La "virtuosa,, in reggipetto

La "virtuosa,, in reggipetto Incontro con Marilù Tolo al parco Rignon La "virtuosa,, in reggipetto L'attrice recita in bikini ('"Impresario delle Smirne" di Goldoni - "Nuda o con la corazza sulla scena conta solo il personaggio" - A trent'anni ha interpretato trenta film « Con elmo e corazza, oppure completamente nuda è sempre la stessa cosa. Recitare è una professione: un'attrice deve soltanto pensare al personaggio che sta interpretando », dice Marilù Tolo. Trasteverina, lo sguardo penetrante, il tono aggressivo, ha trent'anni e ha girato trenta film. Adesso recita in teatro con la regia di Cobelli. E' una virtuosa goldoniana nell'impresario delle Smirne, accanto a Piera Degli Esposti, Aldo Reggiani e Nino Castelnuovo. Per due ore sulla scena all'aperto si muove in mutandine e reggiseno neri, sfidando i rigori della notte mentre il pubblico maschile rischia di dimenticare la finzione teatrale distratto dalla vistosa realtà dell'interprete. « La mia attività in teatro è cominciata sei mesi fa — spiega l'attrice al Parco Rignon, dove l'altra sera è stata rappresentata la commedia di Goldoni — Ho cominciato in primavera con Vita e morte di Cola di Rienzo insieme a Glauco Mauri e ora continuerò fino alla fine di agosto nello spettacolo di Cobelli. Era un'esperienza che mancava alla mia carriera. Volevo provare. Oggi finalmente si è capito anche nel nostro Paese che un attore non è a compartimenti stagni. Cinema, teatro, televisione non sono più campi chiusi circondati da barriere insormontabili. Si può recitare davanti alla cinepresa come sul palco o tra le telecamere ». Marilù Tolo ha cominciato la sua scalata al successo giovanissima. A quindici anni sfilava come indossatrice per i più noti atelier romani; a diciassette era l'impacciata valletta di Mario Riva nel Musichiere. Poi il primo film nel '60, / dolci inganni di Lattuada. Tra le altre sue pellicole preferisce ricordare Matrimonio all'italiana. Giulietta degli spiriti, e i Dannati della terra di Valentino Orsini in cui appariva prevalentemente svestita. Le fotografie del film pubblicate su un giornale per soli uomini senza autorizzazione causarono allora anche un piccolo scandalo. L'attrice querelò il periodico e la controversia si concluse in tribunale. Ma il vero successo è arrivato con il film di Damiani Confessioni di un commissario di polizia al Procuratore della Repubblica che segna una svolta impegnata nella sua professione cinematografica. Dal cinema consumistico, dove era costretta a offrire la sua bella persona in pasto alle curiosità, delle platee, al cinema di denuncia il passaggio è stato difficile ma con risultati soddisfacenti. Ora può scegliere i copioni che preferisce: « Faccio i film che voglio e che mi piacciono — dice — non devo più subire imposizioni. Se in una sceneggiatura ci sono cose che non mi vanno rifiuto e aspetto un'altra offerta». Come mai oggi, nel cinema come nel teatro, le attrici sono costrette a spogliarsi sempre di più? chiediamo. « Non è necessario il nudo per avere successo — risponde —. Se una non vuole non 10 fa: non ci sono obblighi ». Ma se sì tratta di un film « serio », il cui realismo impone qualche scena scabrosa, Marilù Tolo non ha dubbi: « Un'attrice deve recitare nel modo migliore la sua parte: non importa quanti abiti indossa ». In autunno ha numerosi appuntamenti con i suoi ammiratori (le inviano "proposte di matrimonio con allegato elenco dei beni mobili e immobili") sia sugli schermi che in televisione. Sono appena finite le riprese di Le cinque giornate di Milano, con Adriano Celentano e la regia di Dario Argento. Per 11 « padre del thriller all'italiana » ha anche interpretato Testimone oculare, un giallo che verrà trasmesso alla tv in ottobre. Sarà poi tra i protagonisti della riduzione televisiva dell'Orbando Furioso di Ronconi e di un paio di film tra carcerati e mafiosi. Non tornerà più in teatro? « Vorrei cont'^.uare — dice finendo di tru arsi —. E' un lavoro che mi piace e arricchisce la mia tecnica espressiva. Devo soltanto vedere le proppste che mi saranno fatte». E dopo un'occhiata allo specchio: « Adesso se volesse lasciarmi un momento sola. Devo spogliarmi per andare in scena ». s. c. Marilù Tolo, la «virtuosa» goldoniana (Foto Team)

Luoghi citati: Milano, Smirne