Un fotografo provocatore che distrugge e "ricrea,,
Un fotografo provocatore che distrugge e "ricrea,, La mostra di Giuliani a Verona Un fotografo provocatore che distrugge e "ricrea,, (Nostro servizio particolare) Verona, 20 agosto. A trent'anni, Michelangelo Giuliani è già famoso. Espone nella sala Boggian di Castelvecchio per conto dell'Estate teatrale veronese, i suoi pannelli hanno già raccolto attenzioni e lodi nei musei di Washington, Los Angeles, Buffalo. I visitatori lo dicono un fotografo-artista; lui si sente un fotografo e basta. Ma poi dice anche: «Fotografi si nasce, il resto è l'avventura». Forlivese, una gran massa di capelli sempre troppo lunghi, maglione nero fino al collo: sembra un figlio del Living. E come quelli del Living, Giuliani riscopre e reinventa il corpo umano. Lo fa con un'applicazione fissa, quasi demoniaca. Taglia, sezione, allarga, ripete e ricuce il particolare, lo mette in evidenza. E nella foto appare come una scultura. Usa i modi espressivi delle scuole che hanno fatto il gusto del nostro tempo: il surrealismo, il simbolismo, l'astrazione. Le sue immagini spesso rivoltano, sono oscene, orride. La provocazione è continua, e si salda con un gusto culturale che appare forte e deciso. Lo interessa il corpo, soprattutto quello della donna. Un piede, le mani, l'ombelico, le ascelle, il sesso, il volto, il seno: con una voglia insistita a distruggere e ricreare, li isola nella loro materiale bruttezza, ne scopre significati allusivi, allucinanti anche, e li sbalza sul fondo uniforme della foto. E' un voyeur con una rabbia feroce di misoginia. Ma questa distruzione rivela una curiosità vitale, e il lento filo delle immagini traccia alla fine un discorso compiuto sulla crisi disperata del nostro mondo. La metafora è sottile, talvolta anche troppo tenue, ma la furia non è quasi mai di maniera. Ha insegnato fotografia d'arte all'Istituto di Stato per il cinema e la televisione, all'Accademia di belle arti, al Liceo artistico. Dice: «La fotografia è l'ultima nata, e tutti si danno da fare a farla crescere in fretta e la ricoprono di attenzioni e la adottano con entusiasmo: ciò non toglie però che sia una creatura difficile da allevare bene». Lo crede davvero, e ci tenta. m. cand.
Persone citate: Boggian, Giuliani, Living, Michelangelo Giuliani
Luoghi citati: Los Angeles, Verona, Washington
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