TITOLI IN VETRINA

TITOLI IN VETRINA TITOLI IN VETRINA Una giovane studiosa di diritto familiare, Paola Ronfani, e un giornalista, Sandro Rizzi, hanno scritto a quattro mani un'inchiesta sullo scottante problema delle adozioni: Genitori per decreto (Pan, lire 1600). La legge del 1967 sull'adozione dei minori ha certamente risolto alcuni problemi e, in modesta misura, sveltito la prassi giudiziaria; ma rivela già, a distanza di pochi anni, imperfezioni e lacune. Gli autori documentano ampiamente la situazione in atto e, al termine della loro indagine, pongono un interrogativo al quale finora la società e lo Stato non hanno dato risposta: «Il solo fatto che sia necessario un decreto del giudice per farci diventare genitori dimostra che si è di fronte a un rapporto costruito che spesso si rivela più vero, sincero e profondo di quello naturale, ma a volte finisce per naufragare. Si potrà trovare un equilibrio? ». ★ * Aborto e controllo delle nascite sono problemi che da anni attendono una soluzione: la società civile è matura per affrontarli, ma la resistenza dell'autorità religiosa è fortissima e intransigente. Un contributo obiettivo ed equilibrato, pur se chiaramente favorevole a riforme innovatrici, alla conoscenza di queste gravi questioni è il saggio Da Erode a Pilato, scritto in collaborazione da una impegnata «madre di famiglia», Giuliana Beltrami, e da un giovane sociologo, Sergio Valentini (Marsilio, L. 1500). Gli autori esaminano tutti gli aspetti etici, sociali, psicologici, sanitari e giuridici del problema, sulla base di una documentazione estesa e rigorosa, e sostengono la necessità di una soluzione illuminata. m. b. Un giovane ufficiale dell'esercito austroungarico muore misteriosamente dopo aver inghiottito un afrodisiaco ricevuto per posta, e nove suoi commilitoni scampano da analoga morte solo per una serie di fortunate coincidenze. I dieci ufficiali fanno parte di un ristretto gruppo di privilegiati che hanno recentemente ottenuto una promozione, grazie ad uno speciale decreto. Per questo le indagini del giudice militare, Emil Kunze, si rivolgono subito fra gli esclusi dal decreto, e puntano sul tenente Peter Dorfrichter. Gli indizi sono molti, ma Kunze non ha in mano la prova decisiva: fra i due s'ingaggia allora una lotta di intelligenze che è anche uno scontro fra onestà rigorosa e spregiudicatezza morale. Su questa trama, di avvincente presa narrativa, Maria Faygas, ungherese rifugiatasi in America, costruisce un poderoso romanzo: Il tenente del diavolo (ed. Rizzoli, lire 4400). Il preteso « giallo » è solo un espediente per una rievocazione commossa, ma storicamente accurata, di una civiltà perduta, quella della Mitteleuropa all'inizio del secolo. ★ ★ Luca è un giovane dei nostri anni che non ha vissuto né conosciuto, indirettamente, la Resistenza. Nato e cresciuto in un ambiente piccolo-borghese, ne ha assorbito i miti più retrivi, accettandoli supinamente. Si accontenta e gode della propria mediocrità: fa del suo « io » un piccolo oggetto di culto quotidiano, praticando una liturgia grottesca di continue gratificazioni. Luca è II fascistibile, il protagonista del romanzo con cui Giulio Castelli esordisce (ed. Bompiani, lire 1800): una satira sociologica vivacissima. g. der.

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