Cinque giorni di chiusura per quarantotto panetterie

Cinque giorni di chiusura per quarantotto panetterie CON PROVVEDIMENTO DEL PREFETTO Cinque giorni di chiusura per quarantotto panetterie Quattro sono in città, le altre fuori: 17 vendevano pane comune a prezzi maggiorati, 26 ne erano sprovviste, 5 non esponevano i prezzi - Multa a 100 fornai - "Piano di battaglia" per i controlli sui generi bloccati - Riunioni del prefetto coi sindaci Quarantotto panetterie, 4 di Torino e le rimanenti della provincia, resteranno chiuse da oggi per cinque giorni in forza di una ordinanza del prefetto. Motivo della disposizione: diciassette panetterie vendevano a prezzo maggiorato il pane comune, che è soggetto a calmiere; 26 ne erano sprovviste (avevano soltanto tipi « speciali»), 5 mancavano dei cartellini dei prezzi o non portavano l'indicazione degli ingredienti aggiunti all'impasto ( grasso o altri condimenti). Si tratta, secondo le precisazioni del dott. Salerno, di un « provvedimento eccezionale » emanato in base all'art. 19 della legge comunale e provinciale il quale dà facoltà al prefetto di « adottare, in caso di necessità e di urgenza, i provvedimenti che crede necessari per il pubblico interesse ». Carabinieri, polizia e guardia di finanza hanno notificato le ordinanze di chiusura ieri pomeriggio. Quattro panetterie sono di Torino: Spotorno, corso Racconlgi 91; Gloannlni, corso De Gasperi 1 bis; Boasso, via Braccini 50; Racca, via XX settembre 57. Sei sono di Avigliana: Vinassa, Gioannettl, Campolo, Del Vecchio, Glovale-Alet, Glgliotti. Chiuse anche 4 panetterie di Grugliasco (Boghini, Gavuzzi, Borghls e Girotte), 3 di Rivoli (Ferrerò, Soffietti e Richero), 3 di Fenestrelle (Clapier. Conte e Ravera), 6 di Pinerolo (Belanga, Chiantore, Alessio, Chicco, Gniocchl, Genoveslo), 2 di Roreto Chisone (Vingon e Gay). Da sottolineare la situazione di Pragelato, in questo periodo gremito di villeggianti: su 6 rivendite di pane quattro da oggi non lo venderanno più; applicavano prezzi maggiorati. Gli altri ordini di chiusura riguardano Lanzo (panetteria Bugila), Collegno (Chiavazza), Carmagnola (Appendlno), Cumlana (Ame), Villarbasse (Siviero), Trana (Cerino), Reano (Agnese e Francisettl), Almese (Dosio), Balme (Castagneri), Ala di Stura (Peracchlone), Mezzenile (Arnaboldl), Nichelino (Allocco), Bardonecchla (Minnltl), Chivasso (Vittone e Casa del pane S.N.C.). Data l'eccezionalità del provvedimento, è concesso il ricorso soltanto al ministro dell'Interno. Durante una conferenza stampa il prefetto ha spiegato che l'ordinanza è stata causata dall'atteggiamento dei panettieri che ha esasperato l'opinione pubblica. « II prezzo del pane è stato stabilito con il pieno accordo dell'Associazione panificatori e della Conjcommercio. Ora sarebbe veramente sorprendente che il governo si desse da fare per ridurre il prezzo della pasta (come è già avvenuto) e consentisse di vendere pane al doppio della pasta. Se i pastai avessero seguito l'esempio dei panettieri avremmo a disposizione soltanto pasta all'uovo, tortellini e agnolotti. Invece il pubblico vuole il pane comune (e lo ha dimostrato chiaramente durante :a serrata dei fornai) e noi dobbiamo poterglielo assicurare ». Oltre ai 48 negozi chiusi altre 100 panetterie sono state multate dai carabinieri per varie irregolarità. In totale ne sono state visitate sabato 300 e In 150 « qualcosa non era a posto »: una ogni due. Sulla situazione del pane il prefetto aveva ricevuto due rapporti, uno dei carabinieri e uno della questura. In essi si denunciava « un grave stato di agitazione, pericoli per l'ordine pubblico, timori di atti dt intolleranza » come è già avvenuto in altre città d'Italia ed anche, sia pure in misura assai minore e in casi isolati, nella nostra provincia Oggi scatterà l'operazione listini. Le linee d'intervento sono state discusse Ieri In prefettura in una riunione a cui hanno partecipato 1 comandanti dei corpi Interessati e un rappresentante del Comune. I carabinieri controlleranno