Manta il personale nei ministeri Iniziative per coprire i "vuoti" di Giancarlo Fossi

Manta il personale nei ministeri Iniziative per coprire i "vuoti" L'esodo determinato dalle leggi sul pre-pensionamento Manta il personale nei ministeri Iniziative per coprire i "vuoti" Promossi nelle Poste 403 dirigenti - Il ministero della Giustizia ha bisogno di 2000 cancellieri Allo studio provvedimenti per la rapida assunzione di personale nelle amministrazioni carenti (Nostro servizio particolare) Roma, 13 agosto. Con la promozione di 403 dirigenti decisa dal consiglio di amministrazione del ministero delle Poste, convocato d'urgenza dal ministro Togni, è cominciata nella pubblica amministrazione una delicata operazione di rilancio e di efficienza. Iniziative analoghe saranno adottate al più presto dagli altri ministeri e da enti pubblici per eliminare gli effetti negativi del massiccio esodo di dirigenti, impiegati e operai favorito da due leggi, quelle per la «dirigenza» e gli ex combattenti, che prevedo- no condizioni molto vantaggiose per il «pre-pensionamento». Sono allo studio anche provvedimenti per la rapida assunzione di personale nelle amministrazioni più carenti, ad esempio i ministeri della Giustizia e delle Finanze, o alcuni istituti previdenziali: si parla dell'immissione di duemila cancellieri, di numerosi dattilografi fra amministrazioni dello Stato ed enti, di molti impiegati d'ordine, di tecnici qualificati, di medici funzionari. Lo stesso presidente del Consìglio, Rumor, informato sulle notevoli difficoltà di funzionamento della «macchina dello Stato», ha dato disposizioni perché sia portato rapidamente a termine un «censimento» generale del personale. Tra i dirigenti statali si sono avute oltre ottomila dimissioni, mentre si calcola sul 30 per cento l'esodo degli impiegati ed operai. Ha raccomandato che siano prese — in via amministrativa se possibile — tutte le misure idonee a restituire efficienza agli uffici pubblici, non trascurando la possibilità di conseguire una maggiore produttività attraverso il ricorso alle più moderne tecniche di lavoro e agli strumenti più avanzati. Il Consiglio dei ministri si occuperà del problema in una delle prime sedute dopo la ripresa quando alcuni provvedimenti, come quello per l'assunzione di cancellieri, dovranno essere approvati con procedura d'urgenza, ed anche il Parlamento ne sarà investito. Proprio oggi, un deputato socialista, l'onorevole Colucci, ha rivolto un'interrogazione a Rumor e al ministro della Riforma, Gava, per sapere «in quale misura siano stati approntati provvedimenti atti a scongiurare la paralisi della pubblica amministrazione, che si aggraverà a settembre, in relazione al massiccio esodo verificatosi negli uffici dello Stato a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 336, (in favore degli ex combattenti)». Il parlamentare chiede di conoscere, inoltre, se il presidente del Consiglio e il ministro della Riforma non ritengano opportuno, per ovviare a tali carenze, approntare un provvedimento urgente che consenta il reperimento del personale necessario, e «questo, con particolare riferimento ai ministeri di Grazia e Giustizia e delle Finanze, dove più massiccio è stato l'esodo e, quindi, più gravi sono le carenze». L'onorevole Colucci domanda se non sia opportuno stabilire un meccanismo di assunzione del personale basa su tests orali, secondo tecniche già usate in altri Paesi, e con concorsi a carattere regionale, al fine di ((consentire in brevissimo tempo di approntare le procedure e risolvere una situazione delicata». La situazione, precisa il direttore del personale di uno dei più importanti dicasteri, «oltre che delicata, è allarmante». L'esodo di dirigenti, di impiegati e di operai ha lasciato sguarniti settori vitali dell'amministrazione dello Stato e degli enti pubblici. Numerosi uffici sono stati costretti a chiudere per man¬ canza di titolari già prima del 30 giugno, termine massimo fissato per il «pre-pensionamento» dei dirigenti, molte attività di competenza dello Stato sono state sospese. Vi è anche un altro aspetto che desta preoccupazione. Non è facile reclutare personale qualificato per un impiego statale o, comunque, in un ente pubblico. I concorsi per ingegneri, architetti, medici, biologi, radiologi, tecnici di radiologia vanno spesso deserti. Al contrario, pure per un limitato numero di assunzioni in qualifiche d'ordine (dipendenti delle carriere esecutive ed ausiliarie) giungono ai ministeri e agli enti centinaia, talvolta migliaia di domande, appoggiate successivamente da una valanga di raccomandazioni. Un esempio: per l'assunzione, attraverso concorso, di circa 200 dattilografe si prevedono circa seimila domande e ventimila «segnalazioni particolari». Il ricambio, imposto dalle due leggi per la «dirigenza e gli ex combattenti» è problematico, mentre preme l'esigenza di più valido e pronto funzionamento dell'apparato statale. Giancarlo Fossi

Persone citate: Colucci, Gava, Rumor, Togni

Luoghi citati: Roma