Farà il giro del mondo

Farà il giro del mondo 50 mila chilometri sul "Koala,, Farà il giro del mondo La corsa del secolo, praticamente, si è già iniziata. Per la Whitbread - Round - the-Worldrace, il giro del mondo a vela « inventato » dal figlio di Churchill e patrocinato dalla più grande firma inglese della birra, si stanno muovendo dai porti italiani, francesi e di altre otto nazioni gli scafi che 1*8 settembre prenderanno il via da Portsmouth. L'Italia sarà rappresentata da tre barche, il Guia di Falck, il Tauranga di Pascoli, che già si trovano in Inghilterra o nelle vicinanze ed il Koala 50 (denominato ufficialmente con il difficile appellativo di «Cserb»). Questo, al comando di Doi Malingri, ha preso il via da Loano sabato scorso. Il 10 questa barca sarà a Malaga per imbarcare i membri dell'equipaggio, arrivati in aereo. Il Koala 50 piedi, come dice il nome è lungo 15,20 metri, largo 4, pesa 16 tonnellate di cui sette in zavorra: è armato a Ketch, cioè con due alberi di cui quello di maestra misura 19 metri. E' stato costruito presso Torino, ad Avigliana, dalla Nordcantieri. Disegnato da Robert Clark, il progettista di barche vincitrici della traversata atlantica in solitario e del famoso Gipsy Moth V di Francis Chichester, lo scafo italiano non è tra i più lunghi, ma può puntare ad una affermazione di classe. Con oltre cento metri quadrati di vele al vento ha dato un'impressione di potenza e leggerezza, quando dopo il tradizionale « Vai con Dio » ha preso il largo da Loano. L'imbarcazione è attrezzata tanto per i climi caldi dell'Equatore, che verrà attraversato due volte, quanto per le zone gelide vicine al Polo Sud. Tra l'altro, dovrà doppiare il terribile Capo Horn, dove Chichester incon- trò onde alte venti metri. Con tutti i boccaporti chiusi lo Cserb è praticamente inaffondabile (se non urterà contro le balene o gli iceberg). A bordo avrà sei persone di equipaggio le quali si alterneranno nelle varie tappe. Il tratto iniziale verrà compiuto da Doi Malingri (skipper), da Sandro Lojacono, un pittore di Roma già abituato a traversate atlantiche, dallo studente torinese Alberto Passi, da Cristina Monti, da Riccardo Tosti e dal giornalista Paolo Bertoldi. L'inviato de La Stampa trasmetterà via radio attraverso Roma la cronaca di questa impresa, che già oggi suscita una larga eco in tutto il mondo. Per la partenza da Portsmouth, il porto da cui, secoli fa, prese il via il capitano Cook, si stanno costruendo tribune da migliaia di spettatori e si stanno allestendo battelli che accompagneranno i concorrenti nelle prime miglia del gigantesco percorso. I grandi favoriti sono il francese Tabarly, su un 22 metri dalla chiglia speciale con zavorra di uranio neutralizzato, e l'inglese Chay Blyth. La regata velica intorno al mondo si disputa in quattro tappe con scali a Città del Capo, ai primi di novembre, Sydney (metà dicembre), Rio de Janeiro (fine febbraio) e rientro a Portsmouth circa otto mesi dopo la partenza. Le tappe saranno lunghe rispettivamente 7200 miglia, 6660 (è questa forse la tappa più dura sebbene Capo Horn venga affrontato nella successiva), 8400 ed infine 5700. In totale si navigherà per 50 mila chilometri e forse più, tenendo conto delle deviazioni imposte dai venti. Anche se solitari e navigatori con equipaggio hanno già compiuto imprese sbalorditive, questa regata sulla rotta dei clippers con un impegno continuo per mesi e mesi sempre al limite delle possibilità degli uomini e dei materiali costituirà uno dei grandi avvenimenti della nautica moderna. r. s.