In mare con la bussola e le stelle

In mare con la bussola e le stelle Indicazioni per una crociera; dalla Toscana alla Corsica In mare con la bussola e le stelle «Se vuoi esser buon nocchiere, volgi al mar sempre il sedere», dice un vecchio proverbio toscano, incluso nella pratica e divertente «Agenda del capitano» (Nistri - Lischi editore). La filastrocca è molto lunga. Ne ho citato la sola conclusione. Ogni vento, da levante a ponente, è indicato come una minaccia tremenda, con ripetuti inviti a non salpare. «Il buon nocchiere, anche se il tempo è bello, non si fida e si agguanta al gavitello». I marinai di professione, stanchi di faticare in mare, saranno pienamente d'accordo. I dilettanti, che sognano la barca tutto l'anno, ardono di impazienza e non sentono i proverbi. Vogliono salpare anche con il tempo cattivo. Per quelli raccolti lungo le coste liguri e toscane (metà dell'intera flotta italiana da diporto) la traversata in Corsica diventa quasi un punto d'onore, un distintivo da mettere all'occhiello. Con tempo buono la navigazione dalla Toscana è relativamente breve e facile: da Portoferraio si va per 288 gradi e dopo 43 miglia si è a Capo Corso. Dalla Riviera o dalla Costa Azzurra alla Corsica la traversata è effettivamente molto bella. La sola che dia il piacere del distacco totale dalla terraferma, dell'andar per mare fidando nella bussola e nelle stelle. Richiede da diciotto a ventiquattro ore, con una barca che tenga la velocità media di 4-5 nodi, a vela e a motore. I venti pomeridiani da ovest possono far salire la velocità fino a 6-7 nodi (parlo di una barca sugli 8 metri), ma con tempo buono nella notte si passano alcune ore di calma. Può essere consigliabile partire nei pomeriggio, per trovarsi al largo delle coste della Corsica settentrionale l'indomani mattina, con parecchie ore di luce davanti. E' un accorgimento importante: permette di scegliere con tutta calma il porto migliore in relazione al vento e alle previsioni meteorologiche. Lasciata la costa ligure di ponente, si può scegliere fra diverse rotte, dai 140 ai 150 gradi, per la zona Capo Corso - Capraia - Macinaggio, oppure per la zona St-Florent - Ile Rousse. Di validissimo aiuto è il radiofaro della Giraglia: Khz 308, segnale GL ( . . — . .) ripetuto a periodi di sei minuti. Se la velocità si aggira sui 5 nodi, dopo tre ore si perde di vista la costa. Dopo dodici ore si avvista il fascio luminoso della Giraglia. Se la partenza è avvenuta alle tre, sul mezzogiorno si bordeggia verso il tratto di costa preferito. I riconoscimenti non sono facili, fatta eccezione per il Capo Corso, simile ad un enorme dito proteso in mare. Il portolano dà indicazioni confuse. A ponente di Capo Corso è ben visibile il paesino di Centuri, un modesto ancoraggio. A sedici miglia di distanza, in un golfo profondo, avvolto dalla bruma con tempo calmo, è St-Florent, delizioso paese di pescatori. St-Florent non è ben riparato dal mistral, che arriva con onda violenta. La vicinissima rada di Fornali può offrire ancoraggio migliore con vento da nordovest. Se in vista della Corsica decidete per la costa orientale, il primo avvistamento sicuro, dopo l'isoletta della Giraglia, è quello della Finocchiarola, uno scoglio sormontato da una torre. Ad un miglio e mezzo, il porticciolo di Macinaggio. St-Florent è un invito alla costa occidentale, di cui abbiamo già parlato altre volte: da Calvi alla Girolata, al golfo di Valinco, a Figari, per scendere a Bonifacio. Macinaggio è un invito a Bastia e all'Elba. Il tratto di costa orientale a sud di Macinaggio, fino a Porticciolo e Marina di Sisco, è molto bello. Nessuna possibilità di confronto con il tratto a sud di Bastia, privo di attrattive fino a Porto Vecchio. Da Bastia all'Elba sei o sette ore, per 79 gradi. Assolutamente sconsigliabile la partenza col maestrale forte, che inganna gli inesperti spianando il mare davanti alla costa. Non è il caso di sentirsi me¬ nomati se non si va direttamente a Capo Corso. La vela non è una necessaria prova individuale. Si può essere felici ed ottimi navigatori sfilando lungo la costa: dai porticcioli di ponente a Camogli e Portofino, alle Cinque Terre, a Portovenere. Ecco una bella «tirata», da fare in parte col vento notturno, che tira da terra e fa accumulare le miglia più di tante boline. Anche se un altro proverbio toscano ammonisce: «Vento alla terra, chi sta in porto mai non erra», m. f. ■ . . : . . S. Margherita. In gita sullo yacht dalla Riviera alla Corsica: 24 ore di bellissima navigazione (Foto Team)

Persone citate: Bastia, Figari, Nistri, Rousse, Vento

Luoghi citati: Camogli, Corsica, Portoferraio, Portofino, Portovenere, Toscana