Aumenta il numero delle "pistole private,, mentre si riducono i ranghi della "mobile,,

Aumenta il numero delle "pistole private,, mentre si riducono i ranghi della "mobile,, Ottocento uomini per le agenzie di vigilanza e scorta valori Aumenta il numero delle "pistole private,, mentre si riducono i ranghi della "mobile,, Anche i mezzi a disposizione crescono : auto blindate, divise sgargianti, armi micidiali, spesso discrete remunerazioni - Nella lotta contro la delinquenza, i servizi di queste ditte sono sempre più richiesti - La squadra di polizia giudiziaria dello Stato, invece, in un anno si è dimezzata, passando da una forza di 600 agenti a 362 Un agente della « Mondialpol » è stato ucciso da un proiettile sfuggito alla pistola che stava acquistando. Un altro episodio luttuoso che si aggiunge a quelli accaduti di recente, con le « pistole private » come protagonl- stl. Chi sono, quante sono queste guardie In divisa, che vediamo passare per le strade su auto con sirena e luce azzurra, ma che non appartengono alle forze armate dello Stato, bensì ad agenzle private? Ormai hanno raggiunto le dimensioni di un piccolo esercito: 800 uomini. A Torino c'è una forte richiesta dei servizi che possono rendere e sembra che il terreno sia disponibile per future, preoccupanti espansioni. Non a caso 11 responsabile di un'agenzia d'investigazioni ricorda che « un anno fa abbiamo iniziato con poche guardie, oggi i dipendenti sono 260 ». In città operano tutta una serie di ditte, alcune specializzate nella sorveglianza e nel trasporto di valori. La più antica è quella dei « Cittadini dell'Ordine ». Hanno anche una rivista trimestrale « Giorno e notte ». Vi troviamo scritto: « Nel lontano 1870: pochi uomini che potevano soltanto disporre del proprio coraggio e della propria volontà ». Poi il rendiconto degli ultimi tre mesi d'attività: « Un conflitto a fuoco con delinquenti; 42 persone consegnate alla polizia; 70 furti sventati; 16 recuperi di refurtiva e valori; 23 recuperi di auto; 2 interventi in aggressioni e risse; 27 interventi per principio d'incendio, allagamenti e fughe di gas; 27 segnalazioni per vetrine rotte od atti vandalici; 4 per impianti dimenticati in funzione; 1215 segnalazioni di porte e serrande aperte; 257 segnalazioni di luci accese; 7 feriti od ammalati assistiti; 2 minorenni ritrovati ». Solo una « voce » è in bianco: « Interventi in aiuto della Forza Pubblica ». I n Cittadini dell'Ordine » dispongono di un parco-macchine considerevole, gli agenti hanno un'età media sui 35 anni, la maggioranza un passato nei corpi di polizia o dei carabinieri. In 103 anni di vita hanno avuto un caduto in servizio nella lotta contro la delinquenza; due per cause di servizio e due feriti. La loro bandiera è decorata con la medaglia d'argento al valor civile. Subito dopo come anzianità vengono due agenzie gemelle: l'« Argus » e « La Vigilanza ». Il direttore è uno solo, il comm. Uccellini. Dispone di circa 280 guardie, a volte al centro di roventi polemiche. L'anno scorso, dopo l'assassinio del metronotte Biagio Gmosso a Nichelino, si scopri che molti dipendenti giravano, indifesi, senza pistola e da soli. Un allievo appena assunto guadagna 70-75 mila lire al mese, e solo dopo che l'agenzia ha deciso di chiedere al ministero dell'Interno il decreto di nomina a guardia giurata la paga sale a 108.000 lire al mese. Tutti i metronotte sono costretti a lavorare in straordinario per far quadrare il bilancio familiare. La media è di 6 ore di straordinario al giorno oltre le otto normali. La « Argus » paga ogni ora di straordinario, sia diurno, sia notturno, sia festivo, solo 685 lire. I dirigenti sono di diverso avviso. Non c'è nulla di irregolare, le paghe sono a livelli più alti, non esistono situazioni cosi allarmanti. Dice il comm. Di Fabbio, vicedirettore dell'» Argus »: « Guadagnano sulle 145 mila lire per sette ore di lavoro, dalle 23 alle 6. E' un lavoro duro e rischioso ma non massacrante come qualcuno vorrebbe far credere ». Altrettanto sicuri di aver instaurato un modo di vigilanza moderno e « non massacrante » sono i