la vela Troppe barche verso le "isole del vento,,

la vela Troppe barche verso le "isole del vento,, la vela Troppe barche verso le "isole del vento,, Porquerolles e Port-Cros, le due isole vicine a Hyères, sono state ormai scoperte da troppi crocieristi. In questi giorni è difficilissimo ottenere un posto nel porto di Porquerolles assediato da dozzine di barche, in buona parte battenti bandiera italiana. La quiete di una volta è finita. L'accoglienza cordiale, casalinga, è un ricordo di tempi lontani. Porquerolles era uno degli ultimi angoli della Provenza ancora felici perché semplici, rimasti ad una condizione paesana autentica. Anche quest'anno sono arrivato con un bel vento da Ovest, che rinfrescava sul mezzogiorno. Ma in porto non ho più trovato amicizia. L'aria è cambiata da un anno all'altro. L'ufficiale di porto, forse innervosito dalla folla di yachts che premevano in rada, si è abbandonato a scene di pessimo gusto, insultando gli italiani che si presentavano al suo ufficio. 11 caso di Porquerolles è esemplare, naturalmente al rovescio. Nelle settimane di punta i porti scoppiano, come le altre infrastrutture. Si affaccia il problema della crescita del turismo nautico e della istituzione delle crociere nei mesi d'estate per evitare una ressa che ripete il disagio e le tensioni delle città o delle autostrade. Almeno qui credevamo di essere in pochi fedeli, tutto sommato godendo di un privilegio. La voce è passata, molti hanno deciso di venire fino all'isola di Porquerolles per godere lo stesso privilegio. Ci si sono trovati in troppi. E' cambiato anche l'ambiente naturale: il pescatore che ogni mattina ci vendeva triglie, seppie, calamari, se n'è andato a Tolone in cerca di un altro lavoro. L'esperienza di quest'anno, nel corso di una breve crociera lungo le coste ligure e francesi, mi ha fatto pensare che la vita dei « turisti del mare » diventerà molto difficile. Trovare un posto in un porto, specialmente dopo il tramonto, è già un incubo. L'accoglienza è spesso ostile, o sufficiente, quasi si implorasse un favore. I poteri discrezionali di poche persone si traducono in veri e propri arbitri, con guadagni illeciti. In un nuovo porto francese mi è stato offerto un ormeggio « senza ricevuta », cioè contro versamento di una grossa mancia all'incaricato. Il taglieggiamento è ancora più grave se si ha bisogno di un meccanico. Nel nuovo porto di Cavalaire ho portato a caricare una batteria: a tarda sera il meccanico mi ha detto che la batteria era stata buttata via perché esaurita e che poteva vendermene una nuova, naturalmente a prezzo maggiorato. Telefoni, acqua potabile, rifornimenti, tutto diventa problematico per i dilettanti della navigazione. Forse non resta che la risorsa del mare aperto: navigare in Mediterraneo per quindici giorni, senza toccare terra. Almeno per qualche anno non si dovrebbe incontrare troppa gente. Mario Fazio

Persone citate: Mario Fazio, Port-cros

Luoghi citati: Provenza, Tolone