La vittima presa in un agguato cosparsa di benzina e bruciata

La vittima presa in un agguato cosparsa di benzina e bruciata La vittima presa in un agguato cosparsa di benzina e bruciata (Dal nostro corrispondente) Perugia, 6 agosto. Ig.f.ì Un delitto è stato scoperto stamane nella campagna dell'Alta Umbria, alle pendici di Bocca Trabaria, in provincia di Perugia, al confine con quella di Pesaro. E' stato un bovaro della zona, Giuseppe Cappellacci, che portava le mucche al pascolo, a trovare un'auto bruciata nell'interno della quale era, carbonizzato, il corpo di un uomo, identificato per ora come Bruno Silvagni, di 28 anni. L'auto, una Fiat 1100 R targata PS 88950, apparteneva all'autista Bruno Silvagni, 28 anni, abitante a Sasso Feltria ed è stata quasi interamente distrutta dalle fiamme. Quando gli inquirenti sono giunti sul posto i residui delle gomme stavano ancora fumando. I carabinieri sono potuti risalire al proprietario attraverso la targa posteriore del veicolo che, finita a terra, non era stata distrutta dal fuoco. Il Silvagni era un autista alle dipendenze del gessificio Marco Tomassetti, con stabilimento a Sasso Feltria. Il giovane mancava da casa dalle 22 di ieri sera e stamane avrebbe dovuto presentarsi al lavoro per compiere un viaggio a Lerici con un carico di gesso. Il corpo dell'uomo, semicarbonizzato, era riverso al posto di guida. Solo il tronco presentava ancora alcuni brandelli di carne. Lo scheletro era fissato da un filo metallico, del tipo di quelli per ferri da stiro, che le fiamme avevano risparmiato. Secondo una prima ricostruzione del delitto, compiuta dagli inquirenti, il Silvagni, partito da casa intorno alle 21, si è recato nella zona di Bocca Trabaria forse in compagnia di qualcuno che conosceva. Qui è caduto in un agguato: forse è stato stordito o ferito, quindi è stato condotto in località Valpiana del comune di S. Giustino Umbro e bruciato con l'auto. Il luogo dove è stata trovata la vettura non è nascosto alla vista di chi percorre la statale, per cui l'omicida aveva interesse che il delitto venisse scoperto al più presto. La 1100 è stata cosparsa di benzina e il rogo deve essere durato circa due ore. L'omicidio, secondo il medico legale, risalirebbe alle 4 di stamane. C'è chi vede nel crimine un nesso con la banda che ha rapito il medico di S. Marino e la figlia. La vittima è stata identificata in base ai documenti dell'auto (la targa): permane quindi un dubbio sul suo nome, in quanto la vettura potrebbe esserle stata prestata dal Silvagni. La salma è stata portata a Città di Castello, dove uno zio del Silvagni e il proprietario del gessificio Marco Tomassetti dovranno riconoscerla e sciogliere ogni dubbio.

Luoghi citati: Alta Umbria, Città Di Castello, Lerici, Perugia, Pesaro, Valpiana