Tre medaglie per Novella sulla strada di Belgrado di Cristiano Chiavegato

Tre medaglie per Novella sulla strada di Belgrado Nuoto: la Calligaris domina a Livorno Tre medaglie per Novella sulla strada di Belgrado Per l'azzurra i titoli dei 200 stile libero, 200 farfalla e 400 misti nel quadro della preparazione agli "europei" - Contrastato arrivo Morozzi-Rachetto - Oggi 3* giornata (Dal nostro inviato speciale) Livorno, 31 luglio. Nulla di nuovo sul fronte del nuoto. Nella seconda giornata dei campionati italiani, ordinaria amministrazione; Novella Calligaris ha vinto, come da copione, i tre titoli programmati; non ci sono stati record assoluti, né limiti conquistati per Belgrado. Nel bilancio, soltanto due primati nazionali della categoria ragazzi, ottenuti dal milanese Massimo Ugolini nei 200 stile libero con 2'05", e dalla padovana Donatella Schiavon, compagna di squadra e amica della Calligaris, sui 200 farfalla, nuotati in 2'33"6. In un certo senso è stata, quella della Schiavon, la più bella impresa della giornata perché il record era già caduto per merito della nuotatrice della Patavium nelle batterie della mattinata, poi superata dalla livornese Perni, che ha suscitato l'entusiasmo del pubblico locale, e quindi battuta in finale dalla giovane Donatella. Un po' poco per quanto ci si aspettava. In fondo, anche se lunedì le premesse erano state negative, si sperava, come è quasi consuetudine, che gli atleti, assuefatti alla nuova vasca e impegnati a fondo, rispondessero a suon di tempi. Invece, non è accaduto nulla di meritevole e si è badato più che altro a vincere i titoli. Cosa che ha fatto puntualmente Novella Calligaris, che dall'alto della sua classe ha vinto le medaglie d'oro dei 200 stile libero, 200 farfalla e 400 misti. Avviata in questa maniera, la nostra campionessa ripeterà almeno l'impresa dello scorso anno quando a Torino si aggiudicò sette gare. Del resto questi campionati costituiscono per Novella soltanto l'occasione per riaffermare una supremazia indiscussa e sono una tappa nella sua preparazione, molto accurata, per Belgrado. In accordo con Bubi Dannerlein e anche con il suo allenatore Gianni Gross, la padovana va avanti verso i « mondiali », allenandosi sia sulla velocità di base che sul ritmo e sulla resistenza. Non si può chiederle quindi in questo momento di fare dei record. Sulla sua scia, comunque, si sono viste diverse ragazze andare abbastanza bene e in prima linea quella Federica Stabilini che era stata indicata come la possibile erede della Calligaris, e che questo inverno si era un po' persa. Leggermente dimagrita, con una nuotata abbastanza potente anche se non bella a vedersi, la Stabilini, che è un po' la reginetta di bellezza tra le nuotatrici, ha ottenuto un bel secondo posto nei 200 metri stile libero. « Chicca », così com'è chiamata nell'ambiente la Stabilini, è già qualificata per Belgrado, assieme alla Valentini, per gli 800 stile libero e, senza problemi, nel tempo che resta ancora potrebbe fare ulteriori progressi. Le gare femminili hanno fornito anche un arrivo contrastato, quello dei 200 rana, concesso alla romana Paola Morozzi dopo che lo speaker ufficiale aveva dato per vincitrice la torinese Tiziana Rachetto. Le due ragazze sono state entrambe accreditate di l'23"3, ma a nostro avviso, e non per una questione di parte, aveva toccato per prima il bordo la Rachetto, che è stata così privata di una meritata vittoria. Un'altra torinese, Daria Meinardi, è salita sul podio per la medaglia di bronzo dei 200 stile libero. Il resto, con i successi scontati della Calligaris, non ha storia. In campo maschile si registra il bis dei 100 stile libero di Roberto Pangaro, detentore anche dei 200, vinti in l'59"4. Il romano è stato l'unico a scendere sotto i due minuti, cosa abbastanza deludente per una finale nazionale. L'unico risultato di rilievo lo ha ottenuto Giorgio Lolle sui 100 rana, in l'10"8, che non è un risultato eccezionale (il sedicenne per ora è molto più veloce sulla doppia distanza), ma è stato ottenuto con una bella progressione da questo giovane specialista. Lolle era quinto al passaggio dei 50 metri, poi ha messo una marcia in più e se n'è andato via quando ha voluto. Buoni anche i 2'11"7 del « vecchio » Pozzi sui 200 farfalla, mentre Lorenzo Marugo, vincitore dei 400 misti, non è riuscito, con grande disappunto, a superare il lìmite per Belgrado fissato in 4'48", nuotando in 4'51"5. Domani si riprende con le batterie, in mattinata, e le finali alle 18. La televisione si collegherà ancora in diretta sul secondo canale. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgrado, Livorno, Torino