Vanno verso il riposo pieni di caldo e sonno

Vanno verso il riposo pieni di caldo e sonno Vanno verso il riposo pieni di caldo e sonno Dopo la tregua della notte, il ritmo del traffico è tornato intensissimo sul tronco Piacenza-Bologna, che è il più battuto di tutta la rete autostradale della penisola (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 28 luglio. L'Italia del Nord continua a correre al Sud. All'una di questa notte la carreggiata Milano - Bologna, a Modena, era un serpente luminoso che si snodava lentissimo. Dalle finestre del motel lo si vedeva avanzare al passo di un podista. E ogni tanto si fermava a prender fiato. Su quelle migliaia di automobili c'erano uomini, donne, bambini «in vacanza». La vacanza, per loro, in quel momento, significava noia, stanchezza, calura, sonno; molti avevano sulle loro spalle già centinaia di chilometri e dieci ore o più di desiderio di sonno, e, davanti, altri chilometri, altra stanchezza, altri attacchi di sonnolenza. C'è stata un po' di tregua dalle tre alle cinque; con l'alba il ritmo del traffico, in questo tronco Piacenza - Bologna, che è il più battuto di tutta la rete autostradale italiana, è di nuovo aumentato, con un crescendo impressionante. Ai caselli di Melegnano (Milano), di Piacenza (autostrada di Torino), di Campogalliano (autostrada del Brennero) continuavano ad entrare macchine e macchine. Su un cavalcavia tra le stazioni di Modena Sud e di Bologna è in permanenza appostato il personale addetto al conteggio dei veicoli in transito. Tra le 14 di venerdì e le 14 di oggi sono scesi verso il Sud 53 mila automezzi; i cinque minuti di traffico più carico sono stati alle 12,20 di oggi, con 380 automobili; l'ora più carica quella tra le 20 e le 21 di ieri, con 2984 passaggi, sempre nel senso Nord-Sud. Se si considerano i due sensi di marcia, il volume maggiore di traffico lo si è avuto tra le 12 e le 13 di oggi, con 4570 veicoli. I dirigenti della Società autostrade sono soddisfatti. Rispetto allo scorso anno ci sono state, dicono, una miglior distribuzione del flusso ed una maggiore scorrevolezza, nonostante che, rispetto ai pari giorni del 1972, il traffico sia aumentato del 5 per cento. Dalle 22 di ieri alle 14 di oggi sono entrati dal casello di Melegnano 22.500 veicoli, a Piacenza Sud 7500, a Bologna San Lazzaro 10.200; le uscite ai caselli del mare sono state, ad esempio: 2800 a Rimini Nord, 3550 a Rimini Sud, 2300 a Riccione, 3800 a Cesena, 1550 a Cattolica. Tra Milano e Cattolica operano in continuità ventotto pattuglie della polizia stradale e trentatré carri di soccorso dell'Automobile Club. Incidenti: nessuno gravissimo, almeno fino al momento in cui scriviamo. La disavventura automobilistica più frequente, in queste circostanze, è il tamponamento. Tra le 12 e le 13 percorriamo il tratto Modena Nord - Bologna, su una vettura della Società autostrade, munita di lampeggiatore giallo sul tetto, che viaggia sulla corsia d'emergenza. Vediamo almeno una decina di vetture tamponate. I tamponamenti avvengono tutti sulla corsia di sorpasso e in ogni caso gli interessati non si preoccupano di spostare le auto sulla corsia d'emergenza, ma si mettono a discutere, bloccando il traffico. La guida in queste condizioni esigerebbe riflessi prontissimi e invece tutti i conducenti sono quasi disfatti dalla stanchezza. Un tecnico delle Autostrade dice che stanotte ha visto dormire numerosi degli automobilisti che erano da poco entrati in autostrada a Piacenza e che provenivano da Torino. C'è da chiedersi perché non hanno ritardato la partenza per riposare comodamente nel loro letto. La radio di bordo, collegata con il Centro operativo di Casalecchio, che coordina tutti i servizi del terzo tronco, che va da Parma a Cattolica e da Bologna a Vittorio Veneto, segnala in continuità tutto quanto accade sull'autostrada: si cerca un carro funebre carico di bara che è stato coinvolto in un tamponamento nella notte e che sembra scomparso; le stazioni di servizio di Bevano Sud e di Santerno sono rimaste prive di carburante; a Modena è stata tamponata una «128» che ha a bordo una bambina con la febbre: bisogna andarla a prendere subito, non può star ferma sotto il sole. Dalle sei di stamattina è vietata la circolazione dei mezzi pesanti, ma in una coda lunga quattro chilometri contiamo ventidue autocarri. Ogni tanto sulla corsia di emergenza sono ferme due o tre auto non in avaria. Sono gli automobilisti che hanno deciso di viaggiare in gruppo, per mutua assistenza, e quando si perdono si fermano per aspettarsi. Nell'area di servizio di Sillaro, tredici chilometri prima di Imola, c'è un massimo di auto in coda per il rifornimento. Ci fermiamo in quello successivo, a Santerno. Il bar è preso d'assalto, c'è gente che dorme sui sedili dell'auto, altri sono stesi a terra all'ombra delle poche piante. Molte vetture hanno targhe straniere (ieri le macchine straniere entrate in autostrada rappresentavano il 15 per cento, questa mattina il 40 per cento); ma parecchie di queste vetture hanno a bordo italiani emigrati che stanno andando in vacanza nel Sud. Francesco Lo Monaco, di Bari, sta venendo da Mannheim, dove è emigrato quattordici anni fa. Viaggia con la moglie e due figli. E' partito ieri mattina alle 9 e non si è mai fermato, se non per una breve sosta a Chiasso alle 6 di stamattina. Si lamenta: «Ci sono poche piazzale di sosta a lato dell'autostrada; in due aree di servizio, dopo Milano, non ho trovato benzina, e i prezzi qui sono troppo cari: 330 lire per un rabarbaro. Una pazzia». Antonio Del Vecchio guida un pullmino 850 sul quale viaggiano in 9, la famiglia sua e quella di suo cognato. Sono partiti alle 5 da Torino: «Sette ore per arrivare ad Imola e dobbiamo andare a Campobasso». Chi viene da Milano per arrivare all'area di servizio Santerno, 260 chilometri, ha impiegato cinque-sei ore, almeno un'altra occorrerà per raggiungere Rimini, media dai 40 ai 50 chilometri all'ora. Vacanze sudate, conquistate a colpi di frizione e di sbadigli, a battiti di ciglia per scacciare il sonno e a imprecazioni per reagire in qualche modo. Basteranno i giorni di ferie a disposizione per riposarsi da tante &tic.?Renl(> LnfH 0':3|IÌll|I m. : Capri. Dopo una lunga nuotata, un po' di ginnastica per uscire dall'acqua e risalire sugli scogli, al sole (Foto Team)

Persone citate: Antonio Del Vecchio, Francesco Lo Monaco