Più rapidi i "processi del lavoro,, La legge votata dai 4 e da pci e pli di Gianfranco Franci

Più rapidi i "processi del lavoro,, La legge votata dai 4 e da pci e pli Nuove norme in vigore tra novanta giorni Più rapidi i "processi del lavoro,, La legge votata dai 4 e da pci e pli Finora ogni anno 120 mila controversie alla magistratura - Il nuovo provvedimento consentirà di accelerare la procedura - E' un corollario dello Statuto dei lavoratori - Bertoldi: "Un grande passo avanti" - Giudizio gratuito per chi ha un reddito annuo inferiore a 2 milioni (Nostro servizio particolare) Roma, 1 agosto. A larghissima maggioranza, la Camera ha dato oggi il suo assenso definitivo alla riforma del « processo del lavoro », alle nuove norme cioè che d'ora in poi regoleranno le controversie individuali di lavoro e quelle in materia di previdenza e assistenza obbligatorie. La votazione a scrutinio segreto ha dato il seguente risultato: maggioranza 218 voti; 418 sì, 17 no, 42 astenuti. Hanno votato in favore i quattro gruppi deUa maggioranza di centro-sinistra (de, psi, psdi e prl), 1 liberali ed i comunisti mentre i missini si sono astenuti. La legge, che entrerà in vigore tre mesi dopo la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale», rappresenta il corollario dello Statuto dei lavoratori e tende ad instaurare un procedimento agile e moderno. Il ministro Bertoldi, socialista, l'ha definita «un grande passo in avanti » e «una innovazione profonda come metodo e come contenuto». Si sa che in media sono ben 120 mila ogni anno le controversie di lavoro che finiscono dinanzi al magistrato. La procedura seguita finora era quella riservata alle cause ci- i l e e e a . i , d i iiiaon ron e a en oo oa i- Me ei ia te adi re he un on re ». n. re ta al aza a), al!» neeale, er ne nel ta ene vili, col risultato d'inceppare ancor più la già farraginosa macchina della giustizia e di danneggiare ulteriormente il lavoratore, il quale molto spesso doveva attendere per diversi anni il riconoscimento dei propri diritti. Con la nuova legge non dovranno passare più di sette mesi poiché tutte le procedure saranno abbreviate. Il processo di lavoro, così com'è configurato dalla riforma, è basato sull'oralità e sull'immediatezza. La competenza nel primo grado del giudizio è stata affidata al pretore. Tra il giorno della presentazione del ricorso e l'udienza di discussione non devono passare più di 60 giorni (lo stesso termine deve essere rispettato per il giudizio di appello). Esaurita la discussione orale (potrà essere registrata su nastro anziché verbalizzata dal cancelliere) ed udite le conclusioni delle parti, il magistrato pronuncerà la sentenza. Qualora il datore di lavoro sia condannato al pagamento di somme di denaro, il giudice deve non solo applicare l'interesse annuo del 10 per cento, ma determinare anche la svalutazione monetaria del credito a decorrere dal giorno in cui il lavoratore aveva maturato il suo diritto. Durante il giudizio il pretore può inoltre pronunciare ordinanze, costituenti titoli esecutivi, per il pagamento di somme non contestate. La sentenza favorevole al lavoratore è provvisoriamente esecutiva ed il giudice di appello può disporre la sospensionee solo quando l'altra parte ne riceva «gravissimo danno». Per consentire che a tutti i cittadini, anche ai meno abbienti, sia resa giustizia il giudizio sarà gratuito e coloro che hanno un reddito annuo non superiore a due milioni di lire, al netto di tutte le imposte, potranno usufruire del patrocinio a spese dello Stato qualora le loro ragioni risultino «manifestamente non infondate». Per rendere operanti le nuove norme è però indispensabile ampliare le attuali strutture giudiziarie. Gli organici dei magistrati saranno quindi aumentati di trecento unità (un miliardo e 373 milioni di lire) quelli dei cancellieri di 200 e dei coadiutori giudiziari di 250 unità (819 milioni annui); per adeguare le attrezzature sono stati stanziati invece un miliardo e 750 milioni di lire. L'onere complessivo è di quasi cinque miliardi. La federazione Cgil-Cisl-Uil ha espresso «la più viva soddisfazione» per la definitiva approvazione del provvedimento. «La nuova legge — è detto nel comunicato — accoglie numerose richieste delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, per una giustizia rapida e sostanziale nelle controversie di lavoro, la cui durata aveva raggiunto un limite tale da costituire in effetti un diniego dei diritti del lavoratore ». La Camera ha affrontato anche il decreto, già approvato dal Senato, con cui si prorogano al 31 dicembre i contributi Gescal che dovevano cessare il 31 luglio. Gianfranco Franci

Persone citate: Bertoldi

Luoghi citati: Roma