In una tendopoli della Cisl dove si formano I dirigenti

In una tendopoli della Cisl dove si formano I dirigenti Visita nell'abetaia ai piedi delle Dolomiti In una tendopoli della Cisl dove si formano I dirigenti Usufruendo in parte delle loro vacanze i sindacalisti discutono sulle politiche generali e di categoria - Quest'anno frequenteranno il campo 1280 giovani, 5-7 ore di studio al giorno In autunno uscirà A (Dal nostro inviato speciale) Bolzano, 3 agosto. Cinque anni fa gli abitanti di San Martino in Val Badia — un incantevole paesino ai piedi delle Dolomiti, nei pressi di Brunico — accolsero senza entusiasmo, o addirittura con aperta ostilità, la colonna di autotreni che trasportava le « masserizie » per il Campo scuola della Cisl. Adesso tra i montanari e questi giovani sindacalisti che studiano tutto il giorno e dormono sotto le tende come i pionieri, si sono stabiliti rapporti di buon vicinato e di stima reciproca. Per disturbare il meno possibile e non guastare il paesaggio i dirigenti del Campo hanno evitato i cartelli troppo vistosi. Così, per arrivare alla radura e all'abetaia dove sorge la tendopoli, bisogna farsi indicare la strada dai paesani: « Prosegua lungo la stradina alle nostre spalle» mi dice il barista che mi ha servito un caffè. Arrivando il colpo d'occhio è magnifico: una mezza dozzina di grandi baite in legno e una ordinata distesa di tende su una radura ai margini di una splendida abetaia. «E' tutto nostro — mi dice il capo ufficio stampa della Cisl, Luca Borgomeo — e lo abbiamo realizzato piantando un chiodo dopo l'altro. Adesso che le basi ci sono andremo avanti». Abituato ad incontrare l'amico Borgomeo, in giro per l'Italia, nelle tumultuose sale stampa dei congressi e dei convegni sindacali, mi fa un certo effetto rivederlo nelle vesti di dirigente di una tendopoli: «Lascia stare — mi dice — il responsabile si è ammalato. Però ti assicuro che è un'esperienza viva e molto interessante». Non ho dubbi. Infatti, rileggendo gli appunti presi durante la visita, vi trovo trasfuso l'entusiasmo del mio accompagnatore. « Qui, oggi — dice Borgomeo — festeggiamo il ventesimo compleanno dei campi scuola della Cisl. Prima di arrivare a questa sede stabile ne abbiamo tenuti in ogni parte d'Italia: Babbi nel Trentino, Pejo, Ortìsei, Pesco Pennattaro negli Abruzzi, Postiglione a Battipaglia, Antagnod in Valle d'Aosta. In vent'anni abbiamo ospitato 42 mila giovani. Si partì dalla formula della "vacanza studio" per arrivare all'impegno formativo a "tempo pieno". Usufruendo di una parte delle loro ferie i giovani sindacalisti della Cisl si incontrano e discutono sulle politiche generali e di categoria che tengono impegnati i lavoratori e tutto il movimento sindacale. Si offre così alle giovani generazioni la possibilità di affrontare i problemi con una visione più ampia che vada a collegarsi all'intera classe: un occhio all'azienda e tutti e due al "inondo" che è fuori dalla fabbrica e che condiziona le conquiste contrattuali». La Cisl acquistò i 42 mila metri quadrati di terreno cinque anni fa. «Chiodo dopo chiodo» oggi dispone di enormi locali fissi. La «baita» scuola, per esempio, può accogliere 300 persone e quella per la mensa ha 320 posti a tavola. Altre «baite» ospitano modernissime cucine, la segreteria, l'infermeria, la biblioteca, i servizi ricreativi compreso il bar. Esiste anche un vasto complesso sportivo con campi per la pallavolo, bocce ed altre attività. «Quest'anno — spiega Borgomeo — frequenteranno il campo 1280 giovani divisi in cinque turni di dieci giorni l'uno. Abbiamo cominciato il 4 luglio e termineremo il 22 agosto. In genere nei primi due turni prevalgono i sindacalisti provenienti dal pubblico impiego, dove le vacanze sono più scaglionate. Poi arrivano i dipendenti delle industrie. Quest'anno l'ultimo corso sarà riservato ai "quadri" periferici delle federazioni dei tessili che utilizzeranno i loro