I generi alimentari di prima necessità hanne subite in un anne paurosi rincari

I generi alimentari di prima necessità hanne subite in un anne paurosi rincari Le statistiche comunali confermano i guai della massaia I generi alimentari di prima necessità hanne subite in un anne paurosi rincari Alcuni esempi: il riso è aumentato del 40,98 per cento; l'olio del 26,02; la carne dal 19,43 al 25,60 secondo i tagli; il pesce persino del 57 per cento - Verdura: 95 per cento in più La lancetta dei prezzi si sposta in continuazione verso l'alto: lo confermano i dati statistici del bollettino comunale riguardanti il primo semestre dell'anno. L'indice generale è salito all'inclrca di un punto al mese. In gennaio era a 117,7; in febbraio a 118,6; in marzo a 119,5; in aprile a 120,5. In maggio sbalzo di quasi due punti fino a 122,2. Per fortuna in giugno il ritmo del rialzo si è attenuato: 122,8, ma 1 dati sono provvisori. Se nei sei mesi l'indice generale è aumentato di oltre cinque punti (5,1), quello dell'alimentazione ha subito uno sbalzo maggiore: da 116,7 a 124,1 cioè 7,4. E l'aumento si fa ancor più drammatico se si confrontano i prezzi dello scorso giugno con quelli del giugno '72. In un anno i generi di prima necessità hanno subito un aumento minimo di quasi il 20 per cento, ma qualcuno è rincarato in misura più pesante. Ecco alcuni esempi. Nel giugno dèi '72 il riso costava 305 lire il chilo; nel giugno scorso i cartellini erano saliti a 430 con un incremento del 40,98 per cento. L'olio, alimento indispensabile sulle nostre tavole, ha avuto un balzo del 26,02 per cento (da 834 a 1051 lire il litro). La carne è diventata preziosa: la coscia affettata di vitello è passata da 2882 a 3442 lire 11 chilo (19,43 per cento); carne di vitello secondo taglio disossato è passata da 1996 a 2507 (25,60 per cento). Il rincaro della carne bovina ha indotto i consumatori ad orientarsi verso altri tipi che sono di conseguenza rincarati anch'essi. Il maiale che costava 2065 lire il chilo, oggi costa 2308 (11,77 per cento in più); il coniglio ha subito un aumento da 1668 a 1869 lire il chilo (12,05 per cento in più). Ancora più sensibile lo sbalzo dei prezzi dell'agnello: da 2081 a 2661 lire il chilo pari al 27,87 per cento in più. uguale sorte ha subito il pesce. Ad esempio un chilo di sogliole che nel '72 costava 2617 lire nel '73 ha fatto registrare una quotazione di 3587 lire pari ad un incremento del 37,07 per cento. L'alimento più economico restano le uova: 44 lire l'iuta (ma anch'esse sono aumentate del 10 per cento). Alla verdura non si può rinunciare eppure il costo degli ortaggi sta diventando proibitivo. L'aumento raggiunge punte del 95 per cento. Le patate hanno raggiunto 178 lire il chilo (87 lire in più rispetto ad un anno fa); le carote sono a 303 (74 lire in più); i pomodori da insalata 712 lire (238 lire in più). La frutta ha subito un aumento da un minimo del 10 per cento (limoni da 344 a 380 lire) ad un massimo del 52 per cento (albicocche da 567 a 862). E' un lusso anche bere: il vino da 195 lire il litro ha raggiunto la quotazione 249 (27,69 per cento in più). ★ Il sindaco di Grugllasco, Rossi, ha convocato il Consiglio per le ore 21 di questa sera. Tra gli argomenti all'ordine del giorno: il plano di sviluppo e di adeguamento della rete di vendita. In applicazione alla legge n. 426 del '71 sulla nuova disciplina del commercio. Prevede, tra l'altro, l'assegnazione di un'area per la costruzione di un grande centro commerciale gestito dalla cooperazione. Altro provvedimento: la gestione diretta del servizio raccolta rifiuti da effettuare con la costruzione di un'azienda consortile tra 1 comuni di Grugllasco, Collegno e Rivoli. tragedia. Da solo quattro mesi ha perso la moglie. Si è recato all'ospedale di Cirlè, e ha riconosciuto piangendo la salma. I prezzi crescono ogni giorno; le massaie cominciano a cercare i negozi meno cari

Persone citate: Rossi

Luoghi citati: Collegno