Lo Stato deve pagare le spese dei partiti? di Paolo Vittorelli

Lo Stato deve pagare le spese dei partiti? DIBATTITO SUL FINANZIAMENTO Lo Stato deve pagare le spese dei partiti? li, sia che stiano all'opposizione, i partiti svolgono un'indispensabile funzione di sostegno, di stimolo o di critica sugli eletti, per far sentire loro la volontà della società civile in costante evoluzione fra un'elezione e l'altra, in modo da evitare quelle scosse che risulterebbero in ogni elezione da un'eccessiva divaricazione tra Paese reale e Paese legale; essi, infine, studiano ed elaborano quei programmi d'azione che poi i loro eletti provvederanno a trasformare in azione governativa e amministrativa o in leggi dello Stato e in delibere amministrative. Il Paese spende migliaia di miliardi per cose assai più futili, che tendono ad attuare i programmi elaborati dai partiti. Ma non spende un soldo perché il cervello della nazione, la sua classe dirigente organizzata in partiti, funzioni con la stessa efficienza e la stessa onestà. Infatti, se i partiti traggono i loro mezzi da fonti spesso occulte, la classe dirigente dei partiti si forma in gran parte nel quadro di questa degenerazione: emergono spesso non già i più capaci di fornire idee e direttive d'azione, bensì i più capaci di far soldi per il partito; e se il partito non li soddisfa, per una particolare corrente; e ciò finisce per trasformare la democrazia in una congrega di gruppi di potere. Noi non avremmo dunque i timori manifestati dal senatore Pella su questo giornale in merito al finanziamento pubblico dei partiti. E' meglio che il Paese sappia tutta la verità e che sia posto davanti ai rimedi drastici che occorrono per restituire ai cittadini forze rappresentative che autenticamente li rappresentino a spese della collettività. Se si spende denaro pubblico per tenere in piedi un governo, un Parlamento, un'amministrazione pubblica e una miriade di enti, che sono strumenti di esecuzione della volontà popolare, si deve spenderlo pure per far vivere in maniera dignitosa e competente anche la fonte di questa rappresentanza, ossia i partiti politici. Oggetto di scandalo non è che si attrezzino i partiti alla stregua di grandi amministrazioni pubbliche o private moderne, ma che si sia atteso fino ad ora a farlo. Paolo Vittorelli

Persone citate: Pella