"Prudenza, prudenza" dite il capo della Stradale di Bruno Ghibaudi

"Prudenza, prudenza" dite il capo della Stradale Oggi un altro grande esodo prima di Ferragosto "Prudenza, prudenza" dite il capo della Stradale Dieci regole per chi viaggia in questi giorni - Eccezionale spiegamento: 70 mila uomini, con 30 elicotteri, 2500 auto e 3000 moto per regolare il traffico e soccorrere i feriti (Nostro servizio particolare) Roma, 10 agosto. Nell'ufficio del colonnello Sergio Panizzi, comandante del compartimento della polizia stradale del Lazio, i telefoni trillano in continuazione. Ogni tanto, mentre risponde, l'ufficiale si gira a guardare una grande carta geografica appesa alle sue spalle, sulla quale un certo numero di cerchi, di quadrati e di triangoli di plastica colorata indicano i punti nevralgici del traffico. Gli interlocutori sono i responsabili dei vari settori, che espongono ; primi dati sul grande esodo di Ferragosto. « Per adesso tutto è normale, il traffico viene smaltito senza problemi, dice il col. Panizzi; gli ingorghi incominceranno verso le 20 di stasera e continueranno fino a notte avanzata. Per assicurare un deflusso regolare non abbiamo escogitato nulla di nuovo: qualche volta, le novità nascondono rischi che in giorni come questi non possiamo correre. Ci siamo limitati a mobilitare tutti i nostri uomini e ad accrescere la loro efficienza operativa ». Ogni tanto telefona lui, per verificare se il dispositivo di controllo regionale è in ordine. Quando gli dico che rassomiglia un po' a Rommel, la « volpe del deserto », sorride divertito. In verità anche in queste ore ci vuole chiarezza di idee e prontezza nell'attuarle. L'esercito da affrontare, quello degli automobilisti con la frenesia delle vacanze, è irruento e indisciplinato. I dati parlano chiaro. In tempi normali sulle strade italiane avviene un incidente ogni due minuti, i morti sono in media 10 mila, pari a 30 al giorno e — se vogliamo, per eccesso di precisione — un morto e un quarto all'ora. Nei giorni del Ferragosto queste tragiche statistiche subiscono un incremento del 25 per cento. Il ritmo degli incidenti sale ad uno ogni minuto e mezzo. Per contenere lutti e danni, quest'anno le forze dell'ordine hanno dato vita all'operazione « Ferragosto sicuro », la più complessa e capillare organizzazione che sia mai stata preparata fino ad oggi per controllare e facilitare il traffico, per prevenire gli incidenti e per soccorrere i feriti. Circa 70 mila uomini (sulle strade, nei centri operativi e in tutti i servizi collegati), con l'aiuto di 30 elicotteri, 2500 auto e 3000 motociclette, sono mobilitati da alcuni giorni. «L'esodo di quest'anno è più concentrato del solito, spiega il col. Panizzi; si calcola, infatti, che siano quasi 40 milioni gli italiani che dal 12 al 19 agosto si concederanno almeno due giorni di riposo lontano da casa. L'anno scorso, in questo periodo, suite autostrade e sulle strade extraurbane (una rete di circa 242 mila km) erano in movimento circa 7 milioni e mezzo di automobili: la cifra più alta mai raggiunta. Quest'anno, ce ne saranno forse di meno, per esempio 6 milioni e mezzo, ma, comunque, sufficienti per creare problemi e situazioni da cui scaturiscono in ultima analisi gli incidenti ». Quali consigli può dare, un esperto come lui, a chi si metterà in viaggio nei prossimi giorni? Dopo aver premesso che il consiglio migliore continua ad essere il più vecchio e purtroppo il più disatteso — e cioè «prudenza, prudenza, prudenza » — il col. Panizzi elenca un suo « decalogo », che scaturisce da un'esperienza ricchissima e qualificata. Eccolo. 1) Ogni anno molta gente cambia il luogo di villeggiatura. Per arrivarci affronta, pertanto, un itinerario nuovo, con tutti i suoi interrogativi. Prima di partire, bisogna, quindi, studiare il tracciato e programmare il viaggio. Una volta in auto, guidare con maggior prudenza. 2) In questi giorni, l'au- tostrada serve molto male l'utente. Tutti l'imboccano, con il risultato di ingorghi paurosi e code lunghissime. Prima di partire, diventa, quindi, opportuno sentire i bollettini sulla transitabilità delle strade, trasmessi dalla Rai o forniti dalla Sip a chi telefona al numero del compartimento della polizia stradale. 3) La guida in autostrada è assai diversa da quella sulle strade normali: si viaggia più veloci, fra un traffico più intenso e con un minor numero di punti di ristoro e di rifornimento a disposizione. Conviene, pertanto, guidare con maggior attenzione e portarsi dietro un thermos di bevande, per evitare troppe soste e lunghe code. 4) Previdenza con il carburante. Nei prossimi giorni, potrebbe anche scarseggiare. 5) Quando si viaggia in autostrada, guardare spesso il retrovisore e segnalare con il dovuto anticipo la propria intenzione di sorpassare. 6) Attenzione ai sorpassi in ore notturne: in condizioni di visibilità minore è più difficile valutare con esattezza le distanze. 7) Le soste siano frequenti, ma non eccessive. Evitare di fermarsi per ogni minimo capriccio dei bambini o della moglie. 8) Usare nel modo migliore, e secondo la propria effettiva velocità, le corsie dell'autostrada. 9) Ridurre la velocità quando ci si avvicina alle gallerie e togliere per tempo gli occhiali da sole, in modo da non avere carenze di visione. 10) Quando si giunge sul luogo di un incidente rinunciare alla curiosità ed evitare di fermarsi, se non in caso di strettissima necessità. Il decalogo finisce qui. Se tutti lo rispettassimo gli incidenti sarebbero sicuramente di meno. Bruno Ghibaudi Colonne di auto sulla radiale di Torino (Foto Moisio)

Persone citate: Panizzi, Rommel, Sergio Panizzi

Luoghi citati: Lazio, Roma, Torino