la provincia, polizia e vigili urbani la città, la guardia di Finanza si occuperà invece dei grossisti e del produttori dei 21 generi sottoposti a blocco. Per discutere 1 provvedimenti del governo e studiarne la migliore applicazione il prefetto Salerno ha già programmato alcune riunioni. Oggi alle 17 incontrerà ad Ivrea 66 sindaci del Canavese; domani alla Camera di commercio 131 sindaci dell'area torinese, giovedì a Bardonecchia i 20 sindaci della Val di Susa, e venerdì a Sestriere i 41 delle valli Chisone e Pellice. Sabato sarà la volta dei sindaci delle valli di Lanzo. Lunedi si dovrebbe invece svolgere una riunione a carattere regionale con tutti i prefetti del Piemonte e con il presidente Calieri. L'operazione blocco non si limiterà quindi alla sola città, ma toccherà anche tutte le zone di villeggiatura dove gli anni scorsi si erano avute lamentele per improvvisi aumenti. Sempre sul fronte della lotta al carovita ieri sì è riunita la commissione comunale di studio sotto la presidenza del consigliere Lodi (psdi). E' stato esamina- ingiustificati to in particolare il problema degli ortofrutticoli. Allo studio una ordinanza in base alla quale sulle cassette di merce dei mercati generali dovrà sempre essere indicato il peso netto del prodotto e quello del contenitore. Anche l'Associazione commercianti ha avuto ieri un incontro con il prefetto a proposito del decreto sul blocco dei prezzi. E' stato precisato, fra l'altro, che non è prevista proroga per il deposito al 3 agosto dei listini. « Chi ha l'azienda chiusa per ferie dovrà depositarli assolutamente prima di riaprire ». Correzioni o supplementi al primo listino possono essere fatte presso le sezioni dei vigili urbani che hanno ricevuto il documento. A maggior chiarimento delle | norme di applicazione relative alla legge sul blocco, l'Associazione commercianti precisa anche che sono soggetti a blocco « gli alimenti di origine animale o vegetale che hanno subito un trattamento tale da assicurarne la conservazione, fatta eccezione per l'azione del freddo comunque applicata e con esclusione dei prodotti agricoli freschi, sciroppi, dolciumi, pasticceria e simili, anche se posti in vendita in confezione ». Niente blocco invece per 1 vini nazionali ed esteri con denominazione di origine, né per quelli provenienti da vitigni, riconosciuti « pregiati » dal ministero dell'Agricoltura o con l'indicazione della zona di produzione. A proposito dei 48 decreti di chiusura per il pane il vice direttore dell'Associazione commercianti dott. Dell'Isola ha precisato che verranno assistiti con un legale 1 soci « che, in buona fede, sono incappati nei rigori della legge ». ■k Nella lotta al caro-vita rientra anche la posizione assunta da un gruppo di agricoltori che vendono direttamente al mercato al¬ l'ingrosso i lcro prodotti. Essi hanno lamentato presso la direzione del mercato l'occupazione abusiva dello spazio loro riservato da parte di commercianti che rendono vana la loro azione calmieratrice rovinando le quotazioni. Si tratterebbe — secondo la denuncia — di contadini soltanto di nome ma non di fatto. « Con la scusa di essere titolari di un piccolo terreno portano al mercato tutto quello che riescono a procacciarsi in campagna dai " veri " contadini non in grado di portare al mercato la produzione ». Pesanti critiche vengono fatte anche ai vigili urbani della sezione mercati, responsabili, secondo gli agricoltori, di « proteggere gii abusivi ». Tra l'altro viene chiesto che siano cambiati ogni 12 mesi per non alimentare i< amicizie troppo strette ». * ★ Gli uffici di direzione dell'Atm resteranno chiusi dal 13 al 20 agosto compresi. Le tessere settimanali valide sulla rete urbana con speciale orarlo di utilizzazione (e vendute esitate presso l'Ufficio Informazioni - Sottopassaggio di Porta Nuova) potranno essere acquistate nei giorni 8-9 e 10 agosto, sia per la settimana dal 13 al 18, sia per quella dal 20 al 25 agosto. Norme consuete per le altre tessere settimanali.