Scoppia il gas in una cantina Otto persone sono in fin di vita

Scoppia il gas in una cantina Otto persone sono in fin di vita L'episodio in uno dei più eleganti rioni di Merano Scoppia il gas in una cantina Otto persone sono in fin di vita L'esplosione è avvenuta in uno stabile mentre il proprietario e il figlio con sei pompieri stavano ispezionando il locale (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 3 agosto. (e. p.) Otto persone, tra cui sei vigili del fuoco volontari, sono in fin di vita per un'esplosione di gas, avvenuta la scorsa notte nello scantinato di un vecchio stabile del centro turistico di Maia Ala, uno dei rioni più eleganti di Merano. Lo scoppio, che ha interrotto la quiete notturna creando panico e allarme, è avvenuto verso le ventidue e quindici. Poco prima, il proprietario dell'edifico, Anton Matha, di 50 anni, assieme al figlio Roberto, di 18. e a sei vigili del fuoco volontari, era sceso nella cantina per controllare la provenienza di una perdita di gas avvertita dagli inquilini. Gli otto uomini, muniti di torce elettriche, sono scesi cautamente, in fila indiana, così almeno ha dichiarato la figlia del Matha, Use, che U stava osservando dal pianerottolo del secondo piano. Alcuni istanti più tardi, una forte deflagrazione ha scosso lo stabile, mentre alte lingue di fuoco uscivano dalle scale che portano all'ingresso principale. Una testimone, la signora Cesarina Brancaleone, che abita in una casa di fronte a quella del Matha e che stava assitendo ad una trasmissione televisiva, ha raccontato di avere avvertito una tremenda scossa. «Tutto nella stanza ha cominciato ad oscillare — ha narrato — poi quando mi sono affacciata alla finestra, ho visto uscire, uno alla volta, sei uomini urlanti trasformati in torce umane. Ho subito telefonato alla Croce Bianca mentre mio marito è sceso in strada per cercare di portare aiuto ai poveretti». Il primo a uscire dalla trappola mortale, con la divisa in fiamme, è stato il vicecomandante dei vigili del fuoco Franz Huber, di 50 anni, il quale malgrado fosse gravemente ferito è riuscito a raggiungere la vicina caserma di servizio e ad azionare la sirena; subito dopo si è accasciato a terra mentre i suoi abiti continuavano a bruciare. Nel frattempo erano giunti all'aperto anche gli altri vigili del fuoco, Walter Spitaler, di 30 anni; Othmar Zipperle, di 33; Walter Andreatta, di 31; e Alfredo Unterhauser, di 44, ol¬ tre al Matha e a suo figlio. Tutti avevano gli abiti in fiamme e urlavano. Un macellaio, Francesco Unterpertinger, sopraggiunto in auto ha prestato i primi soccorsi agli sventurati. Sul posto sono giunti altri vigili del fuoco e le ambulanze, con le quali i feriti sono stati trasportati all'ospedale di Merano. Le loro condizioni sono molto gravi. Dopo le prime cure, tutti sono stati avviati alla clinica universitaria di Padova dove sono stati ricoverati con prognosi riservata. Per cinque vigili del fuoco le probabilità di sopravvivere alle tremende ustioni riportate in tutte le parti del corpo, sono minime; anche il sesto è grave. Il proprietario dello stabile e suo figlio sono stati invece dichiarati guaribili in novanta giorni salvo complicazioni. La sciagura quasi certamente è dovuta ad una fuga di gas, avvenuta nello scantinato per una incrinatura delle tubature. Si presume che sia stata l'imprudenza di uno dei componenti della squadra di ricognizione a provocare la esplosione.

Persone citate: Alfredo Unterhauser, Anton Matha, Cesarina Brancaleone, Francesco Unterpertinger, Franz Huber, Maia, Walter Andreatta, Walter Spitaler

Luoghi citati: Bolzano, Merano, Padova