Potevano fare una strage i due attentati a Milano
Potevano fare una strage i due attentati a Milano Contro la "Mondadori" e una libreria Potevano fare una strage i due attentati a Milano Uno degli ordigni, di grande potenza, è esploso in una strada dove anche di notte passano molte auto Per gl'inquirenti, è stato un commando neofascista (Nostro servizio particolare) Milano, 28 luglio. Gli artificieri dell'esercito hanno stabilito ch'erano molto potenti gli ordigni fatti esplodere stanotte, secondo gl'inquirenti, da estremisti di destra, nella mensa della casa editrice «Mondadori» e nel magazzino della libreria «Sapere», frequentata da giovani di sinistra. Ancora una volta i terroristi hanno rischiato di provocare vittime: il secondo attentato non ha ferito nessuno per un vero miracolo. Gli attentatori, infatti, avevano confezionato le bombe servendosi oltre che di mezzo chilo di tritolo anche di pezzetti di ferro destinati a rendere estremamente pericoloso l'effetto scheggia. Anche l'ubicazione della libreria «Sapere», sulla cerchia dei Navigli, una strada frequentata anche di notte, sta a indicare che i terroristi avevano intenzione di colpire anche delle persone. La colorazione politica del commando terroristico secondo gli inquirenti non è equivocabile: alla «Mondadori» la bomba è stata firmata con alcuni volantini firmati dalle Sam (Squadre d'azione Mussolini). Uno diceva: «Nessuno scoprirà mai le Sam perché le Squadre d'azione Mussolini non sono una organizzazione unica, ma dieci, cento, mille gruppi di iniziativa». L'altro foglietto recava questa scritta: «Basta con i falsi omicidi, d'ora in poi saremo spietati nel colpire coloro che coprono o istigano i crimini rossi». Gli esperti dell'ufficio politico della questura ritengono che gli estremisti di destra si riferiscano all'aggressione subita, a poche decine di metri dal luogo dell'attentato, da due aderenti a Ordine Nuovo. Per gl'inquirenti sono molto chiari i motivi politici che hanno spinto i neofascisti a scegliere come obiettivo dei loro attentati la «Mondadori» e la libreria «Sapere». Dalla «Mondadori» è infatti edito il settimanale Panorama, che recentemente ha pubblicato documentate inchieste sull'estrema destra. La libreria «Sapere», invece, è una cooperativa che stampa numerose pubblicazioni dei gruppi della sinistra extraparlamentare e distribuisce in esclusiva le riviste delle organizzazioni sindacali, m. f.
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