I calciatori tornano al lavoro pensando a coppe e scudetto di Giulio Accatino

I calciatori tornano al lavoro pensando a coppe e scudetto Venerdì il calendario delle serie A e B I calciatori tornano al lavoro pensando a coppe e scudetto Varese e Palermo aprono la serie dei raduni - Juve, Milan, Inter, Torino, Lazio e Fiorentina impegnate su più fronti nell'anno dei mondiali - Samp-Atalanta, un caso da risolvere subito (Dal nostro inviato speciale) Roma, 23 luglio. Proprio mentre le città si spopolano per le ferie estive, i calciatori tornano al lavoro. A giorni inizieranno i raduni, prima il Varese e il Palermo, poi il Catanzaro, il Torino e la Sampdoria e tutte le altre. Venerdì, presso il centro elettronico del Coni, verrà elaborato il calendario per la serie A e per la B. Si completeranno cosi le formalità per la stagione che comincia. Le chiacchiere lasciano il posto alla fatica. Si riparla di pronostici e di speranze, ma si lavorerà sodo perché l'attività ufficiale comincerà molto presto, il 29 agosto con la prima giornata della Coppa Italia, e seguirà il 19 settembre il primo turno delle coppe europee, che vedranno impegnate sei nostre squadre. Il 29 settembre entreranno in attività gli azzurri per la gara amichevole Italia-Svezia a Milano, il 30 settembre si registrerà l'avvio del campionato di serie B, che anticipa di sette giorni la «grande apertura» della massima categoria, fissata per il 7 ottobre. E' un anno importante, lo sanno tutti, perché segna il preludio dei campionati del mondo, e i tecnici preposti alla guida delle squadre maggiori giustamente si preoccupano. Lo stress cui saranno sottoposti i loro giocatori potrebbe essere logorante. Prendiamo ad esempio la Juventus: negli obiettivi dei bianconeri c'è la Coppa Italia, malamente persa all'inizio del mese dopo i calci di rigore, c'è la Coppa dei Campioni, c'è il campionato e per molti ci sa- rà anche la fatica (onore ed onere) della Nazionale, che prima dei «mondiali» in Germania giocherà hen sei partite. Vycpalek dovrà evitare crolli psicofisici con opportuni avvicendamenti. Non sarà un'impresa facile. Il Milan ha analoghi obiettivi. Rocco lascia riposare i suoi una settimana in più. Si tratta di una decisione saggia, ma favorita dall'esclusione della squadra rossonera dalla disputa del girone eliminatorio della Coppa Italia. E' un diritto regolamentare, ma è un generoso favore. E dopo Juventus e Milan ci sono Inter, Torino, Lazio e Fiorentina, tutte impegnate su più fronti. Vedremo chi saprà resistere meglio all'usura di un'attività cosi intensa. Intanto nel «calderone federale» borbottano alcuni scottanti argomenti che attendono adeguate soluzioni. Il primo riguarda la posizione della Sampdoria e dell'Atalanta, entrambe sotto giudizio per il presunto tentativo di «corruzione a vincere» effettuato da Tabanelli per conto dei liguri. La posizione di genovesi e bergamaschi è delicatissima. Il regolamento è preciso: se è provato il fatto, la Samp sarà penalizzata di tre punti e retrocederà in B. Sarebbe comunque mostruosamente ingiusto se a trarre beneficio dalla condanna fosse l'Atalanta, colpevole — se non di qualcosa di ben più grave — almeno di ritardata denuncia. Gli inquirenti hanno esaminato a fondo il problema ed hanno incriminato non Previtali, presunto responsabile, ma il presidente, e con il presidente la stessa società Atalanta per «responsabilità diretta». La «responsabilità diretta» è più grave della «responsabilità oggettiva», perché contempla una prova del reato. Non abbiamo elementi per dire se le accuse siano fondate o no, chiediamo soltanto una giustizia rapida. Le lungaggini non servirebbero. L'avvocato Furmahn deve iniziare al più presto l'esame del caso, perché la sentenza sia attuabile subito. Il presupposto di qualsiasi giustizia è di erogare «pene efficaci». Il presidente federale, dottor Franchi, qualche giorno fa ha detto: «Per modificare i calendari c'è tempo sino alla vigilia dei campionati». Poiché la B avrà inizio il 30 settembre, c'è da augurarsi che l'iter giudiziario del «caso» si completi almeno entro il 29 settembre. Mancano due mesi e cinque giorni. Il secondo motivo di apprensione è la contestazione agli arbitri. Non è facile arbitrare, è bravo chi sbaglia meno, ma falliscono il loro scopo i dirigenti che contestando i direttori di gara creano le premesse per gravi incidenti. Ferrari Aggradi, Righetti e D'Agostini sono stati confermati e saranno ancora loro a scegliere gli arbitri per la A, la B e la C. Merita qui riferire una ghiotta novità. Viene dalla Spagna, dove gli arbitri — tra mille polemiche — vengono designati per sorteggio. E' stata stabilita anche una classifica a punti per i «fischietti». I punti vengono assegnati da un commissario speciale della federazione e dai dirigenti delle due squadre interessate. I voti del commissario (neutrale) valgono cinque volte quelli dei dirigenti (interessati). I quattro arbitri che hanno ottenuto meno voti alla fine del campionato vengono retrocessi in B, in C e cosi di seguito. E' un progetto interessante, che potrebbe essere studiato anche da noi. Tutto può essere utile, anche l'esperienza degli altri. Giulio Accatino hmM»*__ ^k^*^^Tt^aaaa»K L'avvocato Aldo Fuhrmann à

Persone citate: Aldo Fuhrmann, D'agostini, Previtali, Righetti