Sorriso "giallo,, della Gioconda

Sorriso "giallo,, della Gioconda CRONACA TELEVISIVA Sorriso "giallo,, della Gioconda Il dramma di Huxley con la Carrà - Il ritorno di Giamburrasca con Rita Pavone e lo show di Sinatra presentato da Grace Kelly Ieri sera la prosa ha offerto una replica, quella de Il sorriso della Gioconda di Huxley. Apriamo una parentesi per ribadire un concetto già espresso. Non è che non si possano ripetere certe commedie; e possiamo anche capire il desiderio di utilizzare non una sola volta produzioni che sono costate tempo, fatica, quattrini; ma è sulla collocazione che bisognerebbe intendersi. Portar via il posto ad un nuovo allestimento — dal momento che alla prosa è stata assegnata un'unica serata nella settimana — ci sembra mal fatto. Perché non ci si decide a destinare stabilmente alle repliche di commedie, o di programmi comunque interessanti e stimolanti, i vuoti pomeriggi del « secondo » al sabato e alla domenioa? Chiusa la parentesi e torniamo a II sorriso della Gioconda che avrà trovato sicuramente, ancora, una platea attenta. Si tratta, tutto sommato, di un copione abbastanza curioso, dovuto all'illustre Aldous Léonard Huxley, morto dieci anni or sono, che fu narratore, saggista, letterato, storico, filosofo, ma che certamente non fu un drammaturgo: scrisse occasionalmente, più per gioco che per convinzione, alcune cose minori e questa « Gioconda » che ebbe fredde accoglienze da parte della critica (da Huxley ci si aspettava qualcosa di diverso) e che invece ottenne sempre e ovunque un gran successo di pubblico. La commedia girò il mondo, fu tradotta in tutte le lingue e finì anche sullo schermo. Pare che Huxley ne fosse stupito lui per primo. La critica non era stata tenera: aveva parlato di « divagazioni metafisiche e filosofiche » che frenavano gli effetti emotivi della storia giallo-passionale, e aveva definito il dialogo antiteatrale, « una scaltra combinazione fra un truce melodramma e un lucido saggio filosofico ». Nell'edizione televisiva il regista Colosimo aveva accortamente ridotto le dimensioni del « saggio filosofico » per dare più spazio all'intrigo poliziesco-giudiziario senza dubbio congegnato con molta abilità. Ne viene fuori uno strano Huxley che rivaleggia con la connazionale Agatha Christie: d'altronde, siamo sinceri, il versante giallo del copione è il più valido. Tra gli interpreti, una simpatica e garbata e graziosa Raffaella Carrà, non ancora lanciata e guastata da « Canzonissima ». In alternativa sul « nazionale » un numero della rubrica Gli speciali degli altri con servizi riguardanti la Svizzera. Segnaliamo nella Tv dei ragazzi il ritorno de II giornalino di Gian Burrasca, una riduzione scritta e diretta da Lina Wertmuller nel 19641965. Allora la Wertmuller non era certo quella di oggi (aveva al suo attivo un solo film, « I basilischi », ne doveva passare di tempo prima di arrivare a « Mimi metallurgico »), tuttavia, rivisto a nove anni di distanza, II giornalino, nonostante sforzature umoristiche e cadute di gusto, rivela un anticonformismo notevole (pensiamo a cos'era di bacchettone e di convenzionale la tv di quell'epoca) e una bravura incontestabile a ricostruire un antico e grottesco mondo di media borghesia. Le musiche e le canzoncine di Nino Rota sono assai spiritose e Rita Pavone, non diva da festival ma attrice ben guidata, mette in mostra una dirompente disinvoltura (e pazienza per la dizione piuttosto traballante). ★ ★ Un breve passo indietro, a giovedì, per la prima puntata dello show (in quattro parti) La voce, omaggio a Frank Sinatra. Quest'esordio era in sostanza la ripresa di ampi frammenti del concerto che Sinatra tenne nel 1971 al Royal Festival Hall di Londra. A tale proposito ci pare logico chiedere: come mai la registrazione arriva non diciamo con due mesi ma addirittura con due anni di ritardo? All'anima dell'attualità dell'immediatezza televisiva... Comunque il recital avrà egualmente mobilitato i fans. L'anzianotto Sinatra ha cantato da par suo, presentato nientemeno che dalla principessa di Monaco, la quale ha avuto per lui parole di stima e di tenerezza... In studio Teddy Reno e Mazzoletti hanno celebrato l'artista mentre Carlo Mazzarella ha messo l'accento sui lati generosi e umani (lo ha ricordato anti-razzista sin dagli Anni 40) di un personaggio molto discusso. Sempre giovedì, è finito il varietà Sim Salabim con l'azzimato, sorridente e familiare « mago » Silvan: una piccola cosa, ma appropriata alla stagione estiva e apprezzatissima dai minori d'anni quattordici (che sbuffavano solo per i superflui intermezzi canori). ★ * Stasera sul « nazionale » Senza rete con Al Bano e Mia Martini; dopo le 22,15 esordio de L'anno della svolta, una rievocazione degli avvenimenti politici e militari di tutto il mondo nel corso del 1943. Sull'altro canale quinto episodio dell'onesto sceneggiato inglese Alla scoperta delle sorgenti del Nilo e il telefilm lituano La bambina e l'eco. Radio: sul « nazionale » alle 20,20 Jazz concerto; sul « secondo » alle 12,40 Piccola storia della canzone italiana (1941), alle 19 In campagna è un'altra cosa con Felice Andreasi, e alle 20,10 Rigoletto di Verdi; sul « terzo » alle 21,30 I concerti di Roma (direttore Sanzogno, violinista Accardo, violista Bianchi). u. buz.

Luoghi citati: Londra, Roma, Svizzera