Il caso Messaggero in tribunale di Alessandro Perrone

Il caso Messaggero in tribunale Prossima udienza subito dopo Ferragosto Il caso Messaggero in tribunale Sarà esaminata la decisione del pretore di revocare il licenziamento di Alessandro Perrone - La vicenda discussa dal magistrato - Perrone querela "Il Tempo" (Nostro servizio particolare) Roma, 1 agosto. Il tribunale, tre giorni dopo Ferragosto, prenderà in esame la decisione del pretore Nicola Fucilli di revocare il licenziamento di Alessandro Perrone disposto dalla società editrice del « Messaggero » e di reintegrarlo nella sua funzione di direttore responsabile. Di fronte all'importanza e aUa eccezionalità del caso, il presidente del tribunale ha stabilito che il problema sollevato dai legali del «Messaggero » sia risolto nell'udienza del 18 agosto. Oggi, intanto, sono proseguite le conseguenze giudiziarie di tutta la situazione determinatasi in pratica con la cessione del quotidiano (50 per cento delle azioni) all'editore Edilio Rusconi. Il primo presidente del tribunale, dott. Angelo Jannuzzi, ha presieduto due udienze nelle quali si è trattato l'argomento sia pur sotto aspetti diversi. Non è stata presa alcuna decisione definitiva. Il primo episodio è relativo alla protesta dei legali del Messaggero (prof. Rosario Nicolò e prof. Fresa) per evitare che il decreto con cui è stato revocato il licenziamento di Alessandro Perrone venisse annotato nel registro per la stampa che viene curato dalla cancelleria del tri¬ bunale. L'udienza si è praticamente svolta a porte chiuse, perché uno dei legali del quotidiano ha chiesto ed ottenuto che il pubblico e di conseguenza anche i giornalisti venissero fatti uscire dall'aula. Inutilmente è stato fatto presente che i giornalisti avrebbero potuto informare con esattezza l'opinione pubblica L'udienza si è prolungata per oltre un'ora. Erano presenti davanti al presidente del tribunale i legali del Messaggero (Nicolò, Nuvolone, Prosperetti, Fresa e Punz) quelli del comitato di redazione (Nino Gaeta e Raffaele Carbone) mentre non si sono presentati — come avevano dichiarato in precedenza — quelli dei sindacati dei Poligrafici e della Federazione nazionale della stampa. E' stata ricostruita la situazione nei suoi esatti termini. I legali del Messaggero hanno insistito perché il decreto del pretore Fucilli non sia annotato nel registro per la stampa; quelli del comitato di redazione hanno opposto che il provvedimento pretorile è perfetto sotto il profilo giuridico e non può non essere eseguito. Un'ora dopo, il dott. Jannuzzi è tornato ad interessarsi del caso Messaggero, ma in altra sede: ha preso in esame con altri due giudici il re¬ clamo proposto da Alessandro Perrone contro il provvedimento per cui si è ritenuta valida la decisione del magistrato di iscrivere Luigi Barzini jr. come direttore del Messaggero nel registro per la stampa. Anche in questo caso, il tribunale si è riservato di decidere. Ultima notizia: Alessandro Perrone, attraverso l'avvocato Adolfo Gatti, ha querelato II Tempo per taluni corsivi dai quali si è ritenuto offeso nel prestigio e nell'onore. g- g-

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