Fischer-Spassky un anno dopo di Adolivio Capece
Fischer-Spassky un anno dopo IL MONDO DEGLI SCACCHI Fischer-Spassky un anno dopo I sovietici guardano con fiducia alla riconquista del titolo mondiale del 1975 Tra pochi giorni sarà un anno che Bobby Fischer ha conquistato il titolo di campione del mondo di scacchi. L'avvenimento mise in crisi la supremazia sovietica che durava ininterrotta dal 1937, anno in cui il grande Alekhine riconquistò il massimo titolo perso due anni prima contro l'olandese Max Euwe. Subito dopo la sconfitta di Spassky a opera di Fischer sia i sovietici che gli «esperti» del mondo scacchistico ritenevano assai ardua la riconquista del titolo individuale da parte di un russo. Lo stesso Anatolij Karpov, considerato a poco più di 21 anni la maggiore speranza sovietica, aveva dichiarato ad un giornale romeno nello scorso marzo che non sarebbe stato possibile strappare a Fischer il titolo nella prossima sfida del 1975 e che si sarebbe dovuto aspettare almeno il 1978, aggiungendo che egli stesso, Karpov, sperava di essere l'anti-Fischer. Ora le cose, a quanto pare, sono cambiate e gli stessi giocatori sovietici appaiono assai più ottimisti. Boris Spassky, che attualmente sta vincendo un importante torneo organizzato dalla Ibm ad Amsterdam, insidiato dal solo Tigran Petrosjan, ha detto che il fatto che Bobby Fischer non abbia preso parte ad alcun torneo individuale dopo la conquista del titolo lascia ben sperare i sovietici. Fischer, infatti, aveva esplicitamente dichiarato prima del mondiale, che in caso di conquista del titolo non avrebbe certo fatto come i campioni sovietici (in particolare come Michail Botvinnik) che non prendevano parte ad alcun torneo individuale, ma avrebbe, invece, intensificato la propria attività per dimostrare a tutti di essere realmente il più forte. A quanto pare ha cambiato idea. Questa assenza di Bobby dalle competizioni ha esaltato i giocatori sovietici, che puntano anche sulla mancanza di allenamento del neocampione e sulla sua possibile rilassatezza psicologica. Sia Petrosjan che Spassky, i più validi antagonisti di Fischer lo scorso anno, hanno rilevato che fino a ora i qualificati per il torneo dei Candidati, da cui uscirà lo sfidante ufficiale di Bobby, sono quattro sovietici e un americano; il secondo torneo zonale in svolgimento in questi giorni potrebbe qualificare altri tre sovietici per un totale di sette su otto, un vero record, che dimostra l'impegno e l'accanimento dei giocatori russi per la riconquista del titolo. E Fischer nel frattempo sembra scomparso. Sebbene il mondo scacchistico sia abituato a queste sue «sparizioni» molti si chiedono se egli si sia adagiato sugli allori o non stia, invece, studiando nuove varianti con cui sorprendere i tradizionali avversari. In questo secondo caso la sua assenza da tornei internazionali verrebbe spiegata con il desiderio di fare «pretattica», cioè di non scoprire nuove idee e nuove varianti da usare, invece, nella sfida del 1975. Una prima conferma all'una o all'altra teoria si avrà, comunque, a settembre, nell'atteso scontro Urss - Resto del Mondo. Giocherà Fischer? La sua partecipazione, fino a pochi giorni fa data per scontata, appare ora sempre più dubbia. ★ * L'americano Kavalek ha vinto il torneo di Natanj a con 11 punti su 15, superando di una lunghezza il connazionale Samuel Reshevsky, l'accanito rivale di Bobby Fischer e uno dei più quotati giocatori per la vittoria nel secondo torneo interzonale di prossimo svolgimento. Buona la prova del cecoslovacco Pachman, che come si ricorderà ha passato numerosi mesi di carcere negli scorsi anni per ragioni politiche, classificatosi al terzo posto alla pari con lo slavo Damjanovic. L'italiano Stefano Tatai si è classificato soltanto undicesimo, con 6 punti e mezzo, superando esclusivamente i locali giocatori israeliani. * ★ Le semifinali del campionato assoluto dell'Urss hanno visto il crollo dei favoriti e la vittoria di nuovi giovani elementi, provenienti dai vivai scacchistici sempre alla ricerca di nuovi talenti soprattutto dopo la perdita del titolo individuale da parte degli stessi sovietici ad opera di Bobby Fischer. I «nomi nuovi» sono quelli di Raschkovsky, vincitore della prima semifinale con 11 punti su 15. In questo gruppo buona la prova degli anziani Gufeld, Vasjukov e Baghirov, ex aequo al secondo posto, mentre ha deluso la «promessa» Muchin, fino a poco tempo fa assai esaltato da tutti, piazzatosi solo undicesimo. Nel secondo gruppo vittoria ex aequo dei giovani Zwetschicov e Zeschkovsky, con 10 su 15, mentre assai deludenti sono risultate le prove dei favoriti della vigilia, il giovane Balashov, sesto-nono, e Kapengut, solo tredicesimo. La finale del quarantunesimo campionato sovietico si svolgerà in autunno. Adolivio Capece
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