Senza benzina sulle autostrade Domani manca anche nelle città di Giancarlo Fossi

Senza benzina sulle autostrade Domani manca anche nelle città Nuovi scioperi decisi dai distributori di carburante Senza benzina sulle autostrade Domani manca anche nelle città L'agitazione sulle autostrade, cominciata ieri sera, finirà domani alle 22 • Aperte soltanto le pompe dell'Agip e dell'Automobile Club - Se non verranno riprese le trattative per il contratto, i benzinai chiuderanno dal 15 al 19 agosto - Compagnie petrolifere limitano i rifornimenti (Nostro servizio particolare) Roma, 1 agosto. Le difficoltà per la benzina non sono finite. I gestori delle « pompe » hanno concluso alle 7 di questa mattina lo sciopero di sessanta ore, ma subito altre astensioni sono state decise, mentre 11 Parlamento è stato investito del problema dei rifornimenti con una serie di interrogazioni. Al termine di una riunione-fiume, presieduta dal ministro del Lavoro Bertoldi, per l'estensione ai lavoratori dipendenti dalle stazioni di distribuzione del contratto recentemente definito per il settore commerciale, i sindacati di categoria aderenti alla Cgil, alla Cisl e alla Uil hanno proclamato uno sciopero negli impianti lungo le autostrade dalle ore 22 di stasera alle 22 di venerdì 3 agosto, e uno sciopero di 24 ore in tutta Italia per la stessa giornata di venerdì. Le organizzazioni dei gestori hanno confermato che chiuderanno le « pompe » dal 15 al 19 agosto, se non avverranno fatti nuovi nella questione dei rifornimenti e nella vertenza per il miglioramento delle loro condizioni economiche e normative. Le società petrolifere continuano a limitare i rifornimenti, con la sola eccezione dell'Agip, che, al contrario, li ha intensificati al massimo per soddisfare le pressanti richieste degli utenti della strada in questi giorni di grande esodo per le vacanze. Nei prossimi giorni, quindi, gli automobilisti potranno incontrare difficoltà di vario genere: saranno forse costretti a fare lunghe file, a rifornirsi di benzina «normale» invece che «super», oppure a subire un certo razionamento che, fatalmente, ne condizionerà i rifornimenti. I lavoratori dipendenti dalle stazioni di carburante hanno deciso l'azione di protesta in seguito ad una nuova ri¬ chiesta di rinvio delle trattative per il riconoscimento del contratto del commercio. I gestori, infatti, subordinano l'agganciamento del primo contratto degli addetti alle pompe di benzina con il nuovo contratto del commercio all'aumento del prezzo del carburante. E' su questo punto, con speciale riferimento alle difficoltà di distribuzione, che si concentrano le interrogazioni presentate oggi alla Camera e al Senato dall'on. Fracanzani (de), Caldoro (psi), Balzamo (psi), Possa (pri). L'Agip comunica di aver predisposto un programma di emergenza in caso di nuove difficoltà nel campo della distribuzione della benzina. «L'ente — si rileva — si sta attrezzando per far fronte alle esigenze degli utenti, zona per zona, considerando il rifornimento di carburante un servizio pubblico». Durante gli scioperi, resteranno aperti anche i distributori dell'Aci (Automobile Club). «Sul ventilato aumento del prezzo della benzina, il governo non ha ancora maturato una decisione; certo è che se si decide di non modificare il prezzo del carburante, occorre al contempo assumere tutte le iniziative che garantiscano il suo flusso sul mercato». Così si è espresso il ministro dell'Industria, De Mita, intervenendo alla competente commissione della Camera. «E' comunque un fatto incontrovertibile — ha precisato il ministro — che il prezzo del greggio è aumentato e che ogni misura da adottare deve partire da questa realtà di fatto». De Mita ha comunque i garantito che «il governo non \ accetterà di stabilire alcun aumento sotto il ricatto delle compagnie petrolifere» ed ha precisato che «sono allo studio provvedimenti atti a bloccare ogni azione limitativa del rifornimento del carburante». Giancarlo Fossi

Persone citate: Balzamo, Caldoro, De Mita, Fracanzani, Possa

Luoghi citati: Italia, Roma