Un'inchiesta in Ulster sui ragazzi dell'Ira

Un'inchiesta in Ulster sui ragazzi dell'Ira La guerriglia nel Nord Irlanda Un'inchiesta in Ulster sui ragazzi dell'Ira sono L'aspetto più preoccupante: i giovanissimi coinvolti nel terrorismo, spesso ne sono i protagonisti (Nostro servizio particolare) Londra, 27 luglio. Uno degli aspetti più preoccupanti e tristi della violenza che da tempo divampa nelle sei contee che formano la provincia dell'Ulster concerne il ruolo preminente assolto dai giovani. Ad essi le vicende degli ultimi tempi non hanno solo riservato la posizione di semplici spettatori di un'attrito che affonda le sue radici in motivi di ordine storico prima ancora che nella macroscopica disuguaglianza del benessere economico e sociale goduto dalle due comunità dell'Irlanda del Nord, quella di credo cattolico e l'altra di tradizione protestante. I giovani pagano, sempre più di frequente, lo scotto di azioni terroristiche: il numero delle vittime di attentati dinamitardi durante la prima metà del 1972 supera già largamente le due dozzine. Ma l'altissimo prezzo sopportato dalle generazioni del giovanissimi — quelli sotto i sedici anni per intenderci — non ha soltanto riguardato la perdita di un'arto, la cecità o perfino la morte. Essi sono stati travolti dalla spirale di odio, divenendo loro stessi protagonisti di attentati e di azioni terroristiche. Un docente dell'Università di Strathclyde ha accertato, in base ad un'approfondita inchiesta, condotta parte durante il 1971 e parte lo scor¬ so anno, nel corso della quale sono stati intervistati ben tremila giovani, che un'alta percentuale intende lasciare l'Ulster da grande. «Questa intenzione non ha niente a che vedere — precisa il testo del rapporto che accompagna la elaborazione dell'indagine statistica vera e propria — con il desiderio tipico dei giovani di esplorare orizzonti più vasti di quelli della fanciullezza, dal momento che solo il 16 per cento ha mostrato l'ambizione di imbarcarsi in lunghi viaggi». L'indagine offre altri motivi di seria riflessione. Circa la metà degli intervistati guarda con occhi apertamente malevoli coloro che professano convinzioni religiose diverse dalle proprie. La tendenza ad una soluzione politica violenta è particolarmente diffusa tra i giovani appartenenti alle famiglie meno abbienti. Un'alta proporzione di ragazzetti iscritti alle scuole elementari appartengono già ad associazioni aventi un chiaro orientamento politico. Nel caso dei protestanti si arriva quasi ai due quinti. Inoltre sembra che per molti giovani lo spettacolo televisivo preferito sia quello di manifestazioni di protesta, o di vera e propria violenza, che con scadenza quasi quotidiana si ripetono, da ormai parecchi anni nell'Irlanda del Nord.

Luoghi citati: Irlanda Del Nord, Londra, Nord Irlanda, Ulster