capi della « Afondialpoi », l'ultima nata. Hanno rivoluzionato i sistemi di lavoro. I loro agenti sono i meglio pagati, ricevono anche 250 mila lire al mese. « Solo il corredo costa alla ditta 300 mila lire. Siamo i primi nel settore del trasporto valori e ci stiamo affermando anche nel piantonamento di banche e imprese private. Siamo i primi ad avere un reparto di 20 donne che in borghese controllano i supermercati. Dove ci siamo noi non av- tengono più rapine, la nostra presenza è rassicurante ». Ma non sempre. La cronaca ha riportato fatti gravi con guardie « Mondialpol » come protagonisti. Il 23 febbraio Mario TurrisI uccise l'amico Aquilino Dall'Ara a colpi di pistola. Alla polizia raccontò che aveva sparato perché « sapeva che ero stato in manicomio e minacciava di rivelarlo al miei superiori ». A Poirlno Lionello Pocaterra si mise in contatto con una banda di rapinatori ed organizzò un colpo. Accade, malgrado la selezione che dovrebbe essere rigorosissi¬ ma. Dice uno dei soci dell'agenzia, Giorgio Calieri: « Chi fa domanda è sottoposto ad un'intervista ed un test. Poi svolgiamo indagini nel suo passato, nei limiti consentiti dalla legge. A questo punto passiamo all'assunzione ed all'inquadramento. Ma, a differenza delle altre ditte da noi rimangono a casa, pagati, fino a che la Questura non rilascia il decreto di porto d'armi. Anche allora la guardia non entra in servizio, deve ancora seguire un corso di tre mesi per conoscere a fondo la tecnica di di/esa e sostenere alla fine un esame. Solo se lo supera viene confermata la assunzione e passa al piantonamento ». La « Mondialpol » ha ricalcato gli schemi della polizia americana, anche nelle divise. Cura l'addestramento con scrupolo, dispone di ima sala di tiro, di una palestra dove verrà insegnato 11 karaté, di istruttori qualificati. « Da noi sono tutti giovani, dal 24 ai 35 anni, con un fisico preparato, ì riflessi pronti. Siamo stati i primi ad abolire il servizio in bicicletta. I nostri 260 agenti dispongono di 22 mezzi blindati, autoradio che pattugliano le zone in cui è divisa la città. Gli agenti girano sempre in coppia. Tra breve anche i piantoni avranno radio portatili ». Da alcuni giorni, quattro agenti su due moto di grossa cilindrata girano per la città controllando 1 colleghi. Conclude Calieri: « Abbiamo in allestimento altri 30 veicoli corazzati e assumeremo trenta nuove guardie ». La « mobile », alla Questura, invece, vede assottigliarsi i suoi ranghi. Qualcuno parla di dimissioni sempre più frequenti, di malcontento. Molti ricordano ancora la « marcia silenziosa » di protesta di alcuni agenti per la città. Ora gli effettivi sono ridotti a 362, contro i 600 di un anno fa. C'è da chiedersi se la polizia privata finirà per essere più numerosa, meglio vestita, pagata e attrezzata di quella al servizio dello Stato e del cittadini. ★ I 250 agenti della Mondialpol non sospenderanno il servizio per una giornata, contrariamente a quanto avevano annunciato lunedi sera, per protestare contro la decisione del magistrato di denunciare a piede libero Italo Mazzoni, l'armatolo che ha ucciso accidentalmente la guardia Giancarlo De Palma. Dopo una riunione durata tutta la notte, gli agenti hanno deciso invece di devolvere l'intera giornata lavorativa a favore della vedova ventiquattrenne della vittima, Rosy De Palma e del figlio Maurizio, di 3 anni. Ieri sera hanno portato a La Stampa un assegno di 500.000 lire a questo scopo « in segno di omaggio all'amico scomparso e di solidarietà con la sua famiglia ». La somma permetterà alla giovane di affrontare con serenità il futuro. Le sue condizioni economiche, infatti, sono precarie: il marito lavorava alla Mondialpol da soli quattro mesi, non può contare sulla liquidazione. Inoltre, la disgrazia è avvenuta fuori servizio, non è coperta dalla polizza assicurativa. moglie dell'ucciso I metronotte in bicicletta ci sono ancora: ma più rari

Persone citate: Calieri, Fabbio, Giancarlo De Palma, Giorgio Calieri, Italo Mazzoni, Lionello Pocaterra, Mario Turrisi, Rosy De Palma

Luoghi citati: Nichelino, Poirlno, Torino