Ecco le derive

Ecco le derive Le regate di Diano Marina Ecco le derive Sabato scorso s'è concluso a Diano Marina il Campionato nazionale della classe « Strale », la deriva veloce che sta a metà ira quelle da iniziazione e il « Flying Dutchman ». Dopo la scelta del « 470 » come nuova deriva olimpica, si pensava che lo « Strale » subisse un declino. A Diano Marina s'è avuta la prova del contrario: ben 44 equipaggi sono venuti da ogni parte d'Italia, anche dalla Calabria, per disputarsi il titolo assoluto. Barche eccellenti, equipaggi giovanissimi. Il duo veneziano Villani-Cesari, balzato in testa all'ultima prova, ha meno di 21 anni. Le regate della settimana dianese sono state molto interessanti anche se il tempo s'è comportato in modo bizzarro (una prova annullata per mancanza assoluta di vento e mare molto mosso, onde lunghe assolutamente inconsuete, bollettini meteo allarmanti, infine chiusura con tramontana a raffiche). Si è avuta la conferma di un fatto che dovrebbe far pensare costruttori e responsabili della politica italiana per la vela: la deriva gode una popolarità crescente. Se barche come queste fossero prodotte in grande serie, e costassero meno, si avrebbe in Italia un autentico « boom » della vela esteso a strati sociali che oggi non possono avvicinare uno sport sanissimo rimasto privilegio di pochi. Doppiamente lodevoli sono gli equipaggi che al campionato di Diano Marina si sono fatti onore gareggiando su scafi vecchi, comprati di seconda mano, messi a punto con tenacia e indubbia competenza. Altra considerazione: c'è stata una prova collettiva di grande sportività. Uno dei favoriti, il genovese Danero, è stato costretto all'abbandono da un abbordo alla partenza, causa di notevoli danni allo scafo. Rincrescimento generale, nessuna polemica cattiva. I torinesi Aimone-Locatelli, che avevano in tasca il titolo di campioni italiani, hanno accettato la sfortuna dell'ultima giornata, quando una raffica improvvisa ha rovesciato la loro barca. I liguri, molto numerosi, hanno accolto altrettanto sportivamente l'affermazione dei loro rivali di altre regioni. Se i veneziani hanno vinto, al secondo posto in classifica troviamo i milanesi («Baluba», di CiprandiMasino) e al terzo i gardesani («Cachi 2», di Galetti-Patrimonio). I primi dei liguri sono undicesimi («Putin», di FazioFazio), anche per colpa della tramontana di sabato che li ha rovesciati e costretti al ritiro. La partecipazione giovanile ha avuto riscontro nell'organizzazione del Club del mare di Diano Marina, curata esemplarmente da una quarantina di ragazzi. Non è facile trovare tanti giovani che per una settimana fatichino da mattina a sera, impegnandosi al massimo, col solo fine di permettere ad altri giovani di regalare tranquillamente. La vela leggera, veramente sportiva, può dunque avere uno spazio che finora le è stato negato dall'espansione della nautica in gran parte motorizzata; anche dall'equivoco tipicamente italiano per cui la barca deve essere sempre più grande (e sempre meno usata) Moltiplichiamo V esempio di Diano Marina: campionati nazionali dei «470» a Bari, campionati juniores a Civitavecchia, campionato «Flying junior» a Trieste, «Juniores» della classe «Strale» a Reggio Calabria, Un gran movimento dì ragazzi, nell' impegno della passione sportiva che diventa fatica (dopo due prove con vento sui 10 metri al secondo anche un equipaggio di ventenni è stremato), occasione di incontri umani. Si discute molto sui problemi giovanili, sulle abitudini pigre e malsane di tanti ragazzi nel tempo delle vacanze. Ebbene, prendiamo finalmente in considerazione la vela come fenomeno di importanza sociale. Mario Fazio

Persone citate: Cesari, Danero, Flying, Galetti, Locatelli, Mario Fazio, Putin