Pistole puntate sull'orefice e lo moglie tre giovani rubano 15 milioni di gioielli

Pistole puntate sull'orefice e lo moglie tre giovani rubano 15 milioni di gioielli Rapina verso mezzogiorno in corso Grosseto Pistole puntate sull'orefice e lo moglie tre giovani rubano 15 milioni di gioielli Al primo colpo, apparivano spaventati - La donna è sgusciata in strada a chiedere aiuto mentre i banditi intascavano i preziosi - Un altro tassista depredato da un falso passeggero Tre ragazzi hanno rapinato ieri mattina 1 proprietari di una oreficeria di corso Grosseto. Giovani, sui 18-20 anni, quasi certamente al loro primo «colpo»: erano incerti, tremavano, non riuscivano neppure a parlare. Impugnavano grosse pistole, sono ei.tratl uno alla vol¬ ri ii, al i, use l¬ ta, a breve distanza l'uno dall'altro. Sono riusciti a sfuggire per un soffio alla cattura, con 15 milioni di bottino. La rapina è stata compiuta alle 11,30. Nell'oreficeria, in corso Grosseto 219, c'erano il proprietario Sergio Losito, 33 anni e la mo- l à è n i r glie Maria Galeazzi, 28 anni, via Sospello 47. Dice la donna: «£' entrato per primo un giovane sui 20 anni, vestito elegantemente. Voleva vedere alcune medagliette con l'immagine della Fortuna. Non le abbiamo, però ho aperto lo stesso la cassaforte, dove tengo i preziosi, per mostrargli altre medaglie». Il giovane ha finto di esaminarle con interesse, in realtà stava preparando la strada al primo complice. Questi è comparso d'improvviso alla porta, chiedendo: «Hai trovato quello che cercavi? ». Maria Galeazzi ha Intuito che i due stavano progettando una rapina ed è corsa in strada per chiedere aiuto. I rapinatori hanno affrettato 1 tempi. E' entrato di corsa il terzo malvivente, impugnava una pistola, gridando: «Non c'è tempo da perdere, svelti prendiamo tutto». Hanno immobilizzato il Losito e, afferrati due plateaux contenenti preziosi per circa 15 milioni, sono usciti di corsa in strada, salendo su una 124 al volante della quale era un complice. In quel momento uno degli elicotteri dello speciale servizio «ariti rapina» era in volo: è stato dirottato sulla zona. Il pilota ha scorto un camion uscire da un boschetto nel quale era posteggiata tuia 124, delio stesso colore di quella usata dai rapinatori per fuggire. Ha dato l'allarme, sul posto sono accorse le auto della polizia e dei carabinieri. L'autista e il giovane che si trovavano sull'automezzo sono stati fermati, invitati in caserma per accertamenti. Erano estranei alla rapina, sono stati subito rilasciati. * Un taxista è stato rapinato la scorsa notte da un finto «cliente». E' il quinto in meno di un mese. Si chiama Domenico Vignuolo, 42 anni, via Venaria 158. Verso l'una era fermo in corso Re Umberto angolo corso Sommeiller. «Si è avvicinato un uomo sui 30 anni — ha raccontato in questura — era alto, elegante. Voleva andare in via Carso». Poche centinaia di metri più avanti 11 malvivente ha estratto di tasca una pistola, l'ha puntata al Vignuolo: «Dammi i soldi o t'ammazzo», ha intimato. Il taxista è stato costretto ad ubbidire. Gli ha consegnato 15 mila lire. «Adesso scendi», ha aggiunto il giovane. Si è messo al posto di guida, è partito di scatto, abbandonando in mezzo alla strada il Vignuolo. Il taxi è stato ritrovato due ore dopo, in barriera Milano. * Misterioso episodio nella notte in un garage di Nichelino: due giovani hanno immobilizzato 11 custode, minacciandolo con un coltello. Poi sono fuggiti con alcuni complici su quattro camion, posteggiati nel garage. I carabinieri ritengono che l'insolito furto sia una vendetta nei confronti del garagista. E' accaduto verso le due in via Moncenisio 36, all'autorimessa «Belvedere», di Riccardo Ferrerò, 50 anni. A quell'ora il figlio del Ferrerò, Ivo, 22 anni, dormiva nell'ufficio di custode. «E' arrivato un cliente — ha detto poi ai carabinieri — ha suonato, gli ho aperto. I malviventi debbono essere entrati di nascosto in quel momento». D'improvviso il giovane si è sentito minacciare alle spalle: «Fermo, slamo armati» gli hanno detto. «Erano due o tre, non li ho visti bene. Avevano un coltello in pugno». Ivo Ferrerò è stato costretto a stendersi sul lettino. Frattanto alcuni complici sono entrati nell'autorimessa, si sono messi al volante di quattro camion. Con manovre affrettate sono fuggiti danneggiando alcune vetture. Poche ore dopo, mentre i carabinieri stavano svolgendo le prime indagini, i quattro camion sono stati ritrovati: il primo in piazza Libertà, 11 secondo davanti alle scuole di via XXV Aprile, gli altri due In zona San Qulrlco. * De Gregorl Carlo, un pensionato di 78 anni, abitante in via Petitti 23 è morto poco dopo il ricovero alle Mollnette per trauma cranico. Era stato Investito alle 15 di ieri all'angolo con via Nizza da una vettura guidata da Oscar Paslanti, residente a Moricalieri, in via Rossini 21. Il gioielliere Sergio Losito e la moglie Maria raccontano l'aggressione subita nel negozio

Persone citate: Domenico Vignuolo, Losito, Maria Galeazzi, Oscar Paslanti, Sergio Losito, Vignuolo

Luoghi citati: Milano, Nichelino