Per Paola Pigni il mondiale è solo una base di partenza di Cristiano Chiavegato

Per Paola Pigni il mondiale è solo una base di partenza Per Paola Pigni il mondiale è solo una base di partenza (Dal nostro Inviato speciale) Viareggio, 9 agosto. Un altro record per Paola Pignl. Poco importa se questa volta è stato battuto sulla distanza non ortodossa, il miglio. Sui 1609 metri, la nostra atleta più brava è da mercoledì la migliore al mondo, e c'è da essere contenti anche perché la « mammina » milanese ha detto che può andare più forte. Questo significa che attualmente nel mezzofondo internazionale, dagli 800 ai 3000, sono ben poche le avversarie che possono farle fronte: una russa, la Bragina, una tedesca, la Hoffmelster, e forse altre due o tre. Per arrivare a questo, però, Paola ha dovuto lavorare molto, allenarsi come solo lei, fra le donne, può fare, con spirito di sacrificio e passione. Non per nulla, in genere, la Pigni segue la squadra degli uomini e si prepara con loro. Diceva ieri sera l'azzurra: • L'allenatore più straordinario che abbia mal trovato è Steve Banner, il sudafricano che prepara Fiasconaro. E' una "bestia", corre come un matto. E' capace di galoppare per mezz'ora al massimo delle forze, In salita, e poi accompagnarci per molti cambi dì velocità prolungata. Fa piacere lavorare con lui, ma che fatica. L'ho Incontrato ad Asiago, quando era con Marcello, nel ritiro degli azzurri prima della Coppa Europa. Peccato che sia riparti¬ to, perché l'atletica italiana aveva trovato un grande amico e un eccezionale preparatore ed Intenditore del mezzofondo ». Ma Paola non ha bisogno di rivolgersi a Banner per i suoi allenamenti. Ci pensa il marito, Il prof. Bruno Cacchi, capo tecnico federale, a compilare la durissima "tabella" cui l'atleta si sottopone senza fare difficoltà, sempre pronta ad apprendere e a lavorare. • Debbo riconoscere — ha affermato Paola — che la maggior parte del miei successi viene dall'entusiasmo che mi divora sempre. Per me correre è fatica, ma anche un divertimento, un modo per affermare la mia personalità. Poi, quando si entra nel "giro", e lo ci sono ormai da parecchi anni, l'atletica ti va nel sangue e non puoi più stare lontano. Così si sopporta qualsiasi sacrificio. Guardate ragazzi come Dionlsi, bersagliati dalla sfortuna, sempre pieni di guai. Perché continuano a soffrire? Non è certo per la gloria o per I guadagni, ma proprio per I motivi che ho citato ». — Teme le sue rivali dirette? « Certo. Quando corro con la Bragina o la Hoffmelster ho paura. Delle volte potrei attaccare, ma non vado via per evitare la loro reazione. Se In qualche gara avessi avuto più coraggio, forse avrei all'attivo qualche vittoria In più. Speriamo comunque per il futuro ». Il futuro più immediato per la Pigni sono le Universiadi di Mosca, cui Paola tiene molto. « E' un po' come vincere le Olimpìadi — dice sorridendo —, anche se credo che questa volta non ci saranno tutte le migliori. Molte mie rivali hanno impostato la loro preparazione per gli "europei" del prossimo anno o addirittura per le Olimpiadi di Montreal. So che la Hoffmelster sta svolgendo un programma terribilmente duro e difficile. Temo che per rimanere all'altezza dovrò aumentare l'allenamento anch'io, e dire che faccio già molti chilometri tutti I giorni ». Le gare come quella di Viareggio sono soltanto una base di partenza per I prossimi impegni. Paola Pigni parla del suo « mondiale » con disinvoltura. Era sembrato che il risultato fosse la sintesi di un curato lavoro di preparazione (e noi sappiamo che la Pigni lascia ben poco alla improvvisazione), ma lei dice che non voleva neppure correre, ed era molto stanca. Comunque ha corso I 1609 metri del miglio In 4'29"5, 5 secondi e quattro decimi dal limite che apparteneva alla canadese Renda Reiser. I suoi parziali (ufficiosi) sono stati di 1'06"6 ai 400 metri, 2'16"7 agli 800, e di 2'53" ai mille. Ha compiuto l'ultimo giro di pista in 64" netti. Cristiano Chiavegato

Persone citate: Bruno Cacchi, Fiasconaro, Paola Pigni, Pigni, Steve Banner

Luoghi citati: Asiago, Europa, Montreal, Mosca, Viareggio