In 24 giorni nei cantieri sono morti dieci muratori liti di Torino e provincia
In 24 giorni nei cantieri sono morti dieci muratori liti di Torino e provincia In 24 giorni nei cantieri sono morti dieci muratori liti di Torino e provincia La Filca-Ciil: "E' ora di un'ora nelle imprese di parlare delle responsabilità" - Martedì sciopero - Michelin: il ministro Bertoldi convoca i sindacati Martedì in tutti 1 cantieri edili di Torino e provincia i lavoratori si fermeranno un'ora dalle 13 alle 14. Sarà uno sciopero di protesta contro 11 pauroso ripetersi degli infortuni mortali nel settore dell'edilizia, organizzato da Cgil, Clsl e UH. « Nello nostra provincia — dice Fiammotto, segretario della Fiica-Cisl — abbiamo avuto 10 incidenti mortali negli ultimi 24 giorni, più di uno entro il breve spazio di 48 ore. Altri 7 addetti all'edilizia sono stati ricoverati in ospedale in seguito a cadute nei cantieri ». Secondo Fiammotto «è ora di parlare con molta chiarezza delle responsabilità». Egli chiama innanzitutto in causa gli Imprenditori. « Per ottenere maggiori profitti — dice — impongono ritmi di lavoro sempre piìt elevati e lesinano sulle spese di esercizio, utilizzando al massimo ponti ed impalcature che, a causa dell'usura, diventano pericolosi. Inoltre vt sono troppi pseudo-impresari, considerati artigiani, nonostante facciano opere da imprese industriali come costruzioni di ville e case. * Queste aziende non sono tenute ad applicare il contratto di lavoro dell'edilizia, danno salari inferiori, riescono ad avere costi più bassi e quindi praticano prezzi di concorrenza. Ciò consente loro di accaparrare sempre nuovi appalti. Per eseguirli sfruttano al massimo personale e impianti ». Unico rimedio: «Modificare la legge sull'artigianato, precisando meglio caratteristiche, limiti e prestazioni delle aziende ». Fiammotto punta II dito accusatore anche contro gli organi di sorveglianza. «L'Enpi (Ente nazionale prevenzione infortuni) funziona in modo strano. Non risulta, ad esempio, che abbia denun- ciato imprese per l'inosservanza della legge contro gli infortuni, neppure nel caso di responsabilità accertate dall'Ispettorato del lavoro, che, a sua volta, fa più di quanto potrebbe data la scarsità del personale. In una zona fortemente industrializzata come la nostra vi sono soltanto 4-5 ispettori. Che controllo possono fare?». Fiammotto afferma: « La colpa è del ministero del Lavoro che non si è mai preoccupato di dare ai suoi uffici periferici i mezzi per funzionare veramente ». Conclude: « A nostro avviso sono anche mancate punizioni esemplari in caso di incidenti mortali, dovuti a mancata od incompleta applicazione delle leggi antinfortunistiche. Le tragiche partite si sono finora chiuse con una multa alla ditta ed una indennità agli eredi ». Michelin — Il ministro del Lavoro Bertoldi ha Invitato 1 dirigenti provinciali dei sindacati chimici Cgil, Clsl e UH ad un incontro a Roma per le 17,30 di domani. Scopo: discutere la vertenza della Michelin. I circa 12 mila lavoratori della società, che ha stabilimenti a Torino, Cuneo ed Alessandria, sono in lotta da oltre nove mesi per ottenere miglioramenti economici e per conoscere i piani di sviluppo dell'azienda in difesa dell'occupazione.
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