guide» di Cervinia. L'operazione di recupero, iniziatasi prima di mezzogiorno, si è conclusa alle 14: ('Nella terribile caduta — ha raccontato la guida Herin — la fune si è rotta, tranciata da alcune pietre: i corpi giacevano sul ghiacciaio a pochi metri l'uno dall'altro, orrendamente mutilati». Trasportate a vaile con i «toboga», le salme sono state ricomposte nella camera mortuaria di Cervinia. Un'altra sciagura, nella quale sono morti tre alpinisti francesi, due uomini e una donna, è accaduta sull'Aiguille du Chardonnet (3824 m), sul versante francese del Monte Bianco. La gendarmeria di Chamonix, che ha provveduto a recuperare stamane con un elicottero le salme, non renderà note le generalità delle vittime fino a domani; si hanno, infatti, difficoltà a rintracciare i familiari dei tre alpinisti. L'incidente è accaduto ieri, ma è stato scoperto solo questa mattina durante una ricognizione aerea richiesta da alcune cordate che assieme ai tre avevano raggiunto la vetta della guglia rocciosa. Scesi al rifugio, gli alpinisti avevano atteso invano l'arrivo degli occasionali amici, che si erano fermati durante la discesa per consentire alla donna di riprendere le forze. I corpi sono stati trovati ancora legati assieme, a circa trecento metri dalla sommità: erano precipitati per alcune centinaia di metri. g. g.

Persone citate: Barmasse, Bich, Carrel, Christian Jansen, Herin, Martin Eliot, Minuzzo, Perron

Luoghi citati: Aosta, Pollein, Quart