dieci giorni per discutere l'applicazione del contratto appena concluso e gli altri problemi di categoria». Poiché l'iniziativa è rivolta alla formazione dei giovani per essere accolti non bisogna aver superato i trent'anni ed aver già compiuto esperienze sindacali in fabbrica o essere orientati verso un impegno nel sindacato. Parecchi degli attuali dirigenti nazionali della Cisl hanno frequentato i campi scuola. Il turno in corso ha 280 allievi di cui 54 ragazze. I giovani provengono da 67 province e appartengono a 31 categorie professionali: dai braccianti ai metalmeccanici, dai chimici agli edili, dagli impiegati statali ai ferrovieri. La sveglia è alle 7,30. Alle 9 si comincia a studiare ed a discutere in gruppi di 11 persone. Se il tempo è bello le riunioni dei gruppetti avvengono all'aperto, sul prato o nell'abetaia. In media ci sono 5-7 ore di studio al giorno, oltre i dibattiti serali. Ogni gruppo di 11 è assistito da esponenti sindacali della Cisl: «Al campo — sottolinea Borgomeo — danno il loro contributo di esperienza sindacale tutti i dirigenti della confederazione e delle categorie». Sono gli stessi grossi nomi che figurano sovente nei titoli dei giornali. Evitiamo di citarli per non dimenticarne qualcuno. Quest'anno il tema generale dei corsi è: «Il sindacato di fronte al problema del Mezzogiorno: l'azione contrattuale e la politica delle riforme per un diverso sviluppo del Paese». La teoria e le esperienze vissute dai singoli partecipanti al dibattito sono integrate dalla pratica. Per esempio, quest'anno è stata allestita una mostra degli strumenti per l'analisi delle condizioni degli ambienti di lavoro, con lo slogan «Controlliamo gli strumenti del padrone». Ci sono fonometri, igrometri, conimetri (che misurano le polveri), fotometri per stabilire la quantità di luce, termometri speciali, eccetera. «Cosi anche i sindacalisti di fabbrica — commenta Borgomeo — imparano il funzionamento di questi apparecchi». C'è anche, nei pressi del campo, una fabbrica vera con circa 600 operai: la Birfield Trasmissioni di Brunico. I giovani hanno il permesso di visitarla: la percorrono in lungo ed in largo e dopo fanno le loro osservazioni e le critiche. Osservo ad alta voce: «Il titolare di quest'azienda è ben sfortunato ad avere ogni estate tanti sindacalisti tra i piedi». Borgomeo sorride preoccupato e dice: «A mio giudizio si comporta da persona intelligente. Ma non insistere troppo sulle visite in fabbrica altrimenti potresti creare delle difficoltà per il futuro». Extra orario scolastico, ieri sera c'è stato al campo un dibattito che si è protratto fino a mezzanotte, sulla stampa e sulla televisione. I giovani non la finivano più di criticare e di avanzare proposte. Borgomeo, che presiedeva, la proposta però l'aveva già pronta. Si tratta di una grossa notizia della quale si parlava da tempo negli ambienti sindacali: «Ai primi di ottobre — ha annunciato Luca Borgomeo — la Cisl comincerà la pubblicazione di un giornale quotidiano. La tiratura iniziale sarà di 120 mila copie con diffusione nazionale nelle edicole e nelle fabbriche. Alle sette del mattino sarà in vendita nelle grandi città del Nord e in distribuzione nelle aziende e negli uffici. Pubblicheremo notizie politiche, economiche e sindacali. Ogni giorno otto pagine in formato tabloid al prezzo di 50 lire. E' un grosso sforzo che la Cisl si accinge a compiere convinta di portare un contributo concreto all'autonomia e all'unità sindacale». Il quotidiano, che per la sua tiratura si collocherà tra i primi dieci giornali italiani, si chiamerà «Conquiste-Quotidiano dei lavoratori» e sarà diretto da Luca Borgomeo. Poiché conta principalmente sulla diffusione nei luoghi di lavoro e nelle scuole seguirà la settimana lavorativa, cioè non uscirà al sabato e alla domenica. Sergio Devecchi

Luoghi citati: Abruzzi, Battipaglia, Bolzano, Brunico, Italia, Postiglione, Trentino, Valle D'aosta