E' stata solo la pista di Monza a uccidere Pasolini e Saarinen

E' stata solo la pista di Monza a uccidere Pasolini e Saarinen Escluso dall'inchiesta ogni guasto tecnico E' stata solo la pista di Monza a uccidere Pasolini e Saarinen Prime indiscrezioni sull'esito della perizia - Non c'è stato grippaggio nelle moto (Dal nostro corrispondente) Monza, 20 luglio. Non è stato il grippaggio al motore la causa della morte dei piloti Remo Pasolini e Jarno Saarinen che si uccisero lo scorso 20 maggio sulla pista dell'autodromo di Monza in occasione del Gran Premio delle Nazioni di motociclismo. Secondo indiscrezioni molto attendibili a questa conclusione sarebbe giunta la perìzia sulla Harley Davidson di Renzo Pasolini, effettuata dall'ingegner Sandro Colombo, direttore sportivo della Ferrari. Viene pertanto smentita la ipotesi di un improvviso guasto meccanico che in gualche modo avrebbe bloccato la ruota posteriore della motocicletta del campione italiano, facendolo cadere. L'unica insufficienza che si potrebbe riscontrare sulla moto di Pasolini scivolato all'imbocco del curvane subito dopo la partenza, potrebbe riguardare le gomme la cui mescola è identica a quella dei pneumatici delle vetture di formula uno. Esse avrebbero potuto non essere ancora sufficientemente calde e di conseguenza non consentire una perfetta aderenza sull'asfalto, in modo particolare in curva. I risultati ufficiali della perizia si conosceranno nei prossimi giorni. L'ingegner Colombo, nell'accettare l'incarico di perito, che gli era stato affidato dal procuratore della Repubblica, dottor Luigi Recupero, si era impegnato a completare i suoi lavori in sessanta giorni ed aveva svolto la perizia con una cura meticolosa, smontando e fotografando ogni più piccola parte meccanica della moto. Le sue conclusioni dovrebbe- ro essere depositate alla procura della Repubblica in questi giorni. Solo quando ciò avverrà, si potrà dire perché e in qual modo sono morti Pasolini e Saarinen. Il procuratore Recupero è partito da un paio di giorni per le vacanze che trascorrerà in Sicilia. Rientrerà in sede soltanto alla fine del mese di agosto. Le indiscrezioni che sono trapelate, portano ad escludere dunque che sia stato il grippaggio o un qualsiasi altro guasto improvviso, la causa della tragedia. La tesi al grippaggio al motore dell'Harley Davidson era stata sostenuta particolarmente dagli organizzatori, consci di scaricare in tal modo dalle loro spalle ogni accenno di responsabilità. Ora queste scu¬ ò é i o e n li o ul lual reli io eu¬ se cadono. Le polemiche violentissime di quel triste giorno si sono poi rinvigorite dopo la morte — avvenuta il 7 luglio scorso — nello stesso punto della pista, di altri tre piloti: Galtrucco, Colombini e Chionio. Dopo il tragico incidente del 20 maggio scorso, si era denunciata l'esistenza di macchie d'olio sull'asfalto, e di un velo scivoloso proprio all'inizio del curvane, olio perduto dalla Benelli di Walter Villa che aveva continuato a girare nella gara malgrado un principio di grippaggio. La scivolata di Pasolini, sarebbe stata provocata da quest'olio piuttosto che dalle gomme ancora fredde, poiché a quel momento già si girava a oltre 200 km orari. Gianfranco Ambrosini Renzo Pasolini e Jarno Saarinen, le due vittime del tragico incidente del 29 maggio

Luoghi citati: Monza, Sicilia